Anno scolastico 2011-2012 - mese di giugno
Cristina Braila - 29-06-2012
Dopo una prima "ipotesi di lavoro" di Fioroni, dopo i proclami della Gelmini, in perfetta continuità, stando ai principali giornali nazionali, ora ci prova Profumo: la terza prova all'Esame di Stato, quella interdisciplinare, sarà sostituita dai test standard preparati dall'Invalsi. A nulla sono servite, quindi, polemiche e contestazioni inscenate a maggio dagli studenti. Non a caso i soliti "volontari" pronti a far da cavia già quest'anno sostengono i quiz sperimentali dell'Invalsi.
Giuseppe Aragno - 29-06-2012
Dopo le infelici "uscite " della Fornero, che sul lavoro si è espressa e si comporta in maniera a dir poco indecente, non mancano a sua difesa avvocati d'ufficio e azzeccagarbugli. Su Affari italiani brilla in questo senso un articolo di Gianni Pardo, il quale dovrebbe sapere - e probabilmente finge d'ignorare - che le parole "fondata sul lavoro" indicano soprattutto un connotato economico-sociale, politico e storico del tessuto costituzionale. In quanto al valore giuridico all'interno dell'articolo uno della Costituzione, che Pardo nega, esiste e non c'è nulla di demagogico. Giuridica, infatti, è anche una formula che, di fatto, vieta qualcosa. Che sia così, lo si vede chiaro leggendo ciò che affermò chi le propose, quando spiegò: "dicendo che la Repubblica è fondata sul lavoro, si esclude che essa possa fondarsi sul privilegio e sulla fatica altrui".
Gian Paolo Trevisani - 24-06-2012
Tralascio tutti i problemi causati dall'impossibilità di collegarsi a Commissione Web nei primi giorni per soffermarmi sul fatto assai curioso che tutti i verbali di Commissione Web sono in formato .docx. Tale formato è accessibile in maniera ...
Giuseppe Aragno - 22-06-2012
Dallo Speciale Racconti


Quante volte Antonio, scettico e diffidente, li aveva sentiti così entusiasti i "nuovisti" convinti:

- Ah, guarda, voglio essere chiaro: l'acquisto online non è solo una comodità. E' uno dei caratteri nuovi della modernità!
E quante volte aveva chiesto dove diavolo fosse scritto che tutto ciò ch'è nuovo è sempre buono. Una risposta non l'aveva mai avuta e non bastasse gli era piovuto addosso il coro spezzante dei "giovanilisti" scatenato a sostegno di questa sorta di neofuturismo del consumismo:
- Non te la prendere, Antonio, ma la verità e che tu non sei invecchiato, no. Tu sei nato vecchio, che è tutt'altra cosa! E' una vita che fai il rivoluzionario, ma sei la prova provata che la tua sinistra è stata e sarà sempre la peggiore espressione della conservazione! Non sa guardare al futuro.
Enrico Maranzana - 20-06-2012
Il ministro Profumo ha parlato dell'esame di Stato e, dopo averne tratteggiato gli aspetti positivi, ha affermato che "il nostro paese deve avviare un percorso che dia maggior trasparenza ai processi, per dar una cultura in questa direzione ai suoi cittadini ". Se tale indirizzo fosse applicato alla legge sull'esame di maturità del 69 si vedrebbero le negligenze che hanno contrastato e che continuano ad avversare l'ammodernamento del servizio scolastico: il rifiuto della cultura sistemica; l'indisponibilità dei dirigenti a superare l'obsoleto modello organizzativo gerarchico che li pone al vertice dell'istituzione; la fissità dei docenti che non accettano le mete formative che la legge indica e restano abbarbicati ai libri di testo cui delegano le loro responsabilità professionali...
Caterina Giulia - 19-06-2012
Questo Governo con le sue scelte e con il modo con cui le impone ai cittadini, ha generato PAURA tra i lavoratori / persone !
Lo scrivo per esperienza diretta e per i racconti di persone che mi sono molto vicine.
Nella scuola, dove lavoro come insegnante, il collegio è muto, il dirigente anzichè esercitare la sua autorevolezza ricorre ad un brutto ed inutile autoritarismo.
Nessuno parla e chi lo fa è messo a tacere in malo modo, senza che nessuno si alzi in piedi, chiedendo di far terminare il proprio pensiero al collega.
La situazione è grave. CHE NE PENSATE?
Lorenzo Picunio - 16-06-2012
Si diffonde in certi ambienti l'idea che ogni intervento sull'handicap è antieconomico, e che il cittadino disabile è un peso e non una risorsa per la società. Non a caso, quando si è aperta la discussione sull'art. 18 sono state poche le voci che hanno fatto presente come le prime vittime della libertà di licenziare sarebbero stati lavoratori disabili, donne incinte, lavoratori vicini alla pensione. Immancabilmente si sono visti arrivare gli effetti di questo "nuovo modo di pensare". Alla ricerca della "spending rewiew" la fantasia italica di molti Uffici Scolastici Regionali si è scatenata nel cercare di tagliare insegnanti di sostegno inventando nuovi limiti, variegati, per le certificazioni. Chi ha rispolverato l'idea di "disabilità uguale invalidità", chi si è lamentato di un'eccessiva disponibilità della Magistratura rispetto alle richieste dei genitori, e così via.
Giuseppe Aragno - 15-06-2012
Dopo il pestaggio di Basiano, i nostri ceti dirigenti sono tornati d'un colpo quelli che il 7 luglio 1880 persino conservatori come Sidney Sonnino misero sotto accusa: «Noi abbiamo (...) legalizzata con le nostre istituzioni e con le nostre teorie l'oppressione di una classe sopra un'altra, abbiamo coperto sotto il manto della legge un processo di sfruttamento dei nostri simili».
È di nuovo così. A Basiano s'è vista all'opera una milizia di parte che, gettata la maschera, ha mostrato la sua autentica funzione: garantire l'interesse dei padroni. Venti arresti, gambe spezzate, un lavoratore steso in una pozza del suo sangue e uno in coma per qualche ora; è vero, il morto non c'è stato, ma verrà.
Claudia Fanti - 12-06-2012
Relativamente alla Bozza delle Nuove Indicazioni Nazionali ho inviato alla Commissione alcune annotazioni critiche di metodo e di merito.

1) Mi pare che la "consultazione" abbia tempi, forme, modalità di coinvolgimento e discussione inadeguati a tal punto da risultare poco credibile per poter suscitare un dibattito approfondito e sentito; in particolare il questionario (a tre risposte imposte) rivolto alle scuole viene percepito come un proforma...

Vincenzo Pascuzzi - 11-06-2012
Seconda puntata

Questa volta però Profumo e Rossi-Doria operano all'unisono, in sinergia. E' di domenica scorsa, 3 giugno, l'intervista con titolo in prima pagina (quindi non inaffidabili indiscrezioni giornalistiche) del ministro Profumo a Repubblica con l'annuncio della sua riforma e del "pacchetto merito", con premi ai migliori, ai meritevoli, alle eccellenze. Immediate, numerose, autorevoli le critiche, tanto che il ministro ha dovuto fare brusca e rapida retromarcia. E lo ha fatto con una lettera di chiarimenti, spiegazioni e scuse diretta ai sindacati. La lettera, di lunedì 4 giugno, presenta qualche anomalia: non indica le sigle dei destinatari, esordisce con un insolito e ambiguo "Care colleghe e cari colleghi", sembra pervasa da urgente necessità di rimediare. Poi per tutta la settimana si sono susseguiti articoli e prese di posizione, in prevalenza contrari e sui quali il Miur dovrebbe riflettere e meditare.
Invece no, il Miur finge di non aver capito e insiste. Venerdì 8 giugno, sul suo blog, Marco Rossi-Doria interviene a supporto del suo ministro e dichiara: "Va dato atto al Ministro Profumo di aver aperto un dibattito importante: come valorizzare il merito- l'impegno e le capacità- degli studenti". Il dibattito è sì stato aperto ma chiaramente contro le aspettative del Ministro, il quale oggi - intervistato in video da Maria Latella - conferma che, secondo lui, "Sul progetto per il merito c'è consenso".
Enrico Maranzana - 08-06-2012
Premiare lo studente dell'anno, gratificare chi si è distinto per il livello dei risultati ottenuti: una questione mutevole, che varia in funzione dell'ambiente di riferimento.
Il ministro Profumo ha rilasciato un'intervista in cui afferma di essere "profondamente rispettoso degli organismi collegiali" e di avere "una lunga esperienza di scuola". Per quanto riguarda il suo vissuto l'università è il riferimento primario le cui problematiche hanno natura e struttura diversa da quelle della scuola. Sul versante degli organi di governo delle istituzioni scolastiche le anticipazioni sulle linee portanti la sua "riforma" contraddicono la prima affermazione.
Questo scritto esplora la premialità quale agente di miglioramento del servizio scolastico.
Paolo Citran - 08-06-2012
Scrive Eco: Il problema della Stupidità ha la stessa valenza metafisica del problema del Male, anzi di più: perché si può persino pensare (gnosticamente) che il male si annidi come possibilità rimossa nel seno stesso della Divinità; ma la Divinità non può ospitare e concepire la Stupidità, e pertanto la sola presenza degli stupidi nel Cosmo potrebbe testimoniare della Morte di Dio.
La posizione di Eco viene così riassunta da Eugenio Scalfari: la Creazione può anche contenere il Male oltre che il Bene senza con ciò cessar d'essere opera di un disegno intelligente. Ma se uno dei suoi elementi costitutivi è la Stupidità, allora vuol dire veramente che Dio è morto e anzi che non è mai esistito.
Libero Tassella - 07-06-2012
Ma come si fa a pensare a un concorso per trecentomila neo insegnanti, come si fa a pensare a un mega concorso con le regole di venti anni fa, la legge Falcucci la 270/82, come si fa a pensare a creare nuove fabbriche dei sogni come i tirocini brevi o lunghi. Per fare questo, per dirlo, per volerlo, considerata la situazione disastrosa sotto gli occhi di tutti bisognerebbe pensare o che l'esperienza non abbia mai insegnato niente al legislatore di turno ovvero, come credo che sono prevalsi gli interessi politici, sindacali, delle università, delle case editrici a fronte degli interessi dei neo insegnanti, dei cittadini, del Paese.
Tra amenità politiche e sindacali sentite in questi giorni ( l'8 c'è un incontro sull'argomento), le stesse da anni, come si fa a non capire che il modello dell'82 è stato proprio quello che ha concorso a generare il precariato come struttura del reclutamento con il sistema del doppio canale,malgrado la Falcucci che ebbe il merito di ripristinare i concorsi dopo decenni.
Giuseppe Aragno - 05-06-2012
Non illudiamoci. Le ennesime manganellate, quelle assestate a Trento con cieca e impunita furia sui corpi di chi legittimamente intendeva contestare la Fornero, non vivono di vita propria rispetto al Governo e anzi, a ben vedere, sono uno dei rovesci della medaglia. Col cuore in gola, presi da incomprensibili affanni, i "tecnici" eletti da Napolitano e il Parlamento dei nominati che nessuno ha mai votato portano avanti precipitosamente una legge di riforma costituzionale che promette esiti devastanti: in discussione sono, infatti, non solo la marginalizzazione delle funzioni del Presidente della Repubblica, ma il ridimensionamento di un Parlamento mortificato dal ruolo assolutamente centrale di un Presidente del Consiglio che ha facoltà di sciogliere le Camere se votano contro una sua legge e gli negando la fiducia.
Paolo Citran - 05-06-2012
La proposta del ministro è sbagliata, inopportuna e pericolosa perché .........

Perché coloro che dovrebbero valutare sarebbero caporali obbedienti in un sistema managerialburosaurico, a cui verrebbe vietato di esprimere un pensiero autonomo, diverso da quello "unico" che si richiede ad un funzionario obbediente: ovviamente non accetterebbero pensieri e comportamenti liberi e democratici da parte dei "valutandi".
Francesco Masala - 04-06-2012
Ormai sembra normale che anche i dipendenti pubblici si possano (e debbano) licenziare, per un malinteso senso di uguaglianza, se si licenzia nel privato allora lo si faccia anche nel pubblico.
Magari bisognerebbe smettere di licenziare nel privato, ma se lo dici sembri di un altro pianeta.
Penso alla minaccia, non più velata, di licenziare gli insegnanti in esubero.
Ci sarebbe un sistema per ridurre gli esuberi e aumentare i posti di lavoro: costringere chi fa un secondo lavoro a prendere il part time.
E se il secondo lavoro fa percepire (nella media dell'ultimo triennio, ad esempio) più del reddito di insegnante, allora si scelga quale lavoro fare.
Gigi Monello - 04-06-2012
Grande fermento negli ambienti dei consumatori abituali di rivoluzioni copernicane nella didattica. È in arrivo una vagonata di LIM. Per chi non lo sapesse, LIM sta per "Lavagna Interattiva Multimediale": un grande schermo che, mediante videoproiettore, riceve da un PC tutto quanto desiderate; e diventa, all'occorrenza, pannello di navigazione in rete o lavagna tradizionale. Basta far scendere la penombra e il gioco è fatto: il nativo digitale è bello che catturato, preso, immobilizzato e inebetito con le sue stesse armi; l'elettronica multicolore che gli riempie le tasche. Fenomenale. In Sardegna, anni fa sentimmo a lungo parlare di "Marte". La sigla stava per "moduli di apprendimento su rete tecno-educativa"; confesso di avere sempre coltivato il sospetto che chi inventò l'acronimo, pensò prima ad un suono suggestivo e solo qualche ora dopo a cosa dovesse esattamente significare.
Salvatore Nocera - 02-06-2012
Il MIUR ha emanato la circolare sugli esami di licenza media per il prossimo Giugno 2012.
E' interessante e fa discutere la norma che stabilisce nella pubblicazione dei quadri l'obbligo di scrivere, accanto al nome di alunni con disabilità che non conseguono il diploma ma il solo attestato, la dizione "esito positivo", come già avviene da anni per lo stesso caso relativo però agli esami di scuola superiore, in luogo della precedente dizione "non licenziato".
Alla luce delle critiche mosse alla c m n. 48/12, sugli esami di licenza media, circa l'espressione "esito positivo" da porre, nei quadri pubblicati all'albo della scuola, accanto ai nomi degli alunni con disabilità che conseguono il semplice attestato coi crediti formativi maturati, debbo ammettere quanto segue.
Enrico Maranzana - 01-06-2012
Sono molti a pensare che il ritorno all'insegnamento tradizionale, alla buona vecchia scuola sia la via maestra, da percorrere per ridarle la dignità perduta: non è così. Un atteggiamento conservativo che è la conseguenza di riferimenti concettuali immutabili e intangibili e, in particolare, di un vocabolario rimasto vincolato ai tipici parametri dei primi anni del secolo scorso . Le conseguenze di tale fissità si possono accertare sfogliando i POF: la trasmissione della conoscenza ne costituisce l'asse portante .
La lettura della circolare sull'adozione dei libri di testo del 2012 offre l'occasione sia per mettere a fuoco le resistenze frapposte al cambiamento, sia per indicare la via all'ammodernamento del servizio scolastico.
galassia scuola
Spazio aperto alle riflessioni e alle opinioni personali su quanto avviene nella scuola in generale, nella nostra scuola in particolare, nelle piazze e nei palazzi in cui la scuola è all’ordine del giorno. Insegnanti, ma anche studenti, operatori, genitori … possono dar vita a un confronto su tematiche attuali, a patto che la discussione sia corretta.
Astenersi anonimi e perditempo!
La Redazione
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