Anno scolastico 2007-2008 - mese di novembre
Lucio Garofalo - 30-11-2007
L'assetto del potere di Mafiopoli si è modificato profondamente, si è riciclato in forme più moderne. Anche la mafia, quella arcaica e primitiva, ha subito un processo di rivoluzione neocapitalista che ha generato una sorta di mutazione antropologico-culturale, la stessa che Pier Paolo Pasolini ha descritto e analizzato a proposito dell'odierna civiltà edonistica e consumistica di massa. Dunque, la mafia si è ristrutturata e globalizzata, diventando un'holding company estremamente potente, una corporation tecnologicamente avanzata, un'impresa finanziaria multinazionale.

Insomma, la mafia è a capo di un vasto Impero economico mondiale ed è oggi la prima azienda del sistema capitalistico italiano, una grossa compagnia imprenditoriale che può vantare ed esibire il più ricco volume d'affari del Paese.
Vincenzo Andraous - 30-11-2007
Nei corridoi di una scuola pavese, una studentessa ha preso a schiaffi il docente, ma soprattutto lo ha ridicolizzato, denudando il malcapitato della sua autorevolezza.
Bullismo? Atti di vandalismo mentale? No, più semplicemente è il risultato di un'abitudine alla trasgressione, una specie di attitudine a mandare in pensione la prudenza, che invece serve a individuare il pericolo celato dietro l'angolo camuffato a rettilineo, con la negazione dei propri limiti, optando volontariamente per una vocazione di maledetto per forza.
Francesco Mele - 29-11-2007
Già nell'aprile scorso il nostro CdI in una lettera al Ministro lamentava i mancati finanziamenti che avevano comportato il pagamento dei supplenti e degli esami di maturità dell'anno precedente, prelevando fondi da altri capitoli di spesa con un'esposizione di scoperto di oltre 123.000 euro.
Lo scoperto oggi è arrivato a oltre 160.000 euro.
Il dirigente non garantisce il pagamento del fondo di istituto (ore aggiuntive svolte dal personale e finanziate da apposito fondo regolarmente versato alle scuole) perchè se anche dovessero arrivare finanziamenti, sarebbero comunque privilegiate eventuali fatture in scadenza. Ergo: il diritto dei lavoratori alla retribuzione di ore aggiuntive svolte nell'anno scolastico 2006-2007 valgono meno delle fatture in scadenza.
Pierangelo Indolfi - 28-11-2007
Quella sera del 28 novembre da lì partì il gruppo capeggiato da Pino Piccolo, uno spostato che poi ha fatto una brutta fine. Spedizione punitiva a Barivecchia, i ragazzi di sinistra scappano, Benny scappa un po' meno, viene raggiunto e sventrato con un cacciavite.

La reazione della città fu enorme, non ho mai più visto una manifestazione così. Uscimmo tutti da scuola senza chiedere il permesso e ci precipitammo in piazza prefettura. Il comizio di Franco Giordano sul palco a pochi metri dal luogo del delitto, il suo invito "Compagni non fate fesserie" quando qualcuno reagì devastando la vicina sede della CISNAL, i lacrimogeni e gli idranti, cacchio grazie Benny, ci hai fatto diventare grandi dall'oggi al domani, ci hai insegnato a correre veloce. A distanza di trent'anni, siamo noi che ancora ti veniamo appresso col fiatone, cercando di tenere il tuo passo.
Giorgio Ragazzini - 27-11-2007
Cari colleghi,

devo in particolare alcune risposte alle tre domande che mi pone Roberto Renzetti - con cui credo che in realtà ci siano punti di contatto a tutta prima insospettabili.
Precari Salerno - 26-11-2007
Lunedì 19 novembre presso Spazio Donna a Salerno, si è svolta un'assemblea pubblica convocata per fare il punto della situazione dell'integrazione scolastica degli alunni disabili nella nostra Provincia.
I numerosi insegnanti e genitori presenti hanno concordato sul fatto che nelle scuole salernitane, a causa dei tagli al sostegno, è negato il diritto allo studio a centinaia di alunni e che la Finanziaria 2008 prevede, per la Scuola Pubblica, ulteriori tagli massicci alle risorse e agli organici.
Grazia Perrone - 26-11-2007
Ovvero: C'era una volta l'articolo 28

Erano (sono!) iscritti alla Fiom ... ma hanno scioperato con i Cobas. Per questo motivo un'azienda metalmeccanica non solo applica la trattenuta in busta paga ma ... li sanziona sospendendoli (dalle funzioni e dallo stipendio!) per tre giorni.

Il motivo? Conflitto d'interesse.

E ancora....

Andrea Guazzotto - 24-11-2007
La Federazione Piemontese della Confederazione Unitaria di Base dichiara la propria solidarietà piena e concreta e denuncia il fatto che l'esistenza stessa degli uomini e delle donne che richiedono asilo è uno dei frutti avvelenati della guerra che devasta ampie zone dell'Africa e della politica di sfruttamento e di oppressione delle nazioni che chi ci governa pretende, presuntuosamente, siano sviluppate quando è evidente che l'unico sviluppo degno di questo nome è quello che si fonda sul rispetto dei diritti fondamentali degli esseri umani.
Giuseppe Aragno - 24-11-2007
In questo clima, la scuola è sempre più nell'occhio del ciclone. Non fa meraviglia perché nessun regime nella realtà del mondo di oggi può consentirsi una scuola libera e forte, capace di costruire intelligenze critiche e, quindi, di condizionare la politica che, per suo conto, ha tutto l'interesse a indebolire la scuola. Se la politica serve la politica e ignora la gente, la scuola va annientata. Accade così che un Parlamento nominato dai partiti e privo di una reale legittimità politica e morale, si occupi della scuola attraverso lo sguardo deformato di un ragioniere alla Quintino Sella che la cui politica scolastica si riduce ad un problema di partita doppia.
Emanuela Cerutti - 24-11-2007
Lo sciopero dei trasporti che ha costretto a sveglie precoci molti abitanti dell'Ile de France negli ultimi 9 giorni ha dato luogo a dibattiti e scambi di opinioni nei luoghi più impensati: fermate di autobus, tram, parcheggi velib, persino semafori e supermercati. Non parliamo degli ascensori.
Inizialmente molta incomprensione per i "grévistes", privilegiati che vogliono mantenere i loro benefit, sequestratori di lavoratori, estremisti da pugno di ferro. Poi, con il procedere delle ore, qualche domanda si fa strada: ma che vogliono, alla fine? perché tanta insistenza?
Roberto Renzetti - 24-11-2007
Ormai il ministro è espressione autorevole del Partito Democratico (PD) insieme alla sua vice Bastico. Inoltre egli è portatore di una mozione che organizza i teodem (ci sono anche Binetti e Bobba) a favore di Veltroni, il quale, con la chiarezza che lo contraddistingue, non ha detto una sola parola sulla scuole e quindi sulla laicità in senso lato della Repubblica. A chi rivolgersi per fermare tal Fioroni, quindi? Il sindacato è fatto anche dalla Cisl di Pezzotta che è grata al ministro per la sua appassionata partecipazione al Family Day. La UIL è meglio lasciarla perdere. La CGIL è invece schizofrenica. Strilla in qualche occasione e poi firma dei contratti indegni per i lavoratori (ma non per i dirigenti scolastici che sono al vertice degli interessi di tale sindacato che ha dirigenti che sono dirigenti scolastici senza colpo ferire sul piano della preparazione). Vi sono poi tutte le organizzazioni parallele gestite da persone che hanno insegnato solo qualche giorno e godono ora di distacchi che li hanno liberati dalla fatica di insegnare (CIDI, Proteo, Legambiente scuola feudo dell'ex margherito e sostenitore del family day Realacci ed oggi democratico, ...): qualche critica su aspetti secondari ma mai un affondo ed una richiesta di dimissioni di un personaggio che non lavora per la scuola pubblica ma per quella confessionale. D'altra parte cosa potrebbero fare se sono invischiati fino al collo (come paggi fernandi e cavalier serventi, ben remunerati però) in ogni attività del ministero, in convegni, conferenze, aggiornamenti in giro per l'intera penisola in hotel di prestigio (tutto regolarmente pagato di noi con ritorno ZERO: si taglino questi sprechi e si lascino in pace i lavoratori della scuola!) ? A sostegno del ministro, con una esemplare partita di giro, oggi è anche passato Marco Rossi Doria che da la Repubblica si sbraccia per sostenere la sua nuova collocazione politica. Siamo democratici, lasciateci lavorare.
Gianni Mereghetti - 23-11-2007
Carissimo Marco Lodoli,
ho letto il suo articolo "Quando gli studenti ci danno una lezione" nel quale riporta l'analisi di un suo studente sulla società e sulla scuola con una sua riflessione conclusiva. Le confesso che il tutto mi ha lasciato una profonda tristezza, forse che il nostro impegno educativo finisca in grandi e superdettagliate analisi su come la società uccida il desiderio? Spero proprio che possiamo, io e lei, tentare qualcosa di meglio, altrimenti faremmo crescere non solo dei disperati, ma con in più la coscienza lucida di esserlo. Meglio allora che i nostri studenti si stordiscano dietro le soddisfazioni che la società confeziona appositamente per loro
Alcune associazioni di docenti precari - 22-11-2007
L' articolo 50 comma 1d della Finanziaria appena approvata dal Senato recita testualmente:
"l'assorbimento del personale di cui all'articolo 1, comma 609, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è completato entro il termine dell'anno scolastico 2009/2010, e la riconversione del suddetto personale è attuata anche prescindendo dal possesso dello specifico titolo di studio richiesto per il reclutamento del personale, tramite corsi di specializzazione intensivi, compresi quelli di sostegno, cui è obbligatorio partecipare."
Esso prevede quindi la riconversione dei docenti soprannumerari, a prescindere dal titolo di studio, determinando conseguenze estremamente negative sulla qualità della didattica ed incidendo sulle aspettative lavorative di decine di migliaia di docenti precari.

Prima di qualunque altra considerazione di merito, si evidenzia che la formulazione del comma in questione è decisamente troppo ambigua e lascia spazio alle più incredibili (se fossero attuate) interpretazioni: ad esempio un prof di Ed. Fisica sovrannumerario potrà insegnare Elettronica o Italiano.
Ma, anche se così non fosse...
Giorgio Ragazzini - 20-11-2007
Gentile Redazione,

sono un docente di scuola media e scrivo per chiedere ospitalità sul vostro sito. Si tratta di una Lettera aperta di sostegno al Ministro Giuseppe Fioroni, la cui politica non è certo priva di pecche e incertezze, ma fa registrare indubbiamente una discontinuità rispetto alla filosofia buonista e pseudoegualitaria dominante in questi ultimi decenni.

E' altrettanto evidente che per il momento nessuno, in tutto il panorama politico, si è schierato con decisione al suo fianco; e non è improbabile che non pochi aspettino l'occasione propizia per cercar di bloccare la svolta verso una scuola più rigorosa.
Per questo con un gruppo di amici abbiamo pensato che sia il caso di far sentire in proposito la voce di quegli insegnanti e di quei dirigenti che auspicavano da tempo un cambiamento di rotta e si augurano oggi che si tenga ferma la barra del timone.

Di qui la breve lettera che vi chiediamo di far conoscere ai colleghi lettori di "Fuoriregistro"...

Lucio Garofalo - 19-11-2007
Ormai non c'è più alcuna differenza tra gli stili di vita e di comportamento, totalmente alienati e consumistici, degli individui che vivono in un piccolo paese delle zone interne dell'Italia meridionale, e gli abitanti di un'estesa metropoli come Roma, Milano, Torino, ecc. Invece, 25/30 anni fa il divario era molto maggiore, direi quasi abissale; oggi si è ridotto in modo colossale livellandosi verso il basso. Il predominio assoluto, e assolutistico, dell'economia di mercato, ha generato effetti di alienazione e di omologazione superiori a qualsiasi altra forma di dittatura o di sistema totalitario, dal fascismo al nazismo, e via discorrendo. Ciò che in Italia non era riuscito al regime fascista di Mussolini durante un intero ventennio, è riuscito al modello di produzione e di consumo neocapitalista nel giro di pochi lustri. Ciò è accaduto anche in Irpinia, una terra immobile ed immutata per secoli, stravolta e sconvolta in poco tempo, soprattutto a partire dai primi anni '80, anche per effetto di accelerazioni causate dall'evento sismico e dai processi economico-sociali innescati dalla ricostruzione delle aree terremotate.
Vincenzo Andraous - 17-11-2007
Popoli migranti con tradizioni e culture, con il proprio carico di disperazione e violenza insita nei bisogni disattesi, popoli e persone non meno malavitose di altre, in guerra tra poveri non meno di altri.
Fare sociologia di comodo è affermare che tutti i Romeni rapinano, che i Sinti sono tutti ladri, che i Rom sono l'ultima linea non più sanabile della convivenza civile, una etnia a parte, addirittura esclusa dai soliti esclusi.
Giuseppe Aragno - 17-11-2007
M'immaginavo il Canada come terra di boschi e nevi, di monti e di spazi sterminati e me lo sono travato davanti chiuso in un cubo tutto vetri spessi e metalli anodizzati. Un'improvvisa galera fatta di sbarre trasparenti per immigrati e presunti delinquenti: tu ci vai perché il cielo è assai vasto e la neve immacolata, e ci muori fulminato e filmato: la sicurezza spara, le pistole nuove col raggio elettrico ti fanno cianotico, un breve contorcimento, un'atroce coinvulsione ed è giunta la fine.
Studenti dell'Istituto d'Arte Venturi - 17-11-2007
Scusa Sara e tante scuse a tutta la tua famiglia.

Mai però avremmo pensato che si sarebbe potuti arrivare a tanto.
Non può la legge del contrappasso giustificare tutto ciò a cui ci hanno sottoposto in questi giorni i giornali, i media locali e nazionali e il giudizio di tanti adulti che ci hanno lapidati con le loro parole di pietra. Siete andati oltre: fino alla mancanza di rispetto, alle pressioni indebite, ad accomunarci tutti in un'unica mostruosità, a non conceder spiragli alla nostra voglia ed esigenza di riscattarci.
Roberto Renzetti - 16-11-2007
In pratica tutta l'azione di Fioroni ha come scopo il raggiungimento della parità economica fra le scuole private paritarie e quelle statali, dopo quella giuridica di Berlinguer. Se questo progetto non verrà fermato una parte degli studenti sarà costretta ad iscriversi a scuole private confessionali a pagamento a causa della carenza di offerta statale, come già accade nella scuola dell'infanzia. Verrà messo in discussione l'impegno statale per l'istruzione. Poiché i privati non sono certo tenuti a farsi carico dei problemi di ordine economico e sociale dei cittadini verrà messo in discussione il diritto all'uguaglianza di istruzione che la nostra Costituzione garantisce a tutti.
Arturo Ghinelli - 15-11-2007
20 novembre giornata internazionale dei diritti dei bambini.

"Dove andate bambini?"
"Al Teatro Comunale a vedere uno spettacolo di musica"
"Allora non manca niente ai ragazzi di oggi"
"Forse qualche autobus" ho risposto alla vecchietta che si era ritrovata in autobus con 90 bambini delle nostre prime classi.
Poi in attesa di arrivare al Teatro ho ripensato all'osservazione della signora collegandola con il fatto che il 20 novembre si celebra la giornata dei diritti dei bambini e delle bambine. Certamente le generazioni più anziane facendo il confronto con la propria infanzia sono convinte, come la signora, che ai bambini di oggi non manchi niente. E dal punto di vista dei nonni è sicuramente vero, a patto che i bambini abitino in un paese ricco come il nostro, perché nella maggior parte del mondo ai bambini manca quasi tutto a partire dall 'indispensabile per sopravvivere, per non parlare dell'istruzione che è ancora un miraggio per milioni di bambini in tutto il mondo.
Del resto se la maggior parte di loro è destinata a morire entro i 5 anni di vita, quello di andare a scuola è un problema che non si pone nemmeno. Ma questi bambini esistono solo in televisione, che qualche volta turba i nostri pranzi mostrandoceli con il ventre gonfio mentre circondano una principessa o un'attrice cinematografica. In tutti i casi per far tacere l'inquietudine che ci prende al vederli di solito basta mandare un sms al numero di una ong ed ecco che l'abbiamo salvato (ci sentiamo veramente onnipotenti in questi casi). Per quelli tra noi che non si sentono soddisfatti c'è sempre la possibilità di una adozione a distanza.
Ma ai bambini che non sono distanti, anzi sono talmente vicini che li possiamo incontrare in autobus,manca forse qualcosa?
Marino Bocchi - 15-11-2007
E' successo nella mia città, il 31 ottobre, il giorno prima delle vacanze. Una ragazza marocchina dell'Istituto d'arte Venturi arriva tardi in stazione delle Corriere. Abita nella Bassa modenese. Vede la sua corriera partire. Non puo' aspettare quella che partira' un'ora dopo. Al Venturi si fanno 40 ore settimanali. Troppe.

Correre, correre. .. per raggiungere quella maledetta corriera che sta svoltando verso il piazzale d'uscita. La raggiunge. Scivola. Finisce sotto le ruote motrici posteriori. L'autista non se ne accorge. Alcune mie alunne marocchine e non del Cattaneo, sono sue amiche, vedono a Sara Hamid spappolarsi il cervello. Basma, che era presente, me lo racconta singhiozzando. Altri testimoni filmano la scena, aggiunge scandalizzata. Al rientro dalla mia gita a Roma, Matteo, molto bravo e responsabile, un ragazzo d'oro, mi racconta che vuole organizzare un incontro fra i rappresentanti di classe perche', dice, sui cellulari girano filmati tremendi della ragazza stritolata.
Vittorio Delmoro - 12-11-2007
Avevo deciso di troncare il filo : mi pareva che sulla specifica questione dello sciopero e della manifestazione avessi già detto tutto; avevo deciso di non replicare al garbato sollecito di Daniela Albertazzi, se non altro per il semplice fatto che io non solo non rappresento la CGIL, ma ne sono un semplice iscritto senza alcun ruolo dirigenziale (figurarsi!).
Però l'ennesimo sfogo di Isa (che capisco, come non capirla?) mi spinge ad una replica che velleitariamente vorrebbe iniziare... da Bush? No, da Hitler? No, ancora più indietro... i miei studi e la mia giovanile militanza non possono che riportarmi a Marx!

Sì, perché un qualche colpevole alla terribile situazione di oggi bisognerà pur trovarlo, no?
Per Isa sembra chiaro : la classe politica e sindacale tutta intera, senza esclusioni.
Non escludiamo neppure Bertinotti (sindacalista e politico)? Neppure Cremaschi e Bernocchi? Neppure Diliberto e Caruso?
Se tornassi indietro ne avrei di nomi da fare, tutti appartenenti ad una classe politica e sindacale che abbiamo (noi) osannato!
Ma a che serve tutto ciò? A che serve, Isa? A farci cattivo sangue e rinfocolare la depressione? Serve ad alimentare l'antipolitica e ad iscriverci al partito di Grillo? E poi?
Comitato promotore - 10-11-2007
Comitato promotore dell' incontro nazionale
per la riconquista dei programmi nazionali
e la difesa della libertà d'insegnamento


I docenti promotori della tavola rotonda svoltasi il 17 ottobre presso l'Università di Bologna sul tema delle "vecchie e nuove indicazioni ministeriali per l'insegnamento della storia" intitolata "Chi ha paura della storia" , i cui atti e regitrazione audio sono disponibili sul sito www.foruminsegnanti.it segnalano con soddisfazione le prime 200 adesioni alla proposta emersa in quella sede di un incontro nazionale per la riconquista dei programmi nazionali e la difesa della libertà d' insegnamento. La composizione dell'elenco dei firmatari che di seguito riportiamo evidenzia, infatti, un positivo riscontro proveniente da tutta Italia da parte degli insegnanti di ogni ordine di scuola oltre a docenti universitari, dottorati e dottorandi, responsabili di musei, etc.
Roberto Renzetti - 10-11-2007
E' difficile cercare di capire da dove iniziare a raccontare. La cosa migliore è forse partire da un articolo di Mario Pirani su Repubblica del 10 settembre 2007. Pirani si mostra molto ben disposto verso ciò che accade all'Istruzione dall'avvento di Fioroni. Finalmente si lavorerà sul serio, visto che i pedagogisti e la simil paccottiglia non c'è più nelle commissioni di studio per riformare. Dice Pirani:
Con l'ausilio di una commissione di esperti, presieduta dall'epistemologo Mauro Ceruti, non dominata come per il passato dai soli pedagogisti ma composta anche da docenti delle varie discipline e da personaggi con grande esperienza pedagogica sul campo, come l'inventore dei "maestri di strada", Marco Rossi Doria, il ministro ha presentato le Indicazioni, i decreti, le direttive che specificano misure per un primo biennio di sperimentazione di questa nuova fase di ritorno all'ordine, al buon senso e alla serietà dello studio.
Maria Grazia Fiore - 09-11-2007
Ieri ho visto la puntata di Annozero dedicata ad Enzo Biagi e, trasversalmente, al controllo della politica sull'informazione. E' mancato qualsiasi riferimento al recente autogol del governo in materia di "editoria" online ma non c'è da stupirsene, tenendo conto del silenzio dei media tradizionali nei giorni in cui la Rete ribolliva di proteste in merito. Ne prendiamo atto.
Dovremmo anche prendere atto però - superando i fumosi schermi politica/antipolitica, destra/sinistra (?), e via dicendo - che la vera ferita aperta della nostra società, hic et nunc, è la fine della certezza della norma.
Franco - 09-11-2007
Diario dal fronte della Formazione Professionale Pubblica

Come cittadino di sinistra impegnato, in qualità di insegnante, nella Formazione Professionale "pubblica" del Comune di Roma, mi sento vittima, assieme ai miei allievi, di fuoco "amico", nel tragico e losco pastrocchio che è la riforma antiriforma controriforma della scuola. A volte ho la sensazione che questa sinistra debba costantemente difendersi dalla realtà, spesso sacrificando democrazia, partecipazione e persino quell'ideologia che, nel bene, rappresenta una formidabile chiave di lettura dei fenomeni sociali, economici, culturali, ecc.
Questa sinistra sembra volare alto, nel senso che non scende a prendere contatto neppure con le realtà locali che essa stessa amministra e, dopo consultazioni ai vertici, attraverso la voce dei suoi luminari spara le proprie teorie che diventano poi le parole d'ordine con cui le organizzazioni politiche e sindacali e la miriade di associazioni con esse interdipendenti andranno a portare la verità tra le masse.
Dedalus - 08-11-2007
Qualche settimana fa la Repubblica ha pubblicato una serie di articoli firmati da Curzio Maltese sul costo della Chiesa per i contribuenti italiani. Si trattava di un'indagine giornalistica seria e documentata che analizzava i costi a carico dei cittadini italiani per la Chiesa cattolica, dalle esenzioni fiscali all'otto per mille, al finanziamento alle scuole private, all'ora di religione. Immediatamente si è levata la voce del Segretario di Stato della Santa Sede, Cardinal Tarcisio Bertone, che si è espresso con un inusuale e perentorio "Finiamola".
F.I.S.H. - 07-11-2007
In occasione della premiazione alle buone prassi di integrazione scolastica svoltasi a Napoli il 27 ottobre scorso, in attuazione del Concorso FISH "Le chiavi di Scuola", i partecipanti all' Osservatorio Scolastico della FISH hanno approvato il seguente documento.

L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA TORNI AL CENTRO DELL'AGENDA POLITICA DEL MINISTERO E DEL GOVERNO

Negli ultimi 7 anni l'integrazione scolastica, mentre veniva realizzata dalle singole scuole, come dimostrano i numerosi progetti pervenuti alla FISH per il concorso " Le chiavi di scuola", ed era presente nelle politiche regionali e locali, come mostrano i numerosi Accordi di Programma, il più recente dei quali nel Lazio stipulato il 26 Ottobre 2007, è invece uscita dall'agenda politica del Ministero e del Governo o è stata spostata in fondo alla stessa. Altri problemi urgono, e fra essi primario quello dei tagli alla spesa pubblica ritenuta improduttiva. Così negli ultimi anni ( e questo in corso non fa eccezione) i tagli hanno colpito la principale spesa, su questo tema, del Ministero della P.I., cioè le ore di sostegno didattico e le classi degli alunni con disabilità il cui numero sia degli alunni disabili presenti in classe, sia quello dei compagni è stato accresciuto.
Il Ministero continua a dichiarare che non vi sono tagli , giacchè c'è stata una riduzione di iscrizioni di alunni con disabilità con conseguente calo dei posti di sostegno. Da più parti invece le associazioni denunciano un calo delle ore di sostegno in presenza di un aumento di iscrizioni.
Ciò ha concentrato l'attenzione dell'opinione pubblica solo sul problema delle ore di sostegno , che non è l'unico che riguarda la qualità dell'integrazione scolastica.
Gianni Mereghetti - 07-11-2007
il ministro Fioroni ha firmato l'ordinanza per attivare la procedura del recupero dei debiti. Il principio è giusto, è urgente che ognuno di noi abbia a coinvolgersi con i suoi studenti fino a portare sulle spalle le loro lacune così che trovino le motivazioni e le energie per colmarle. E' la conoscenza la meta di questa strada, la conoscenza di loro stessi e del reale, e sta qui tutto il fascino del nostro entrare in classe ogni mattina. Se il principio dell'ordinanza è giusto, il problema è l'ambiguità che lascia aperta, tanto che è facile immaginare che alcuni di noi se ne serviranno per bocciare di più, altri invece per promuovere indiscriminatamente così da non sottoporsi alle forche caudine dei recuperi estivi.
Alcune associazioni di docenti precari - 07-11-2007
I docenti precari chiedono l'abolizione dei tagli agli organici ed agli insegnanti di sostegno e l'approvazione della correzione proposta all'emendamento 50.14 presentato da Capelli, Soliani, Mele, Tecce, ai quali va il nostro ringraziamento per aver difeso i diritti acquisiti da migliaia di insegnanti precari.
Giuseppe Aragno - 06-11-2007
Più mi capita di ascoltare Fini più, per trovare conforto, mi attacco alla speranza e cerco Prodi. Più la parola passa però a Prodi, più sento che la speranza ha lo spessore impalpabile dei sogni che possono trasformarsi in incubi e dispero. Per vincere il gelo dell'angoscia, confido allora in quelli che un tempo ho avuto per compagni, ma i compagni balbettano e, più gli altri strillano, più essi esitano di fronte alla marea che li sormonta. al clamore assordante delle ruspe, all'improvvisa ondata di sgomberi e espulsioni indiscriminate, ai segnali allarmanti d'una caccia all'uomo che riporta alla mente squadristi e spedizioni punitive.
Giorni così non è facile viverli.
Giocare col fuoco" scriveva ieri sul "Manifesto" Marco Revelli, e proseguiva: Quanto avvenuto in Italia in questa maledetta settimana di Ognissanti non ha paragone con nessun paese civile".
Roberto Pignoni - 06-11-2007
Martedì scorso, 30 ottobre, mi trovavo al campo rom di via dei Gordiani. Pareva una mattina come le altre; poi è giunta una vettura dei vigili urbani, seguita da un'altra con la scritta "S.O.S. - Autocentri Balduina". Ne sono scese due giovani operatrici sociali. Da loro abbiamo appreso che era in atto uno sgombero.
Le auto continuavano ad arrivare, una dopo l'altra. Hanno fatto la loro comparsa alcuni personaggi vestiti come rangers americani. L'atmosfera fra gli uomini del Comune - guardie municipali, funzionari in borghese - si è fatta effervescente. Cameratismo, pacche sulle spalle, risate e battute.
Le confesso, sig. Sindaco, di aver provato l'impressione di trovarmi sul set di un remake casereccio di qualche film di Hollywood. La divisa dei rangers è quella dei tiratori scelti che arrancano all'assalto di un grattacielo di Chicago, in una scena dei Blues brothers. Uno di loro ostentava una maglietta con la scritta: FBI Special New York City Department (Le allego via mail la foto, per Sua personale documentazione).
Osservavo incuriosito la scena, in silenzio. Ma i rangers hanno detto: "chi non abita qui se ne deve andare".
In diversi anni di frequentazione del "campo", non era mai accaduto. Si entrava e si circolava liberamente, come in qualsiasi angolo della città. Ma i rangers sostengono che quello non è un luogo come gli altri. Un tale, che dice di essere il capo, si è messo a gridare: "Questo è un luogo chiuso, un luogo chiuso... Portate la ruspa."
Francesco Mele - 03-11-2007
La proposta che faccio è che ogni sito che ruota intorno alla scuola riservi uno spazio stabile (e non stagionale) a questa banca dati per farla diventare un luogo di incontro per tutti coloro che si occupano di scuola con particolare riferimento agli organi collegiali - non solo quindi i consigli di istituto - alle loro competenze, alle loro prerogative.

Contribuisco a questo progetto con un prima pietra, se così vogliamo definirla, che riguarda un'iniziativa che ho intrapreso nella mia scuola e che riguarda la questione dei contributi individuali delle famiglie.

Una piccola premessa è doverosa, anche se sono convinto che quanto dirò è a conoscenza della maggior parte di chi leggerà questa mia riflessione.
Giuseppe Aragno - 01-11-2007
Il "Corriere" non ci ha pensato un momento e in prima pagina ieri a ragionar di storia c'erano, come vogliono i tempi, Veltroni, che ha la stoffa di Tacito, e Pierluigi Battista, che s'è scelto a modello Emilio Fede e, in vista del "listone", fa la campagna acquisti per il suo Berlusconi [1].
Per carità, quando si tratta di fede occorre portare rispetto: ognuno si sceglie i suoi santi e ogni santo ha i fedeli che si merita. Se il Vaticano riserva la gloria degli altari a tonache falangiste e cappellani di Francisco Franco, caudillo feroce e insanguinato, Veltroni, duce del neonato Partito Democratico, ha tutto il diritto di credere nel Battista e pensare al futuro, ora che lo stipendio non lo riscuote più a Botteghe Oscure. Per un ex dirigente del partito comunista che intende rinnegare il suo passato, tutto sommato la scelta è obbligata e non fa meraviglia se, tra tutti gli storici che passa il convento, provi a reclutare tra le sue truppe cammellate Andrea Graziosi, che proprio in questi giorni ha dato alle stampe una storia dell'Unione Sovietica che lo pone meritatamente tra gli studiosi italiani di statura internazionale.
Doriana Goracci - 01-11-2007
Avvicinandosi la data fatidica del 2 novembre, è stato fatto il funerale definitivo all'inchiesta per il G8 del 2001 a Genova.

C'è chi si chiede se era nel programma dell'attuale governo, renderla possibile. Ritengo sia corretto anche far sapere che con 22 voti contrari e 22 voti
favorevoli la commissione non è riuscita ad affidare il mandato al relatore a riferire in aula ed erano assenti i due rappresentanti della Rosa nel pugno.
galassia scuola
Spazio aperto alle riflessioni e alle opinioni personali su quanto avviene nella scuola in generale, nella nostra scuola in particolare, nelle piazze e nei palazzi in cui la scuola è all’ordine del giorno. Insegnanti, ma anche studenti, operatori, genitori … possono dar vita a un confronto su tematiche attuali, a patto che la discussione sia corretta.
Astenersi anonimi e perditempo!
La Redazione
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