Anno scolastico 2006-2007 - mese di novembre
Grazia Perrone - 30-11-2006
Mentre la petizione in rete - lanciata il 22 novembre scorso - con la richiesta di uno sciopero generale unitario della scuola raccoglie, ogni giorno, decine di adesioni c'è chi da' la colpa al solito Berlusconi. Se non si fosse messo di traverso con ...
Rosanna Vittori - 29-11-2006
Dopo i fatti di Torino, un'associazione di genitori di ragazzi autistici (Oltre il Muro Onlus) ha sentito il bisogno di scrivere questa Lettera aperta al ministro Fioroni ed al sottosegretario De Torre, AL MINISTRO MASTELLA

Gentile ...
Dedalus - 29-11-2006
Si avvicina ormai la scadenza delle prossime iscrizioni alle classi prime dell'anno scolastico 2007/2008. Nelle scuole e tra i dirigenti scolastici si fa strada una domanda: quali modelli orari ed organizzativi verranno illustrati e proposti ai ...
Giuseppina Ficarra - 28-11-2006
L'uaar, l'unione atei agnostici razionalisti, ha elaborato un "Il Progetto sull'ora alternativa" che si può esaminare nel sito http://www.uaar.it.
Sarebbe un progetto alternativo all'insegnamento della religione cattolica nelle scuole.

Io ...
Mirco Pieralisi, Giovanni Cocchi - 27-11-2006
LE DELIBERE DEI COLLEGI DEVONO ELIMINARE LA LEGGE MORATTI

Dopo la nota ministeriale di dieci giorni fa sulle schede di valutazione, in cui il ministro smentisce anche se stesso (la nota di gabinetto n.7265 del 31/08 affermava infatti che ...
Grazia Perrone - 27-11-2006
La FIOM - CGIL ed in particolare Giorgio Cremaschi e Gianni Rinaldini rei di aver aderito e partecipato ad una manifestazione che non aveva ricevuto il placet del segretario Generale sono sotto ... processo.

Non entro qui nel merito di una vicenda interna ad un sindacato che non è il mio ma ... è bene rammentare che Giorgio Cremaschi è stato il primo - ed unico - dirigente sindacale di rilievo (quand'era segretario generale della Fiom Piemonte) - ad opporsi al "concorsaccio" e a dichiararlo esplicitamente e pubblicamente in una nota - pubblicata su pavonerisorse - firmata, anche, da una ventina di dirigenti locali della Fiom.

La sua, coraggiosa, posizione pubblica spianò la strada alla partecipazione - in massa - di numerosissimi docenti iscritti (o simpatizzanti) alla Cgil scuola allo sciopero del 17 febbraio 2000 indetto da Gilda e Cobas.

Sciopero che ottenne - come primo effetto - le dimissioni di un ministro e - in seconda battuta - la cancellazione del famigerato articolo 29 del CCNL 1999. Ovvero la cancellazione di una norma contrattuale che - ai sensi della legge 29/93 e successive modifiche ed integrazioni - aveva valore di norma cogente.

Sei anni sono passati e le parti si sono invertite. C'è ancora un governo amico con il quale fare i conti ma non è più la base Cgil-scuola ad essere messa sotto accusa - e tutela - ma i vertici Fiom.

Giorgio Cremaschi, finora, ha ricevuto la solidarietà - umana e politica - della sua base.

Per quel che vale aggiungo la mia.
Oliver - 25-11-2006

1 - ...ad eliminare le ore opzionali nella scuola media
2 - ...al ripristino dell'operatore tecnologico
3 - ...ad aiuti concreti per mettere in piedi laboratori multimediali
4 - ...alla restituzione di dignità economica pari ad altre categorie ...
Altracatanzaro - 25-11-2006
Dallo Speciale Il tempo e la storia


Il 7 Novembre del 2006, il Corriere della Sera ha lanciato un preoccupato allarme sulla sorte degli atti del processo di Piazza Fontana. Questi atti, che contengono le istruttorie, centinaia di fotografie, gli ...
Giuseppe Aragno - 25-11-2006
A dar retta a Marco Travaglio quasi il 10 % dei nostri Parlamentari è costituito da personaggi "ben noti" ai nuclei investigativi delle forze dell'ordine [1]. D'accordo, Travaglio è aggressivo, eccessivo e magari fazioso; per fare di Palazzo Madama ...
Lucio Garofalo - 25-11-2006
OVVERO SULLA MERCIFICAZIONE DELLA CULTURA E DELL'ARTE

Spesso e volentieri, da quando scrivo per diletto, i miei genitori, parenti, amici e conoscenti, i miei professori e compagni di scuola, la mia attuale compagna di vita, persino qualche mia ...
ITC Costa - 25-11-2006
Multi-premiata in Italia e all'estero, una scuola del sud cerca di riscattare un'immagine di serietà, produttività e crescita personale in un'era in cui non si parla d'altro che di aggressioni, maltrattamenti e lezioni 'strane'.

Sappiamo bene che ...
Manuela Casini - 24-11-2006
Seguo con attenzione l'episodio del ragazzo picchiato da un compagno mentre era in classe. Mi chiedo dove era il docente? si sa ce questi alunni non devono essere lasciati soli a lungo proprio perche' sono indifesi, troppo buoni, possono scambiare le ...
Monica Capezzuto - 24-11-2006
Lettera aperta al vice-ministro Bastico

Cara vice-ministro Bastico,
nonostante i suoi interventi, che tra l'altro sono volti a rassicurare ma che non mi sembra sortiscano tale effetto, noi insegnanti precari versiamo ancora ...
Forum Insegnanti - 24-11-2006
La Scuola, il Governo e gli impegni elettorali

La scuola è sulle prime pagine dei giornali e nei notiziari televisivi di tutte le reti. Il clima ricorda quello di circa sette anni fa quando la criminalità era all'ordine del giorno sugli stessi ...
Claudia Fanti - 23-11-2006
Quando si parla di stipendi degli insegnanti italiani, si ergono a giudici della categoria alcune e ben note altre categorie.

Come maestra, allora, sarei tenuta, insieme con colleghe e colleghi, a fare lo stesso all'indirizzo delle succitate. ...
Alba Sasso - 23-11-2006
La palla di neve, diventata slavina, sta per trasformarsi in valanga. Mista a fango, anzi solo fango. Ora tutti sanno di centinaia di video on line, con un elenco di efferatezze e barbarie da far rabbrividire. Tutti conoscono i colpevoli, anzi "la" ...
Giuliana De Tata - 22-11-2006
L'occasione era da pianto totale, inconsolabile, ma loro erano tristi ancora di più, oltre ogni logica. Eravamo al funerale del marito di una prof, una ex-collega per me: occasione drammatica benché pur sempre circoscrivibile entro i limiti del ...
Grazia Perrone - 22-11-2006
La cosa è estremamente grave, non prevista dal CCNL e non comunicata alle OOSS.

Un protocollo di intesa (n. 11427 del 28/9/2006) tra USP di Venezia e le 4 AUSL della Provincia si impegna a formare il personale insegnante - al momento soprattutto ...
Antonio Luongo - 21-11-2006
L'Italia non ha ancora una legge che istituisce il "Garante dell'infanzia". Alcune regioni, invece, l'hanno già approvata, ma non è la stessa cosa. Un excursus sulla legislazione internazionale, nazionale e regionale per fare il punto della situazione in occasione della celebrazione della "GIORNATA PER I DIRITTI DELL'INFANZIA E DELL'ADOLOSCENZA".

L'Italia non fa ancora parte del numero - non grande per la verità - di Paesi europei che hanno istituito, con una legge, la figura del "GARANTE DELL'INFANZIA"; infatti, solo l'Austria, la Francia, la Danimarca, il Portogallo, la Polonia, l'Islanda, la Lituania, la Norvegia hanno una legge che lo prevede.
Il 20 novembre viene celebrata la "GIORNATA PER I DIRITTI DELL'INFANZIA E DELL'ADOLOSCENZA". Com'è noto, la data coincide con la firma della "Convenzione sui diritti del fanciullo" avvenuta a New York, appunto, il 20 novembre 1989.

L'articolo 12 della citata "Convenzione" afferma che "Gli Stati Parti garantiscono al fanciullo il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa ... A tal fine, si darà ... (al fanciullo) la possibilità di essere ascoltato..... sia direttamente, SIA TRAMITE UN RAPPRESENTANTE O UN ORGANO APPROPRIATO....". Anche l'articolo 12 della "Convenzione sull'esercizio dei diritti dei fanciulli" (Strasburgo 1996) prevede che: "Le Parti incoraggiano, attraverso ORGANI ......, la promozione e l'esercizio dei diritti dei fanciulli...".In entrambi i casi si fa riferimento alla figura di un "garante".
Successivamente ci sono state molte altre sollecitazioni da parte delle istituzioni europee verso i Paesi che sono ancora privi della figura del "garante" che sono rimaste inascoltate in molti Paesi, compresa l'Italia.
Nel 1996 il Consiglio d'Europa ha raccomandato al Comitato dei Ministri di esortare gli Stati membri, che non avessero ancora provveduto, ad istituire un "garante nazionale" per l'infanzia, che fosse dotato di risorse adeguate.
Sempre il Consiglio d'Europa è tornato sul tema il 7 aprile 2.000 raccomandando al Comitato dei ministri di richiedere a quegli Stati membri che ancora non lo avevano fatto di nominare un "difensore civico nazionale per l'infanzia" e il 26 marzo 2.002 chiedendo al Comitato dei ministri di prendere l'impegno di istituire "un difensore civico nazionale per i fanciulli", o una simile istituzione indipendente, per curare i diritti dei minori.

A questo riguardo il nostro Paese è inadempiente, mentre non lo è verso altri obblighi previsti da norme internazioni relative all'infanzia; infatti:

- l'Accordo tra il governo della repubblica italiana e il fondo delle nazioni unite per l'infanzia per l'istituzione di un centro per l'assistenza all'infanzia in Firenze.- New York 23.09.1986 - è stato recepito con legge 19 luglio 1988 n. 312.
- la b>Convenzione sui diritti del fanciullo - New York, 20.11.1989 - è stata ratificata con legge 27 maggio 1991, n. 176;
- la Convezione sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione internazionale - L'Aja il 29 maggio 1993 - è stata ratificata con legge 31.12.1998, n. 476;
- la Convenzione sull'esercizio dei diritti dei fanciulli - Strasburgo, 25.01.1996 - è stata resa esecutiva con legge 20.03. 2003, n. 77.

Ci sono altri due importanti provvedimenti di livello internazionale relativi all'infanzia, la "Dichiarazione mondiale sulla sopravvivenza, la protezione e lo sviluppo dell'infanzia" - New York, 30.09.1990 - e la "Carta europea dei diritti del fanciullo" del 08.07.92 ma non è previsto che questi siano recepiti con legge nel nostro ordinamento.

La prima legge organica sui diritti dell'infanzia è la legge n. 285 del 28.08.1997 - "Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza".
Con questa legge fu istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il "Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza ...... per favorire la promozione dei diritti, la qualità della vita, lo sviluppo, la realizzazione individuale e la socializzazione dell'infanzia e dell'adolescenza" che era ripartito tra le regioni.
Erano ammessi al finanziamento i progetti che perseguivano le seguenti finalità:
a) realizzazione di servizi di preparazione e di sostegno alla relazione genitore-figli;
b) innovazione e sperimentazione di servizi socio-educativi per la prima infanzia;
c) realizzazione di servizi ricreativi ed educativi per il tempo libero; d) realizzazione di azioni positive per la promozione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
I Comuni, singoli o associati, definivano piani d'intervento che presentavano alle Regioni le quali assegnavano le risorse trasferite dallo Stato.

Sempre nel 1997 vede la luce la legge n. 451 del 23.12.1997 "Istituzione della commissione parlamentare per l'infanzia e dell'osservatorio nazionale per l'infanzia".
Detta legge istituì sia una " Commissione parlamentare per l'infanzia con compiti di indirizzo e controllo sulla concreta attuazione degli accordi internazionali e della legislazione relativi ai diritti e allo sviluppo dei soggetti in età evolutiva", sia un "Osservatorio nazionale per l'infanzia ....... che predispone ogni due anni il piano nazionale di azione di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva".
Il comma 6 dell'articolo 1 stabilì - "senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato" (!)- la celebrazione della ricorrenza della firma della "Convenzione sui diritti del fanciullo" nell'anniversario della firma: il 20 novembre 1989.
Il successivo articolo 4 prevedeva che al fine di coordinare l'azione tra lo Stato e le Regioni queste ultime dovessero attivare azioni di "coordinamento, di raccolta e di elaborazione di tutti i dati relativi alla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza sul loro territorio".

Riguardo a quest'adempimento e, in genere, per quanto concerne politiche di protezione e tutela dell'infanzia le regioni si sono comportate variamente. Poche sono quelle che attuano (seppure deboli) specifiche politiche di tutela e/o promozione di azioni positive per l'infanzia. In conseguenza di ciò risultano rilevanti i divari tra i gradi di protezione e di tutela dei minori tra le diverse regioni, anche per la mancanza di una specifica legge statale.

La celebrazione della "GIORNATA PER I DIRITTI DELL'INFANZIA E DELL'ADOLOSCENZA" è l'occasione per tentare - indagando la situazione della legislazione a livello internazionale, nazionale e regionale - un bilancio e sollecitare le azioni conseguenti.
Mara Mellace, Stefano Colombini - 21-11-2006
INAMMISSIBILE IL TESTO DELLA FINANZIARIA

Care colleghe, cari colleghi,
come sapete ieri è stato approvato il maxiemendamento della Finanziaria alla Camera e lo scontento che già serpeggiava ha cominciato a diffondersi a macchia d'olio. La FLC ...
Arturo Ghinelli - 20-11-2006
20 novembre: giornata internazionale dei diritti dei bambini

Il Comune di Torino ha deliberato il regolamento comunale per tenere i cani in città.
Secondo questo regolamento i cani hanno diritto a tre uscite al giorno, ma vanno tenuti al ...
Gianfranco Pignatelli - 20-11-2006
Tanto valgono i 296.496 precari della scuola. Se li sono raggirati e poi svenduti di comune accordo: governo, partiti di centro-sinistra e sindacati. Questo è l'amaro bilancio che emerge dal voltafaccia del governo Prodi quando, dal maxiemendamento ...
Silvia Malavolta - 20-11-2006
Jennifer era stufa di dover studiare tutto il santo giorno in un vecchio studio dove c'erano solo libri e polvere. Beh, bisogna dire però che i suoi genitori erano due professori universitari plurilaureati che non sopportavano che loro figlia ...
Lucio Garofalo - 18-11-2006

Il recente provvedimento d'indulto, approvato a larghissima maggioranza dal Parlamento italiano, è stato spacciato come un legittimo e doveroso atto di clemenza, se non addirittura di giustizia, compiuto dallo stato italiano per risanare la gravissima crisi emergenziale in cui versano le strutture penitenziarie. Non è un caso che gli unici voti nettamente contrari siano venuti da Antonio Di Pietro e dai suoi fedelissimi ipergiustizialisti, dai codini della Lega e dai post-fascisti di Alleanza Nazionale, cioè dai settori più apertamente reazionari, forcaioli ed oltranzisti del quadro politico-istituzionale italiano.

Ebbene, il provvedimento emesso è appunto una misura tampone, destinata a sospendere il problema in maniera transitoria nel tempo e a rimuovere i pesanti sensi di colpa che turbano la coscienza sporca della classe politica dirigente, sensi di colpa derivanti dalle vergognose ed inaccettabili condizioni di vita in cui è costretta la popolazione carceraria. Insomma, prima che esploda qualche rivolta sanguinosa, si è ritenuto opportuno prevenire i danni, anziché affrontarli in seguito, quando è più difficile rimediarvi. Di primo acchito si potrebbe convenire e concordare con lo spirito di saggezza e di indulgenza che pare aver animato ed ispirato la suddetta disposizione legislativa. Trattasi, invece, di una misura puramente emergenziale, che tuttavia non ha risolto nulla, dato che gran parte dei detenuti rimessi in libertà pochi mesi or sono in seguito all'indulto, stanno progressivamente rientrando in galera, avendo ripreso a delinquere, come d'altronde era prevedibile che facessero. Arrestati e condannati una prima volta, se non più volte, molti detenuti sono stati scarcerati grazie all'indulto, per essere nuovamente arrestati, condannati e detenuti, in attesa di un nuovo sconto di pena.

E' chiaro allora che il vero scopo del condono da parte dello Stato è un altro, molto più subdolo ed ingannevole. Alla base di un simile gesto di "clemenza" risiede la volontà politica di occultare la natura reale, violenta, repressiva e antidemocratica dello Stato che è il detentore del monopolio della forza pubblica. In quanto tale, esso impone con la violenza e con la minaccia repressiva, le sue leggi e le sue regole, le sue strutture e le sue istituzioni, le sue ingiustizie e le sue contraddizioni, facendole accettare come "diritto", ovvero come "giustizia", come "ordine costituito", eccetera. Ma il delitto non può essere trasfigurato come "regola" o "diritto", l'ingiustizia non può essere spacciata come "legge" o "giustizia", la violenza dell'oppressione, dello sfruttamento, della miseria, dell'emarginazione, della guerra, non può essere camuffata sotto la veste ipocrita e mistificatrice della "legge" e di un "ordine costituito", che pertanto non possono essere messi in discussione e non possono essere criticati, e tanto meno modificati. La logica e l'ideologia imperanti nella nostra società, accettano e pretendono che si consideri la violenza, l'ingiustizia, lo sfruttamento materiale, la guerra, quali forme e fenomeni di un "ordine naturale" del mondo, che è dunque inevitabile e permanente, ossia uno stato di cose assolutamente immutabile. Eppure, la società borghese in cui viviamo è totalmente sorretta sulla violenza, tutti i rapporti economico-sociali sono imperniati sulla violenza, sull'ipocrisia, sulla mistificazione. Perciò io credo che il senso recondito di un provvedimento di indulto come quello adottato dal Parlamento italiano, sia di carattere ideologico-strumentale. Si è trattato di un'operazione di propaganda e di mistificazione politica, mirata ad esibire un volto "buonista" e "garantista", dietro cui si annida invece la vera anima dell'ordine costituito, che è quella della repressione poliziesca e carceraria, dell'ingiustizia di classe, della ritorsione, dello squallore e del cinismo del potere, aspetti che non si possono ostentare con eccessiva disinvoltura, ma devono essere opportunamente nascosti.

La falsa clemenza, la falsa giustizia, e più un generale la falsa democrazia, servono a celare il carattere più duro e cruento che appartiene ad una società in cui la violenza e lo sfruttamento sono all'ordine del giorno, anzi stanno all'origine stessa della società, e si concretizzano abitualmente in tutti i rapporti della vita quotidiana degli individui, nelle carceri, in fabbrica, a scuola, in famiglia, dappertutto, persino nei più consueti e normali rapporti d'amore e d'amicizia. In tal senso, l'indulto ha offerto il lato ipocrita e "perbenista" del sistema attualmente in vigore, e non mi riferisco solo al sistema carcerario, ma all'intero sistema sociale, dominato da interessi materiali di profitto, di arricchimento e di potere, che coinvolgono un'esigua minoranza di soggetti, la cui ferrea volontà influenza lo Stato, il diritto, la legge e l'ordine, che sono una diretta emanazione storica della classe sociale al potere.
Vittorio Delmoro - 18-11-2006
La musica diffonde col suo melodioso sottofondo una dolce sensazione di riposo, riempiendo lo spazio molto pretenziosamente chiamato palestra e i bimbi di classe seconda, tolte le scarpe, si accingono a disporsi in vario modo sulla moquette per ...
Scuolanostra - 18-11-2006
Da fonti parlamentari veniamo a sapere che l'emendamento 66.28 non sarebbe stato introdotto nel maxi-emendamento che ritoccherà la Finanziaria nella parte che riguarda la scuola. Come è noto la modifica citata rimandava a data da destinarsi la ...
Mirco Pieralisi (Bologna) - 17-11-2006
Ho appena letto la nota firmata dal Ministro Fioroni sulla prossima scheda di valutazione nella scuola primaria e sono rimasto disgustato: in poche righe si fa riferimento alla valutazione degli apprendimenti "ivi compresi gli insegnamenti e le ...
una preside - 17-11-2006
L'argomento - di quelli tosti - è già stato trattato dalla nostra rivista. Con la pubblicazione di una denuncia pubblica (pubblicata su Libero) seguita da un editoriale. A queste testimonianze se ne aggiunge un'altra che ci viene segnalata da un ...
Maurizio Tiriticco - 16-11-2006
Più di due anni fa, in piena polemica con la personalizzazione in versione Moratti e le schede di valutazione faidaté, scrissi il pezzo che segue.
"L'arciere, prima di lanciare una freccia, deve costruirsi un arco efficiente (fatto a regola d'arte) ...
Alcuni docenti dell'I.C. di Sant'Angelo dei Lombardi - 16-11-2006
Domenica 26 e lunedì 27 novembre prossimi si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Istituto, che rappresenta l'organismo esecutivo e decisionale per antonomasia, ovvero è l'organo di governo della scuola.

Il nostro Istituto conta ...
Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici - 16-11-2006
Si è svolta il 13 novembre, davanti al Ministero della Pubblica Istruzione, una manifestazione di insegnanti inidonei per motivi di salute. Questi docenti, già minacciati di licenziamento dalla Finanziaria 2003, rischiano ora la mobilità in altri ...
Comitato di Firenze - 15-11-2006
Il Ministro Fioroni ormai ripete ogni giorno che nella finanziaria, pur in mancanza di risorse adeguate per la scuola e l'Università, deve essere previsto un incremento di contributi per le scuole private; recentemente il Ministro ha anche precisato ...
Corrado Mauceri - 15-11-2006
Nei giorni scorsi il Sindaco di Roma Walter Veltroni, dovendo rendersi visibile in vista dell'imminente gara per la leadership del futuro Partito Democratico, ha rilasciato un'intervista a Repubblica in cui tra l'altro si afferma la necessità di una ...
Ilaria Ricciotti - 14-11-2006
Leggendo diversi quotidiani, ascoltando radio e tv, ma soprattutto parlando, mi sono state riferite scene davvero riprovevoli a proposito di ciò che succede in alcune scuole italiane, che non sono immuni da episodi di "malascuola".
Come rispondere ...
Gabriele Boselli - 14-11-2006
In questo autunno post-morattiano le scuole si sono trovate ad affrontare il problema della progettazione a prescindere sia dalle Indicazioni ("soprassedere, soprassedere, soprassedere...") che dai vecchi programmi. Il nuovo ministero sembra aver ...
Giuseppe Ricciardi - 13-11-2006
Vi chiedo se è possibile fare un po' di chiarezza sulle attività facoltative opzionali. Tra un po' si apriranno le iscrizioni e bisognerà dire qualcosa a tal riguardo.

Un collegio docenti della scuola primaria può deliberare invece delle 27 ...
Pierangelo Indolfi - 13-11-2006
"Tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare": la saggezza popolare ben esprime quel senso di frustrazione che ci pervade nello sperimentare quanto sia difficile realizzare in pratica idee sia pur giuste, sia pur condivise.
Un lampo appare nel ...
Monica Capezzuto - 11-11-2006
Parliamo di cosa significa vivere da precari.Non toccherò le questioni pratiche, tipo l'aspetto economico, ma vorrei parlare di dignità negata. Dignità. Questa sconosciuta.
A noi insegnanti precari è negata tante volte, soprattutto quando arrivi in ...
Giuseppe Bagni - 10-11-2006
(..."in una scuola che tiene insieme tutti")

Le riflessioni di Giuseppe Bagni non hanno nulla di consolatorio, e vanno al cuore del problema - "non c'è scuola adatta per chi di scuola non ne vuole". E non ci sono soluzioni facili, naturalmente: ...
Coordinamento nazionale RSU - 09-11-2006
Ovvero ... Quando si gioca a fare confusione sollevando polveroni per nascondere quello che ci si sta preparando a fare ......

La riuscita della manifestazione del 4 novembre brucia così tanto che a distanza di tre giorni, in molti sentono ancora ...
Dedalus - 09-11-2006
Già Maurizio Tiriticco ha messo in evidenza la situazione di caos e di incertezza che c'è nelle scuole a proposito della scheda di valutazione degli alunni del primo ciclo, in prossimità della scadenza quadrimestrale che si sta avvicinando.Anche il ...
Giuseppe Aragno - 07-11-2006
Dallo Speciale Il tempo e la storia

Poche annotazioni, sintetiche e brevi quanto si può, per non tediare chi legge - so già che è impresa vana - e per non rinunciare al tentativo di diversificare, ampliare, se possibile, gli angoli visuali e le ...
Maurizio Tiriticco - 07-11-2006
Testo dell'intervento alla riunione nazionale DS su "Finanziaria e scuola"

Ha ragione Dario Missaglia quando dice che manca una nostra seria riflessione sull'elevamento dell'obbligo. Penso di essere una rara avis perché sono tra i pochi che hanno ...
Maria Zammitti - 07-11-2006
Nelle scorse ore la V Commissione della Camera dei Deputati ha ritenuto opportuno rinviare a una successiva discussione in Aula l'approvazione dell'importante emendamento che manteneva in vigore la Graduatorie Permanenti degli insegnanti, di cui alla Legge 124/1999, oltre la data del 1 settembre 2010.
Questa scelta è estremamente contraddittoria e grave. Nei giorni scorsi, infatti, numeri alla mano, abbiamo dimostrato come l'abolizione del 'doppio canale' sia una scelta che comporta conseguenze disastrose per il destino di decine di migliaia di famiglie e che il piano di assunzioni, seppure venisse realizzato (circostanza su cui molti nutrono fondati dubbi), non risolverebbe il problema del precariato storico. Il documento che raccoglie i motivi della nostra preoccupazione è consultabile qui
Diversi esponenti della maggioranza ci avevano assicurato che il problema era stato risolto tramite un apposito emendamento. Adesso, invece, veniamo a sapere che la V Commissione ha gelato le speranze dei docenti.
Questa è davvero una lacerante e incomprensibile vicenda.
Tutta la maggioranza dice di voler salvaguardare il precariato storico. Tutta la maggioranza ha firmato o, comunque, sostenuto l'emendamento che salvava le graduatorie. Tutti ci dicono di stare tranquilli. Eppure, chissà perché, qualcuno (ancora non sappiamo chi) ha scritto quelle due righe che sdoganano dieci leggi sul reclutamento promulgate dal 1971 ad oggi e sono state create le premesse per una situazione pericolosissima. Il dibattito in aula, infatti, con la spada di Damocle della fiducia e dei tempi ristretti, porterà sicuramente qualche pessima sorpresa. Non vorremmo trovarci, tra dieci giorni, a constatare che il lume della ragione è stato perso o che, furbescamente, sono state create le premesse per uno scaricabarile di portata storica. Abbiamo già detto - e non consentiremo a nessuno di dimenticarlo - che la responsabilità dell'abolizione delle graduatorie pubbliche sarà tutta e solamente di questa maggioranza che ci sta togliendo qui e adesso un sistema di garanzie certe, storicamente collaudato, asserendo di volerci dare chissà cosa, chissà quando e chissà come (o magari dandoci un bel niente e basta).
Il Governo deve rendersi conto che questo atteggiamento è inaccettabile!
I precari della scuola hanno accolto, peraltro, con soddisfazione l'annuncio dello stato di agitazione, emanato dalle organizzazioni sindacali e collegato alla Finanziaria. Ed è proprio ad esse, adesso, oltre che al Governo, che ci rivolgiamo. Se è pur vero che le questioni della scuola vanno affrontate in maniera organica e complessiva, è anche vero che ci sono questioni sulle quali non si può transigere e che rappresentano la base di qualunque azione sindacale, la stessa, strutturale ragion d'essere dei sindacati: e cioè la sopravvivenza della gente. Lo ha ben detto Enrico Panini, Segretario generale della FLC-CGIL, in un comunicato che ha posto al centro delle rivendicazioni dell'annunciato sciopero generale, l'abolizione dell'articolo che elimina le Graduatorie Permanenti. Il comunicato è reperibile qui.

Ora ci aspettiamo che, attraverso qualunque forma ritengano opportuno, tutte le altre organizzazioni sindacali dicano, chiaramente, al Governo che il doppio canale è un sistema di garanzia irrinunciabile.
Ottenere le risorse per il contratto è una questione importante. Ma ancora più importante è salvare il futuro dei precari. Se le Graduatorie Permanenti non vengono salvaguardate altro che contratto! Decine di migliaia di famiglie verranno ridotte sul lastrico. Questa Finanziaria sta mettendo in discussione lo stesso diritto al sostentamento dei lavoratori.
I sindacati devono mantenere lo stato di agitazione fino a quando non saranno stati garantiti (tramite certezze scritte e non incongruenti e farfugliate promesse, biascicate di mattina e smentite di notte) i diritti dei lavoratori non di ruolo e, con essi, quelli alla sussistena materiale e morale delle loro famiglie, dei loro figli!
I 200.000 precari italiani attualmente in servizio - tre quarti dei quali, aldilà delle inconguenti rassicurazione del Ministro, perderanno, in malo modo, il loro posto di lavoro se questa norma passa - si aspettano che le procedure che portano allo sciopero generale vengano portate avanti fino a quando il Governo non avrà dato assolute certezze, scritte e inequivocabili, in questo senso.
Questo sciopero è innanzitutto nostro.
I sindacati siamo anche noi.
I sindacati siamo, prima di tutto, noi!
Grazia Perrone - 07-11-2006
Dallo Speciale Il tempo e la storia

Il 14 agosto 1892 si apre alla sala Sivori di Genova l'ultimo congresso del Partito Operaio Italiano, destinato a diventare il Congresso costitutivo del Partito dei Lavoratori Italiani: più noto come ... Partito ...
Vincenzo Andraous - 06-11-2006
L'indulto è stato da poco concesso, ed è subito diventato terreno di scontro politico e sociale.
Ciò avviene perché spesso sono ingannevoli le percentuali date in pasto all'opinione pubblica, sugli effetti negativi di questo atto di clemenza, ...
Monica Capezzuto - 06-11-2006
Egregio sig. Ministro,

mi chiamo Monica e sono un'insegnante precaria qualunque nell'affollatissima provincia di Napoli. Anzi, mi definisco precaria dei precari, perchè in realtà lavoro come supplente temporanea. Quando squilla il telefono, io ...
Gianni Mereghetti - 06-11-2006
Carissimo Giovanni Valentini,

ho apprezzato il suo articolo dal titolo "Maestri di scuola: eroi o fannulloni?" e mi ha colpito il finale, là dove lei sottolinea che "la maggior parte compie ...
Ass. Naz. Per la scuola della Repubblica - 06-11-2006
Segnaliamo un articolo apparso sul Manifesto

Senza dubbio è importante che in una legge sia affermato l'obbligo scolastico fino a sedici anni. Ma proprio per questo, è necessario che tale affermazione sia definita in termini chiari e coerenti. E' ...
galassia scuola
Spazio aperto alle riflessioni e alle opinioni personali su quanto avviene nella scuola in generale, nella nostra scuola in particolare, nelle piazze e nei palazzi in cui la scuola è all’ordine del giorno. Insegnanti, ma anche studenti, operatori, genitori … possono dar vita a un confronto su tematiche attuali, a patto che la discussione sia corretta.
Astenersi anonimi e perditempo!
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