Anno scolastico 2008-2009 - mese di aprile
Luca Kocci - 30-04-2009
Approvato senza sorprese dalle Commissioni Difesa di Camera e Senato - con la mancata partecipazione al voto finale dei parlamentari del Partito Democratico - lo scorso 7 e 8 aprile il più grande programma di riarmo mai realizzato nell'Italia repubblicana. Non resta che «l'indignazione nazionale», come suggerisce la campagna lanciata dal portale indipendente di informazione Grillonews, che in pochi giorni è stata sottoscritta da migliaia di persone. «Con queste righe desideriamo esprimervi la nostra indignazione», si legge nella petizione. Una indignazione che «diventa ancora più grande di fronte alla preoccupante crisi economica e alle altrettanto preoccupanti calamità naturali che hanno colpito una parte del nostro Paese».
Fabrizio Dacrema, Gianni Gandola - 30-04-2009
La scuola italiana, la primaria in particolare, è oggi paragonabile ad una persona che, precipitando dal cinquantesimo piano, arrivata al venticinquesimo può ancora affermare "fin qui tutto bene. O quasi".
Lo schianto, infatti, non è ancora avvenuto.
Fin qui è andata bene la mobilitazione realizzata conto la manovra Tremonti-Gelmini, ma l'urto è ormai preannunciato dai Regolamenti approvati e dal decreto organici. Se lo schianto avverrà poi sarà molto difficile rimettere assieme i cocci. Se a settembre l'organizzazione didattica della scuola primaria sarà smantellata per mancanza di risorse, la forza della mobilitazione fin qui espressa potrebbe ripiegarsi, quando non ritorcersi su se stessa. Non è difficile prevedere i rischi di divisioni, reazione adattive, tentativi di arrangiarsi: una sorta di disarticolato "si salvi chi può" dal quale sarebbe decisamente difficile ripartire con una mobilitazione che ricostituisca l'ampio fronte di insegnanti, genitori, studenti, enti locali e forze sociali che fini ad oggi è stata la chiave del successo delle azioni per la difesa e lo sviluppo di una buona scuola pubblica.
Quest'ultima ha raccolto il risultato più eclatante al momento delle iscrizioni bocciando clamorosamente la controriforma Gelmini. Risulta infatti che soltanto l'1% delle famiglie ha scelto il modello a 24 ore/maestro unico, asse portante della filosofia Tremonti-Gelmini.
Da lì si deve quindi ripartire per ricostruire alleanze attorno ad una piattaforma credibile e ottenere risultati concreti prima dell'inizio dell'anno scolastico.
Gemma Gentile - 29-04-2009
A proposito della risoluzione approvata il 2 aprile 2009 dal Parlamento europeo, che equipara fascismo, nazismo e comunismo, ho inviato una lettera a Giulietto Chiesa, parlamentare europeo che si è sempre dimostrato sensibile a queste tematiche, per domandargli il suo parere e per conoscere anche come fossero andate le cose in Parlamento. La sua risposta, puntuale e cordiale, la considero interessante e valida, anche se purtroppo conferma appieno la fondatezza dei timori sulla deriva a destra presente anche in sede europea.
Vincenzo Andraous - 29-04-2009
Il pianeta adulto c'è, esiste, è presente quando deve castigare le intemperanze del bullo, un po' meno per chiarire con la stessa determinazione, un altro concetto, altrettanto importante, quello della propria capacità a esserci nei momenti del dialogo e del confronto che fanno abituare alla fatica, per pensare la violenza come uno strumento di eliminazione e non di superamento di un problema.
Per cercare di disarcionare la disattenzione degli adulti a casa, a scuola distanti dai banchi presi a calci, e distinguere tra comportamenti prevaricanti inaccettabili, e atteggiamenti competitivi esilaranti, c'è urgenza di confidare nelle capacità professionali e umane di chi conduce e allena alla palestra della vita i più giovani.
Giuseppe Aragno - 28-04-2009
I moderati a tutti i costi, i paladini della prudenza tattica e dell'opposizione "costruttiva" sono serviti. La precipitosa ritirata di Berlusconi sul 25 aprile e sulla proposta di legge che equiparava i reduci di Salò ai partigiani dimostra quale effetto dirompente possa avere sulle mire autoritarie del governo una battaglia per la democrazia e la Costituzione ingaggiata in campo aperto, senza ricorrere a inutili tatticismi e offrire sterili aperture ad un impossibile "dialogo".
Abbandonato il terreno d'una generosa prudenza, il presidente Napolitano ha rotto ogni indugio e, con voce per una attimo spezzata dall'impeto commosso ma col cuore impavido e la coscienza ferma, ha finalmente ammonito: piaccia o no, i partigiani sono stati fondamentali e i valori della Resistenza sono tradotti nei principi della Carta repubblicana che non è un residuato bellico. Piaccia o no, questa è la storia e non c'è governo che possa cambiarla.
Gianfranco Pignatelli - 28-04-2009
Ma chi ha detto che l'economia è algida? Noi, per esempio, abbiamo un ministro appassionato e fantasioso. Non solo per la sua finanza creativa ma anche per la comunicazione adottata, sempre varia e ad effetto. Un paio di tormentoni, però, lo contraddistinguono. Il primo: abbiamo il terzo debito pubblico del mondo pur non essendo la terza economia mondiale. Secondo: non metteremo le mani nelle tasche degli italiani. Il ministro lo ha ripetuto anche in occasione degli interventi pro-Abruzzo. Così gli italiani le mani nelle tasche se le sono messe da soli. E il governo? Con destrezza ha subito fatto da croupier, sia per i denari derivati dalla generosità individuale e sia per quelli provenienti dalla solidarietà internazionale e comunitaria. Un grande affare: nessun onere e tutti i benefici mediatici e politici. Si spende e si spande con le tasche altrui. Tutti i meriti al governo a costo zero.
Gigi Monello - 28-04-2009
A cosa dovrei smettere di "contrappormi", io? A cosa dovrebbero smettere di "contrapporsi", gli alunni cui, la mattina, parlo di Storia? All'avventuriero romagnolo che con feroce freddezza manda i suoi sicari a trucidare un deputato che ha osato ...
Vittorio Delmoro - 27-04-2009
Questo nuovo ministro dell'istruzione non perde occasione per dimostrare tutta la propria inadeguatezza di fronte alle questioni educative; del resto è un avvocato (per quanto laureatosi in Calabria) e dunque più avvezzo a districarsi tra colpevoli e innocenti, che non tra persone in formazione e formatori.

L'ultima, di qualche giorno fa, ha voluto dirla al meeting degli insegnanti di religione promosso dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana).
Antonio Vigilante - 27-04-2009
Intervenendo ad un meeting di insegnanti di religione cattolica, il ministro Gelmini ha affermato non solo la pari dignità dell'insegnamento della religione cattolica, ma anche la sua superiorità. "L'ora di religione ha una valenza educativa maggiore di altre discipline", ha detto. Questa frase si può interpretare - credo legittimamente - come espressione di fondamentalismo religioso, propria di chi pensa la formazione come un itinerarium mentis in Deum, o qualcosa del genere. Ma forse il ministro non intendeva dire questo.
Maurizio Tiriticco - 27-04-2009
Povera nostra scuola chiamata a tante capriole insulse e pericolose in nome di un ritorno alla severità e al rigore di una scuola di un tempo che fu! Purtroppo, se si guarda indietro, non si vede quello che c'è davanti... e neanche ciò che abbiamo di fronte! Società della conoscenza! Apprendere per tutta la vita! Non lasciare indietro nessuno! Le nuove frontiere delle competenze! Parole parole parole... gettate anche al vento, quando andiamo a leggere gli impasticciati e contraddittori provvedimenti che in questi ultimi mesi sono stati adottati per la scuola! Altro che progetti per dar vita ad un vero Sistema Nazionale Educativo di Istruzione e Formazione! E che risponda anche alle raccomandazioni europee! L'assoluta mancanza di un disegno che guardi lontano e il piccolo cabotaggio sono la sostanza della politica educativa dell'attuale Amministrazione!
Vittorio Delmoro - 24-04-2009
Nell'attuale situazione di debolezza in cui navigano sia il movimento che l'opposizione ufficiale, ho una proposta da attuare se non in tutte, in molte occasioni pubbliche.

Berlusconi ha detto che quest'anno, per fare uno strappo alla (sua) regola e non regalare il 25 aprile ad una sola parte politica, celebrerà l'anniversario della Liberazione in un qualche posto d'Italia che svelerà solo all'ultimo.

Questo riserbo è motivato dalla volontà di prevenire l'eventuale organizzazione di qualche contestazione massiccia e, allo stesso tempo, di organizzare lui le proprie truppe per il necessario consenso; di modo che se vi saranno fischi, potranno essere coperti dagli applausi dei suoi e dargli pure modo di esecrare dal palco le solite contestazioni settarie e comuniste ed elogiare l'unanimismo delle opposizioni blande.

Allora io propongo che chi può vada lì ad applaudire Berlusconi a più non posso...
Giocondo Talamonti - 24-04-2009
Provo la scomoda sensazione di non stare più con i piedi per terra; di vivere in sospensione forzata, di sentirmi fluttuante in una realtà virtuale. Non ci capisco più niente: l'economia tracolla, avanza la fame nel mondo, milioni di persone perdono per sempre il lavoro, aumentano i focolai di guerra nei quattro angoli della Terra, cerco notizie per saperne di più, accendo la TV e mi accorgo che tutto va bene.
Anche il terremoto in Abruzzo va a gonfie vele. Non mi stupirei se qualche inviato molto speciale si facesse scappare l'affermazione che trattasi del miglior terremoto del dopoguerra.
Nadia - 24-04-2009
Lo scorso 2 aprile il parlamento europeo ha approvato una risoluzione che sancisce l'equiparazione di nazismo, fascismo e comunismo. Questa risoluzione si basa sul revisionismo storico più sfacciato, spiana la strada ad un uso sempre più indiscriminato del "reato di opinione", estromettendo dal dibattito storico-politico ed imbavagliando chiunque esprima parere contrario alla Verità di Stato che è stata costruita. A pochi giorni dall'anniversario della Liberazione ci sembra fondamentale ricordare chi fu vittima e chi invece carnefice e quali realmente furono le forze capaci di liberare l'Italia e l'Europa dal nazifascismo.
Di seguito una nostra riflessione in merito alla risoluzione...
Giuseppe Aragno - 22-04-2009
Dallo Speciale Il tempo e la storia



E' un 25 aprile che ha il governo all'opposizione. Un 25 aprile in cui non c'è un ministro nato alla cultura della Resistenza o un partito che faccia riferimento alla guerra dui liberazione o ai valori della Costituzione. Ci goverano gli ex secessionisti della Lega Padana, gli ex fascisti di Alleanza Nazionale e quei forzisti per i quali il 25 aprile, più che una festa nazionale, è sempre stato il trionfo dalla "vendetta e dell'odio dei vincitori a danno dei vinti".
E' un 25 aprile che annuncia tempesta. In attesa che il vento comincia a soffiare, è giusto che la aprola passi ai testimoni
.
Francesco Masala - 22-04-2009
Tornavo dal cinema e all'uscita, sotto la pioggia, con una coperta ormai zuppa dormiva, lungo il marciapiede un essere umano. Ma non è un romanzo francese dell'Ottocento. Ascoltavo l'altra sera una trasmissione dalla quale ho appreso che le mamme degli alunni comprano la carta igienica e la portano alle maestre. Perché altrimenti i bambini si terrebbero il culo sporco. Ascoltavo anche che nelle scuole se i dirigenti non rubano non è per paura che possa succedere loro qualcosa, ma forse per quel vizio chiamato onestà che deve essere debellato. E nelle scuole ai giovani si deve insegnare che il delitto non paga.
Cosimo De Nitto - 21-04-2009
(Lettera inviata ai curatori della puntata di Report "Come tu m'insegni")

Mi dispiace, ma la puntata di report dedicata alla scuola e andata in onda domenica 19 aprile 2009 non è stata all'altezza come altre volte.

Troppo superficiale, imprecisa, lacunosa.

Ha avuto la pretesa di dirla tutta sulla scuola, col risultato di aver giustapposto uno zibaldone di "fatti" eclatanti, già processati e digeriti dai media.
Quando il singolo fatto è riportato per destare stupore, scandalo, risentimento, forte impatto emotivo ottiene l'effetto opposto a quello atteso, se è quello di una buona lettura che sia anche ermeneutica della realtà che si va ad esaminare. Non parliamo poi della possibilità di concorrere alla risoluzione del problema. Anche il giornalismo d'inchiesta e denuncia non può sottrarsi a queste "regole".
Claudia Fanti - 21-04-2009
...E vorrei invece parlare di scuola.
Sì, perché in realtà non se ne sa nulla.
Va benissimo denunciare ad alta voce cosa non funziona nel sistema azienda scuola, tuttavia è appunto questa la questione, la solita, la scuola non è un'azienda.
Le persone sono la scuola.
Supponiamo di riunirci tutti, insegnanti e bambini, in un pollaio fra le cacche dei volatili, cosa succederebbe?
Ecco, ci sarebbero quelli che gridano "che schifo!" e sarebbe comprensibile; ci sarebbero quelli pronti a distribuire mascherine anti batteri, e andrebbe bene...ok anche per le mascherine; ci sarebbero gli indignati che resterebbero silenziosi e urlerebbero che lì non si può lavorare...e chi non li comprenderebbe?

Paolo Citran - 20-04-2009
Maria Montessori nella sua ottimistica (innocentista) visione dell'infanzia definisce il bambino "embrione spirituale", cioè potenzialità creativa di bene e di pace: sino a che non avremo riparato alla grande ingiustizia contro il bambino cooperando con lui, ogni sforzo sarà vano. Se noi siamo quegli "uomini di buona volontà" che vogliono la pace, dobbiamo porre noi stessi queste fondamenta, lavorando per il mondo sociale del bambino: La figura del bambino deve brillare davanti a noi come un simbolo; un simbolo che ci addita non solo la meta ma l'unica via che ci permetta di raggiungerla. (da Educazione e pace, Garzanti, Milano 1964, 4.a ed.)
Cinzia Piccinini - 20-04-2009
Il giovane re impegnò il primo giorno del suo regno nell'eliminare i funzionari infedeli, dal secondo pensò alla sua discendenza.
Poiché era sano ed esuberante, ai suoi consiglieri disse più o meno così: io amo il mio popolo, e tutte le donne del mio popolo. Gli harem sono luoghi di sofferenza, non sottrarrò le mie mogli ai loro affetti. Per giacere e generare con me basterà chiederlo.
Presto fu chiaro che la Famiglia del Re sarebbe stata esercito, amministrazione, giustizia e diplomazia dello stato. I consiglieri si affrettarono a parlarne alle loro nipoti.
In capo a cinque anni una commissione aveva progettato la completa educazione dei Figli del Re. Fu un buon lavoro: i Figli del re non avevo marchi visibili, ma tutti erano bravi e impegnati.
Vittoria Menga - 19-04-2009
Ho spiegato di recente la storia dell'assolutismo nella Francia del '600 e le strategie messe in atto da Luigi XIV per accentrare tutto il potere nelle sue mani. Tra queste strategie, famosissima e originale rimane quella di far trasferire la nobiltà a Versailles, nella grande reggia opportunamente realizzata per ospitare una grande corte. L'intento di sradicare la nobiltà dai territori che possedeva da generazioni e portarla a corte, dove, indifesa e indebolita, sarebbe stata più controllabile e facilmente risucchiata dai meccanismi di fidelizzazione, si concretizza in un gigantesco sistema di rituali, convenzioni, gerarchizzazioni, concessione di privilegi o emarginazione e penalizzazione di quanti non si conformano alla volontà del re.
Giancarlo Fantini - 19-04-2009
Gentile Signora,

sono Giancarlo Fantini, docente di Esercitazioni Agrarie presso l'Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente di Crodo (VB), inserito dal 2000 nell'Istituto Comprensivo Innocenzo IX di Baceno (VB) che comprende tutte le scuole di ogni ordine e grado dei comuni delle Valli Antigorio e Formazza, estrema punta a nord del Piemonte.

Sono nato nel 1954 e dal '74 lavoro nella scuola, da 29 anni in questo Istituto che a ottobre festeggerà il suo 30esimo anniversario di fondazione: ne sono perciò la memoria storica oltre che il fiduciario del Preside, da tempo immemore.

In questo scritto userò spesso il plurale, in quanto ciò che leggerà non è solo la mia personale opinione, ma di molti altri colleghi, studenti, genitori, amministratori locali.
Riccardo Scaglioni - 19-04-2009
Come mettere d'accordo maggioranza e opposizione; come ragionare insieme tra politici, insegnanti, docenti universitari e della scuola, genitori e studenti. Questo è avvenuto venerdì pomeriggio al Liceo Montanari di Verona alla tavola rotonda "Insegnanti che sappiano insegnare", organizzato dall'ANFIS (Associazione Nazionale dei Formatori Insegnanti Supervisori) e dalla SSIS Veneto (Scuola di Specializzazione interateneo per l'Insegnamento Secondario).
Maurizio Tirittico - 18-04-2009
Siamo a poco più di un mese dalla chiusura delle scuole e, per quanto riguarda la terminalità di alcuni percorsi chiave, regna l'assoluta incertezza circa le modalità che le scuole stesse dovrebbero adottare. Si tratta della conclusione dell'obbligo di istruzione decennale, del primo ciclo e dell'istruzione secondaria di secondo grado. Cerco di fare un po' di chiarezza su ciò che... chiaro non è affatto!
Aldo Ettore Quagliozzi - 18-04-2009
" Con il tipo di capitalismo ereditato dalla seconda guerra mondiale non andiamo lontano. Un capitalismo senza un quadro etico è nemico del genere umano. Bisogna chiedere scusa a Marx: aveva visto giusto. " Dichiarazione del Cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera, al quotidiano " La Stampa " del 26 ottobre dell'anno 2008.

Avevo appena finito di leggere l'articolo di Federico Rampini " Se i mercati cancellano l' etica " sul quotidiano " la Repubblica " che la radio, quasi sempre accesa in casa nostra per via della tragedia d'Abruzzo, che orecchiavo sbadatamente nel mentre scorrevo la scrittura dell'illustre opinionista, dava la notizia di un'azione militare di " Sendero luminoso " in uno dei paesi più problematici del sud dell'America, il Perù. Chi si ricordava più di " Sendero luminoso "?
Andrea Tornago - 17-04-2009
C'è qualcosa di insopportabile nel morire in bicicletta, in uno dei rari istanti di libertà e di fragilità strappati alla fatica e alle delusioni del mondo. Investiti da un'auto, come è accaduto il lunedì di Pasquetta a Franco Volpi, professore ordinario di filosofia all'Università di Padova.

www.repubblica.it

C'è qualcosa di insostenibile in questo morire nudi, colti e puniti nell'attimo della fuga, della libertà, dello svestimento: questo lasciarsi alle spalle la casa per la strada uscendo senza documenti, per una volta soli, e per questo a lungo senza nome e senza riconoscimento dopo l'impatto.
Vittorio Delmoro - 16-04-2009
Da qualche tempo non riesco più a guardare i notiziari, né a leggere le pagine di giornale sulla nuova tragedia del terremoto abruzzese; me n'ero accorto già dall'ultima guerra di Gaza : pagine e pagine con corredo di fotografie che saltavo a più pari, accontentandomi solo dei titoli.

Non ce la faccio più.

Eppure molti anni fa mi cibavo di queste notizie, crescevo con queste informazioni; un po' come quel terrorista della RAF che - ho letto - teneva sempre nel portafoglio una foto d'un internato dei lager, per alimentare la sua rabbia.

Tutta la mia formazione politica s'è alimentata dell'indignazione per l'una o l'altra delle tante ingiustizie di cui si aveva notizia, dal Vietnam alla Palestina, dallo sfruttamento alla catena di montaggio ai morti sul lavoro.

Rosanna Vittori - 15-04-2009
Mi chiedo cosa vada a fare oggi-15 aprile 2009- la Gelmini in Abruzzo. E' solo una passerella, come quella populistica presa in giro del consiglio dei ministri convocato a L'Aquila: hanno poco da fare di questi tempi laggiù? Hanno da sprecare personale per servizi d'ordine, scorte a ministri, auto blu, ecc...? Ma andare tra i terremotati per "fare il punto sulle scuole d'Abruzzo", oltre che dannoso perchè un evidente intralcio al lavoro degli operatori, è inutile perchè spetta ai tecnici e agli enti locali fare perizie e quantificare (ce la vedete in elmetto e cazzuola tra le macerie?); è, infine, una bella presa in giro per tutti.
Aldo Ettore Quagliozzi - 15-04-2009
"Al civico 11 di via D'Annunzio ho visto delle lesioni sui muri. Ho chiesto spiegazioni e mi hanno risposto che la situazione era sotto controllo. Nicola, caro viceministro, è stato ucciso dall'imprudenza delle istituzioni". Lettera a Guido Bertolaso di Sergio Bianchi, padre di Nicola, 22 anni, studente morto nel terremoto.

"Chaplinesque ". Di grazia, cos'è? Si ha traccia del neologismo leggendo lo splendido volume di Edmondo Berselli "Venerati maestri" edito, per i tipi Mondadori, nell'anno del signore 2006. Controllare alla pagina 168, ultimo periodare dell'illustre Autore. Una scrittura tagliente assai, che taglia in profondità. Un particolare: il volume ha per sottotitolo "Operetta immorale sugli intelligenti d'Italia". Si evincerebbe tutto già dal sottotitolo. Intelligenti pauca. Basterebbe per non andare oltre.
Gemma Gentile - 14-04-2009
Che risposte sono, visto che non entrano nel merito delle questioni poste?


Il comunicato, dedicato ai rilievi mossi da insegnanti che lottano contro lo sfascio in atto della scuola pubblica e che sono stati negativamente colpiti dalle notizie diffuse dal dirigente dell' Istituto Rinascita circa pratiche contrattuali in atto nella scuola le quali si presentano in modo inconfutabile in linea con il DDL Aprea, ha la pretesa di dissipare la confusione creatasi. Purtroppo a me sembra che confermi tutte le impressioni negative, nella vuotaggine della risposta.

1) La storia della scuola media Rinascita con le sue lotte nel 2004 alla controriforma Moratti e la difesa del tempo pieno, tutti la conosciamo e proprio questo vissuto comune mi ha ferita di più (e non solo me), quando mi sono trovata di fronte alle parole rilasciate dal preside Calascibetta a Il Giornale di Berlusconi.
Omero Sala - 11-04-2009
Esistono insegnanti di destra?
Pare di si: i dati di fatto lo confermano.
Ma io, un po' provocatoriamente, voglio dimostrare che non possono esistere; e che quelli censiti, o non sono insegnanti convinti o non sono propriamente di destra, anche se si sentono tali.
Per farlo, riapro il consunto ma non inutile gioco del "che cos'è la destra, che cos'è la sinistra": procedo cioè per semplificazioni, un po' estremizzando, in modo da essere forse categorico ma schematico e chiaro.
Chi vuole mi segua.
Virginia Mariani - 09-04-2009
Dalla Scuola Media Statale " A. Manzoni - De Sangro" Mottola - TA


I/le docenti riuniti/e in Collegio il giorno 6 aprile 2009, dopo aver ricordato con partecipata commozione la tragedia che stanno vivendo le popolazioni dell'Abruzzo a motivo del ...
Vincenzo Andraous - 08-04-2009
Quale carcere e quale interesse collettivo privilegiare: le risposte che sapremo fornire, risulteranno la conferma di una malattia inguaribile, oppure l'intuizione necessaria per tentare la cura più appropriata.
L'ampiezza del reato, l'intensità della condanna, non consentono oltre di trincerarsi dietro l'enigma insoluto di un carcere vessato e umiliato a una sorta di terra di nessuno, ma proprio attraverso questa autoipnosi collettiva, ripartire, investendo sulle risorse degli uomini, riformulando un percorso condiviso di nuove opportunità, riconciliazione e riscatto.
Aldo Ettore Quagliozzi - 08-04-2009
...mentre continuava il diluvio mediatico di immagini senza utilità alcuna, mi ponevo la questione dove fosse il limite proprio di una corretta informazione e dove questo limite sforasse nel più indecente terreno dell'intrattenimento. Ecco il punto: quale il limite dell'informazione corretta? E dove essa diviene strumento perverso di intrattenimento e di subliminale asservimento emotivo? Nei filmati del benemerito Istituto Luce è probabile che venisse preservato e continuasse ad essere contenuto in essi quel " pathos " proprio di ogni creazione che coinvolga il vedere ed il sentire degli esseri umani. Il famoso " pathos " della classicità. Così come avviene ogni qual volta si accede ad un luogo deputato alle rappresentazioni....
Oliver - 07-04-2009
Oggi vorrei accennare al dramma del lavoro fuori la scuola.
Mio fratello 54 anni è stato cacciato dopo 28 anni, lavorava in una coperativa dove convivevano diverse anime politiche, amministratori di destra non hanno avuto dubbi, la struttura andava smantellata, senza lavoro e dovendosi sentire discriminati politici nel 2009.
Gianfranco Pignatelli - 07-04-2009
Un contributo di solidarietà. È questo che i precari della scuola si aspettano, perché i colleghi in ruolo pongano un freno a quel "cannibalismo professionale" che li porta a passare dal bene al meglio, incuranti di quanti versano in condizioni di perenne precarietà. Alla politica delle ridotte quantità e dei tagli o della "razionalizzazione delle risorse", che dir si voglia, praticata dal ministero, devono corrispondere scelte di qualità. Per migliorare l'offerta formativa occorre che la politica si adoperi per scelte di buon senso, a costo zero e dal grande valore aggiunto. Tutto questo si può e si deve fare a partire dal DDG per il rinnovo delle graduatorie per gli incarichi e le supplenze nella scuola. Occorre che dagli elenchi siano esclusi tutti gli insegnanti già in ruolo. Perché ciascuno insegni ciò per cui è abilitato e di cui ha acquisito abilità ed esperienze dirette e continuative.
Vittorio Delmoro - 04-04-2009
Quando tra il 68 e il 75 ci siamo ribellati, quando abbiamo dato a quella nostra generazione un'impronta imperitura, lo abbiamo fatto raccogliendo una bandiera il cui colore e il cui significato stava sbiadendo, dopo 25 anni, quella dei Partigiani che avevano restituito la libertà a tutti gli italiani.
Nel nostro piccolo, allora, nel 68, anche noi abbiamo riaperto spazi di libertà e di diritti per gli italiani, soprattutto per le classi che si definivano proletarie.
Sono trascorsi altri 30 anni e mi sembra che quegli spazi e quei diritti stiano di nuovo sbiadendo, occupati da una vincente cultura dell'io che, come ha detto Shell Shapiro dal palco, oscura quella del noi.
Doriana Goracci - 04-04-2009
Era il 12 Febbraio 2009. La questione dei nomadi a Roma sbarca sul social network Facebook: l'assessore capitolino alle Politiche sociali, Sveva Belviso, è infatti fondatrice del gruppo 'Segnala i micro insediamenti abusivi'. Nella descrizione si legge: "L'amministrazione comunale sta ultimando le operazioni relative al piano cittadino sui nomadi e a tal proposito, affinché questa operazione sia più efficace, vi invito a segnalarmi l'eventuale presenza di micro insediamenti abusivi così da poterli includere nel più ampio piano di riordino".
Finirà anche che, da questa parte delle Alpi, non basterà più sfoderare un sorriso a tutto denti per negare l'esistenza della catastrofe? Basterà il ritorno dei Miserabili in quel di Francia per impedire, al tonto di turno, di proclamare che converrebbe mangiare le brioches al posto del pane per saziarsi? Spero tanto nel ritorno della Storia grande. Ma come sempre, dovranno essere gli altri ad intrecciarne la trama con l'ordito.
Paolo Citran - 03-04-2009
Si può dire probabilmente che io possa essere considerato uno che ha fatto il Sessantotto, innanzitutto per motivi banalmente anagrafici e fisici, nel senso che nel Sessantotto io ero matricola in una delle università italiane, che con gli eventi si sarebbe rivelata tra le più turbolente anche per episodi gravi di opposto colore e per personaggi che, da opposte posizioni, vi erano implicati.
Giuseppe Aragno - 03-04-2009
La scuola, che alla bell'e meglio l'ha alfabetizzata, avvocato Gelmini, non si spaventa per gli strafalcioni e stia tranquilla: non rischia l'onta delle "orecchie d'asino". Per quanto la sgoverni con l'arroganza che è figlia naturale dell'incompetenza, per sua buona sorte - e per quel tanto di ritegno che la fatica di docenti ha saputo insegnarle - lei non l'ha confessata la nostalgia struggente che sente per questi antichi strumenti educativi. Lei s'è fermata al voto di condotta, al grembiulino e alla piuma rossa del "Cuore" di De Amicis. Mi spiace d'informala: il bravo Edmondo fu di quella sinistra che lei, senza sapere bene di che parli, disprezza col furore ideologico dei chierici.
Mao Valpiana - 02-04-2009
Quando si va in una citta' diversa dalla propria (come turisti, come ospiti, o come immigrati), solitamente il primo impatto lo si ha con i mezzi di trasporto e poi con i luoghi di ristoro. Chi viene ora nella mia citta' rischia di trovare brutte sorprese. Sugli autobus urbani sono avvenuti di recente brutti episodi (per l'ultimo, in ordine di tempo, il quotidiano locale ha titolato "insulti razzisti sul bus" rivolti da un conducente ai danni di una signora marocchina), denunciati dalle vittime e persino da qualche autista civile che ha preso le distanze dai colleghi che lascerebbero a piedi immigrati "extracomunitari" presumendoli senza biglietto.
Libero Tassella - 02-04-2009
In Lombardia, tra elementari e medie, gli studenti e le loro famiglie sono in fuga a rotta di collo nel privato, 10.000 esodi.
L'effetto Gelmonti si sta estendendo a macchia d'inchiostro dalla Padania e già oltrepassa il Rubicone. Si inizia a capire a cosa sia servita e servirà la forbice, potare in pubblico e rinfoltire in privato. .
Cosimo De Nitto - 01-04-2009
Innanzitutto voglio plaudire all'iniziativa del PD del 1 aprile "Una scuola di qualità", incontro con associazioni di studenti, insegnanti, genitori, presidi. Era ora che si cominciasse a fare politica, che non fosse solo quella delle dichiarazioni, delle interpellanze parlamentari, delle citazioni e dei riferimenti alla scuola nei pastoni dei discorsi che affrontavano tutti i problemi del Paese.
Questa iniziativa indica la strada giusta che, tuttavia, dovrà vedere sviluppi ulteriori e politicamente ben più significativi e pesanti.
In questi mesi si è svolto, e si sta svolgendo, uno scontro durissimo nel paese sulla scuola e, a partire da questa, nel resto della nostra realtà sociale.
galassia scuola
Spazio aperto alle riflessioni e alle opinioni personali su quanto avviene nella scuola in generale, nella nostra scuola in particolare, nelle piazze e nei palazzi in cui la scuola è all’ordine del giorno. Insegnanti, ma anche studenti, operatori, genitori … possono dar vita a un confronto su tematiche attuali, a patto che la discussione sia corretta.
Astenersi anonimi e perditempo!
La Redazione
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