Anno scolastico 2009-2010 - mese di gennaio
Giuseppe Aragno - 30-01-2010
Con lo "sviluppo", Franco Meledandri s'era fatto alto e macilento. Un giunco dagli occhi azzurri, mutevoli e profondi, che rubavano i colori del cielo fino a quando dal fondo del petto non saliva improvvisa l'amara dolcezza della malinconia. Gli occhi si facevano allora specchio dell'animo e il cielo diventava grigio. Franco conosceva poco del mondo, perché poco gli aveva dato la vita. Il padre non sapeva chi fosse e la madre s'era spezzata la schiena per non fargli mancare l'indispensabile. Al vico Candelora l'estate era stata un morire di caldo nella luce opaca e sudata e nell'aria appestata dai rifiuti marciti. L'inverno, uno stillicidio d'umido nel buio. Quando la madre se n'era andata tra i santi che aveva pregato senza speranza, un parente che non conosceva, ricco e maligno quanto può esserlo un borghese che ci tiene al buon nome, l'aveva sistemato per procura dai Salesiani, sul dosso della Doganella, tra il vecchio e diroccato cimitero israelita e l'inutile pompa delle monumentali tombe degli "uomini illustri".
Giovanni Cocchi - 30-01-2010
Facciamo due conti.

Alle elementari passerà da 32-33 ore a 27, cioè -5x35 settimanex 5 anni=- 875ore.

Alle medie da 33 a 30, cioè -3x35 settimane x 3 anni= - 315

Alle superiori, prendendo un taglio "medio" (ma è quasi sempre superiore) di 4 ore settimanalix35 settimanex5anni= - 700 ore

Ora, sommando le ore (875+315+700=1890) e dividendole per 30 ore settimanali si ottengono -63 settimane, cioè quasi due anni in meno di scuola, d'istruzione, di formazione, di socializzazione, di costruzione di sè, di professionalità, di chances per il futuro e chi più ne ha più ne metta.
Franco Labella - 30-01-2010
c'è la necessità del riordino e si decide che le Discipline giuridiche ed economiche non rientrano nel core curriculum.
Ma, in realtà, come ha acutamente osservato Tiziana Pedrizzi qualche tempo fa, su Sussidiario.net , non c'è stata in Italia alcuna discussione sul core curriculum.
C'è stata la decisione, non motivata da altro che da nobili ragioni di tagli alle spese (sic), di ridurre a 30 ore l'orario settimanale massimo "sopportabile" dagli studenti italiani del 2000.
Il riferimento di D'Avolio a 30 come monte ore adeguato , però, è pure sbagliato perché , per il biennio (e la disciplina "Diritto ed Economia" nei Brocca lì viene insegnata) le ore settimanali non sono 30 (quelle originariamente previste) bensì 27.
Sarà perché il cervello dei quindicenni è meno "capiente" di quello dei diciassettenni, che si è arrivati a questa importante determinazione?
Lorenzo Picunio - 30-01-2010
"Obiettivo di Lisbona" è l'80% di diplomati entro il 2020. Questo 80% di diplomati sarà all'interno dai nati nel 2002, 2003 (cioè i bambini che sono oggi in prima e seconda elementare) ed oltre. Questo significa che occorre - oggi, non domani - un formidabile piano di investimenti per la scuola pubblica. Esattamente il contrario di quello che il ministro Gelmini ha intenzione di fare.
Infatti: alle scuole viene tolto - decisione di poche settimane fa - circa metà del fondo per il finanziamento comprendente voci quali le supplenze, le pulizie, il materiale didattico. Naturalmente il tema più significativo è quello delle supplenze...
Cip Campania - 29-01-2010
è di questi giorni l'ampio risalto data alla notizia della collega insegnante di Taranto che andrà in pensione a sessantuno anni, anche lei da precaria, alla quale voglio esprimere la mia solidarietà e comprensione poiché ho sessantanove anni e rischio anch'io, l'anno prossimo, di andare in pensione da precario a settanta anni (dico 70 anni!) di età
Brevemente la mia storia da "eterno precario" è questa.
Lucio Garofalo - 28-01-2010
La posizione contraria al sionismo non può essere confusa, se non in malafede, con l'antisemitismo, tantomeno con il negazionismo. Bisogna condannare qualsiasi manifestazione razzista, contrastare ogni insorgenza neonazista, rigettare le opinioni che tendono a separare gli uomini e i popoli in "superiori" e "inferiori". Proprio per tali ragioni ritengo che l'assunzione del sionismo come fondamento dello Stato israeliano abbia condotto a politiche aggressive e persecutorie verso i popoli confinanti e soprattutto verso i legittimi abitanti della Palestina, gli Arabi Palestinesi.
Coordinamento Presidenti Circolo e Istituto Bologna - 27-01-2010
Nelle nostre scuole accade sempre più frequentemente che in caso di malattia dell'insegnante i bambini ed i ragazzi vengano divisi, distribuiti e "parcheggiati in altre classi", inficiando così il diritto allo studio previsto dalla Costituzione ed in molti casi anche andando contro le condizioni di sicurezza stabilite per legge. Tale "soluzione" non è mai stata prevista da nessuna legge o circolare, e del resto non potrebbe essere altrimenti ... I nostri Dirigenti scolastici, con cui volentieri e volontariamente collaboriamo al governo della scuola, ci hanno fatto "informalmente" capire di essere costretti a ricorrere a tale "necessità" perché fortemente preoccupati dell'esposizione finanziaria degli Istituti che non sarebbero in molti casi più in grado di garantire l'effettivo pagamento in caso di nomina dei supplenti necessari.
Giulio Cesare Viva - 26-01-2010
Il Parlamento italiano, in questi primi giorni del 2010, sembra ondeggiare tra esigenze di recupero del proprio primato politico e morale e interventi poco popolari ma necessari per raddrizzare la baracca Italia. Maggioranza e minoranza da tempo si fronteggiano stupidamente cercando di non essere travolte dagli agguati dei massimalismi politici, degli integralismi religiosi, del giustizialismo chiuso, della rabbia degli ultimi e del qualunquismo strisciante, dall' esasperato campanilismo e dalle utopie dei senza se e senza ma. Tutti i gruppi hanno difficoltà nel fare scelte coerenti con i programmi dichiarati e sembrano essere come dadi che, dopo essere stati agitati in un bicchiere, sono improvvisamente rovesciati su un tavolo mostrando, a caso, una delle sei faccia che spesso non è quella necessaria per vincere la posta in gioco.
Omero Sala - 26-01-2010
Nel giorno della memoria voglio ricordare quelli che sono stati inghiottiti dal nulla, quelli che sono scomparsi insieme a tutte le persone che li amavano, quelli cancellati dalla terra insieme alla loro casa e al loro villaggio, quelli che nessuno a pianto mai perché chi li poteva piangere è stato con loro eliminato.
Io riservo il mio pensiero e la mia commiserazione a chi ha avuto illacrimata sepoltura. E ricordo e piango oggi quel povero cristo che, vedendosi morire, sapeva già che nessuno mai lo avrebbe pianto o ricordato.
Patrizia Cau - 25-01-2010
Sono un'insegnante di scuola dell'infanzia statale di Genova.

A tutt'oggi non sono ancora arrivati i finanziamenti per il materiale didattico di consumo e di modesta entità per le scuole dell'infanzia.

All'inizio la nostra Dirigente amministrativa ci aveva detto che forse sarebbe arrivato il 50% rispetto ai soliti finanziamenti programmati e destinati per tutte le scuole dal lontano 1968, attualmente nemmeno del 50 % si sa nulla.
Riccardo Ghinelli - 25-01-2010
Mia moglie dice che nella scuola le donne sono pagate come gli uomini.

Per me non è vero.

Sono gli insegnanti che sono pagati come le donne.

Maria Teresa di Palma - 25-01-2010
Vorrei segnalare l'appello per il mantenimento delle ore di insegnamento della geografia nella Scuola secondaria superiore, che la riforma ormai in dirittura d'arrivo vorrebbe cancellare in molti casi e negli altri diminuire fortemente.
Non si tratta di una questione "corporativa", ma necessaria nell'ottica di una educazione alla cittadinanza in tempi di globalizzazione.
Doriana Goracci - 23-01-2010
Quanto leggerete e vedrete quì di seguito mi è stato inviato con preghiera di diffusione da Federico Mastrogiovanni (news e foto fresche del 22 gennaio, certo non come un servizio Tv Rai e/o Mediatrade) di cui nei giorni e nei mesi scorsi vi ho già scritto e ringrazio quanti hanno dato spazio anche a questa informazione, quasi scavo archeogiornalistico, dalle Macerie.
Franco Buccino - 22-01-2010
La pervicacia del ministro Gelmini a voler introdurre la cosiddetta riforma dal prossimo anno scolastico ci costringe a tornare su un argomento che pensavamo bell´e archiviato: le iscrizioni alla scuola di secondo grado. L´altro giorno un´amica mi ha chiesto perché non ci fosse sul sito del mio liceo la presentazione dell´offerta formativa per il prossimo anno, come l´ha vista altrove. Ho provato a dirle che noi non sappiamo ancora che cosa scrivere e che chi presenta l´offerta che non c´è supera il limite della spregiudicatezza nel volersi accaparrare alunni. E pensare che il tempo in più per le iscrizioni spostate in avanti doveva servire per approfondire i contenuti della riforma; sta servendo invece per far crescere l´incertezza e il disorientamento nelle scuole, negli insegnanti, nelle famiglie.
Maurizio Tirittico - 22-01-2010
Una sollecitazione per pensare insieme ed insieme operare, sul campo della ricerca da un lato, su quello della scuola dall'altro, con tutti gli opportuni scambi di esperienze e di riflessioni.
Il problema della lingua oggi non va assolutamente posto con i criteri di un tempo, quando esisteva un modello a cui tutti i parlanti/scriventi dovevano attingere; è il modello stesso che va messo in discussione per renderlo flessibile a certe istanze che vengono "dal basso" - se si può dir così - e che costituiscono interessanti segnali per un rinnovamento complessivo della comunicazione linguistica.
Maurizio Tiriticco - 21-01-2010
Oppure negro! Possiamo anche giocare con le parole! La nostra lingua è ricca e tollerante! Ma andiamo alla sostanza! Purché non arrivi prima Spartaco! Non so che cosa accadrà da qui ad una ventina d'anni quando i nuovi schiavi, neri o negri o gialli che siano, od anche... abbronzati, filtrando attraverso le maglie strappate delle mille leggi Bossi-Fini che verranno e che serviranno a ben poco, costituiranno una sonora maggioranza! Ci saranno ancora caporali schiavisti, immemori pronipoti di quegli "schiavi" che un Di Vittorio condusse al riscatto umano e sociale? La nemesi storica spesso è crudele e non vorrei che i nostri nipoti si trovassero domani o posdomani di fronte a realtà difficili da gestire!
Claudia Fanti - 21-01-2010
Maestro/a unico (prevalente?), tagli e limitazioni di spazi o tempo non fanno riforme, bensì cadaveri di potenzialità, morte della passione-ragione, uccisione della motivazione, isterilimento di metodi, didattica, pedagogia...Nascono invece gli individualismi dei primi della classe fra alunni e alunne, fra docenti e docenti, fra dirigenti e dirigenti...Rinasce quella cosa antica del fare e rifare le stesse cose rassicuranti di un tempo, portandosi i vecchi quaderni degli anni precedenti da casa per timore di non portare a termine il "programma", il quale, tra l'altro, non è neppure più un programma, esso rimane il fantasma di ciò che eravamo a cui si corre costantemente ad aggrapparsi nei periodi di oscurantismo, perché si sa, l'essere umano, in genere, se non stimolato da politiche avanzate, tende a essere conservatore...per sopravvivere con meno problemi possibili!
Vincenzo Andraous - 20-01-2010
Sfogliando un quotidiano ho letto di Frà Beppe Prioli, meglio conosciuto come Fratello Lupo, e della sua opera di bene instancabile, di fatica e sacrificio in dono ai più poveri, agli ultimi, gli invisibili.
La sua è storia che va avanti da quattro decenni, e non credo avrà mai fine, perché sono molti gli uomini che ha contaminato con la sua fede e passione per una nuova cultura della legalità, della giustizia, del perdono che possono e devono andare incontro a tutti, innocenti e colpevoli.
Dirigenza IPSIA Terni - 19-01-2010
In occasione della giornata commemorativa dello Shoah (27 Gennaio 2010 "Giornata della Memoria"), l'IIS "Allievi-Pertini", nella persuasione che non esiste crescita sociale disgiunta dalla storia, ha in animo di organizzare una serie di iniziative da attuare nel corso della settimana di pertinenza.
Lucio Garofalo - 19-01-2010
Nel caso odierno, la fuoriuscita dalla crisi è possibile solo attraverso la fuoriuscita definitiva e totale dal sistema capitalistico. Ovviamente tale prospettiva, sempre meno teorica e sempre più realistica, turba non poco i capitalisti e i loro servi. Per arginare l'esplosione di rivolte, sommosse e conflitti sociali come quelli a cui stiamo assistendo ovunque nel mondo, i capitalisti invocheranno l'adozione di soluzioni politiche, magari estreme, di segno apertamente autoritario e reazionario (stile nazifascismo in versione aggiornata, per intenderci), e che sul versante propriamente economico potranno condurre ad una nuova, pericolosa corsa al riarmo e, di conseguenza, ad uno sbocco bellico imperialistico, ad un lungo periodo di guerre sanguinose su scala internazionale.
Giuseppe Aragno - 19-01-2010
Dopo quattro ore di discussione, nessuno dei presenti avrebbe saputo dire da che parte sarebbe finita la maggioranza del Consiglio di classe. Eppure sarebbero stati loro a decidere, i componenti del disorientato e ormai disgregato "organo di democrazia dal basso", come ci teneva a chiamarlo con incredibile faccia tosta Vincenzina Balina, una dirigente scolastica prepotente e autoritaria come non s'era mai visto nella scuola italiana.
"Muro contro muro", c'era poco da sperare e, in un sussulto di orgoglio, "matematica e scienze" - al secolo Maria Teresa Scacco - l'aveva detto alla preside fuori dai denti, guardandola negli occhi con tono involontariamente allusivo:
- "L'andamento dei lavori del Consiglio incarna alla perfezione il frutto malato d'un matrimonio incestuoso. Lei lo sa bene, preside. Un nanerottolo deforme...".
Corrado Mauceri - 18-01-2010
Il Ministro Tremonti "ha programmato sulla mensilità di maggio 2010, le necessarie implementazioni per il calcolo degli aumenti biennali spettanti agli insegnanti di religione anche sulla voce IIS a decorrere dal 1 gennaio 2003"
Tradotto in concreto significa che in maggio gli insegnanti di religione si troveranno un bel regalo da parte del Governo che, secondo le stime sindacali, può ammontare per gli arretrati a circa mille- duemila Euro con un aumento mensile di circa 220 euro lordi.
Ma come si diventa Insegnanti di religione cattolica?
Vincenzo Andraous - 16-01-2010
Occorre parlare ai più giovani, con i loro mondi provocatoriamente chiusi in scatole cinesi, nei miti e nei simboli che tramandano desideri tribali, e uccidono le stesse emozioni, travisando il bisogno di non subordinare mai le passioni alle regole, truccando lo scontro culturale e intimo della trasgressione, per andare rovinosamente a sbattere nella "cultura" dei rischi più estremi.
E' sempre utile stare ad ascoltare quelli che guardano alla vita con occhi smarriti nel tentativo di viverla, e con quegli altri che nella follia lucida tentano di dominarla, inconsapevoli di esserne diventati miseramente schiavi.
La Redazione del Phenomenology Lab - 16-01-2010
Un pericolo grande minaccia in questo momento la nostra comunità nazionale. Se ci arrischiamo a denunciarlo pubblicamente, in un modo e con mezzi che non sono quelli del nostro mestiere - e cioè la ricerca, la formazione e l'informazione - è perché non ci pare che ce ne sia ancora sufficiente consapevolezza. Scorgiamo segni di questo pericolo in alcune dichiarazioni pubbliche di esponenti politici, in particolare quelle che urtano manifestamente contro alcuni articoli della nostra Costituzione. Fin dal 1988 la Corte costituzionale ha detto in modo netto che "i principi supremi" della Carta non possono essere "sovvertiti o modificati nel loro contenuto essenziale neppure da leggi di revisione costituzionale" e che i diritti inviolabili dell'uomo non sono "sopprimibili neanche dalla maggioranza e neanche dalla unanimità dei consociati" perché "patrimonio irretrattabile della persona umana". Ignorare questi principi è rischiare la distruzione degli elementari presupposti etici o pre-politici di uno Stato di diritto.
Giocondo Talamonti - 16-01-2010
Ingredienti di qualità non bastano a fare un buon piatto. Se si trascurano temperature e tempi di cottura si rischia di cucinare un 'pancotto' o di preparare un 'tizzone'. Allo stesso modo, non è sufficiente saper giocare al calcio per diventare automaticamente campioni; il carattere, la serietà sportiva, l'impegno, la continuità, sono elementi indispensabili a chiunque, avendo le doti di base, intende fare una professione della sua disposizione innata. La storia del pallone è piena di esempi negativi. I meno giovani ricorderanno Nicolè, centravanti juventino dalle mille promesse, ma anche tanti altri scomparsi dal panorama calcistico prima ancora di diventarne protagonisti. Ammoniva Franco Lelli nel suo libro "Voglio fare il calciatore" (Ed. Tagete, Viterbo) che "entrare nel mondo del calcio non è come imboccare un'autostrada, dove è sufficiente seguire le indicazioni per arrivare a destinazione". Sono ben altre le componenti che concorrono a delineare un campione.
Ilaria Ricciotti - 15-01-2010
Ho letto che diversi Docenti della 7/A "Arte della fotografia e della grafica pubblicitaria" hanno segnalato a più soggetti istituzionali la "paradossale situazione che si verrebbe a creare se non venissero apportate modifiche al regolamento previsto dal MPI" ...

Chiedo pertanto ai lettori di Fuoriregistro, specialmente a sindacalisti, docenti, presidi ed onorevoli che si faccia chiarezza su quanto esposto sopra...
Giuseppe Aragno - 14-01-2010
Prima o dopo, che conta? Siamo in anticipo, lo so, ma il ministro con la sua circolare sul trenta per cento merita una risposta meditata, che venga da noi, professori e studenti. Dovrebbe saperlo: la scuola che governa e non conosce segue un filo suo rosso che non sempre mette insieme l'ordine logico e quello cronologico. La scuola, voi lo sapete bene, è un po' "fuoriregistro". L'avvocato dovrà impararlo.
Non s'è ancora messo in moto il baraccone, ma siamo prigionieri di noi stessi e non potremo farne a meno. Per quanta rabbia potremo mostrare, quale che sia l'insofferenza che sapremo opporre, in qualche modo ci scoveranno, potete giurarci. In qualche modo ci faranno partecipare e dovremo ascoltarli.
Una piccola studentessa di quarta liceo - 13-01-2010
... E allora, voi che avete i mezzi per comunicarlo alla gente, urlatelo al mondo, che così non va! Che bisogna cambiare. Che non si può semplicemente lasciare che la realtà scorra, fregandocene. Aprite gli occhi, perché stiamo sbagliando, e ci perdiamo la vita. Aprite il cuore, perché queste cose non succedano mai più. Credo che sarebbe una cosa utile e importante, che riflettessimo un po'. Anche se a dirlo sono solo io, una piccola studentessa di quarta liceo.
Maurizio Tirittico - 12-01-2010
Siamo in molti a non riconoscerci più nel sistema di istruzione che questo governo sta costruendo, barattandolo come riordino, e nello stesso assetto sociale che viene via via modellato: l'esaltazione del fai da te, del lento tramonto non solo dello Stato sociale e solidale, ma anche dei principi fondanti nella nostra Carta costituzionale. Per mezzo secolo ci siamo ispirati a questi principi e abbiamo operato in ogni settore del pubblico, dal lavoro all'economia, alla scuola, all'amministrazione, nella direzione della valorizzazione della persona in quanto tale nonché in quanto cittadino autonomo e responsabile nei suoi rapporti con gli altri: il tutto per consolidare giorno dopo giorno quella democrazia autentica che nel nostro Paese è sempre stata carente!
Cosimo De Nitto - 12-01-2010
Il malthusianesimo è una dottrina economica che attribuisce principalmente alla pressione demografica la diffusione della povertà e della fame in molte aree della terra. Per evitare il deterioramento dell'ecosistema terrestre e l'impoverimento delle risorse naturali viene propugnato un energico controllo delle nascite.

Ora il principio malthusiano viene implementato anche in campo culturale e dell'educazione ad opera della Gelmini su mandato della Lega. Così appare ad una più attenta lettura della C.M. n. 2 del 08/01/2010 che ha per oggetto "Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana".
Corrado Mauceri - 11-01-2010

La raccomandazione della Ministra Gelmini ( in realtà la Circolare è firmata da un suo Direttore Generale) oltre ad essere rozza e discriminatoria, è anzitutto arbtraria.
Sarà opportuno ricordare alla Ministra Gelmini ( ma anche ai suoi funzionari !) che i criteri per la composizione e la formazione delle classi sono di competenza esclusiva degli organi di democrazia scolastica e cioè dei collegi dei docenti e dei consigli di istituto. L'art.10 del T.U. n. 247/94 stabilisce difatti che Il consiglio di circolo o di istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi e l'art. 7 attribuisce al collegio dei docenti la competenza di formulare le specifiche proposte, tenendo conto di detti criteri generali.
Nessuna competenza ha in materia il Ministro.
Lorenzo Picunio - 09-01-2010
Il trattato di Lisbona prevede che entro il 2020 dovremo avere l'80% di diplomati.
Per arrivare a questo si tagliano - Circolare Ministeriale del 21 dicembre 2009, regalo di Natale - circa metà dei fondi destinati alle scuole per miglioramento dell'offerta formativa, supplenze, pulizie, funzionamento amministrativo e didattico.

Già le scuole soffrono del taglio del personale, già risentono dei tagli alle A.S.L. (si pensi al sostegno e alle accudienti) e agli enti locali, già le classi superano i 25 alunni.

Si risolve questa situazione?
Vincenzo Andraous - 09-01-2010
Corre l'anno 2010 e mi continua a colpire l'indifferenza, la disattenzione, con cui si prende atto che in carcere ci si ammazza a vent'anni, a quaranta, a sessanta, nel silenzio più colpevole, ma ciò non provoca alcun brivido, se non quello di prendere per il bavero l'intelligenza.
In questo bailamme di disegni sgangherati, di giustizia dell'ingiustizia, e di ingiustizia della giustizia, in questo abisso: alla prima curva non c'è più a fare da ponte l'uomo, ma lo spettro di una disumana accettazione.
Penso alla politica alta, penso agli uomini che la fanno, penso ai Caino come me che scontano la propria condanna, penso agli Abele dai silenzi protratti, e ricordo i tanti miliardi elargiti a parole nella vecchia legislatura, nella nuova, nella futura, per un progetto "intero", almeno così era stato promesso.
Forum Insegnanti - 09-01-2010
Caro viceministro, si vergogni! Lei è lì per rappresentare il popolo italiano e se un cittadino ha qualcosa da dire ha il dovere di ascoltarlo e soprattutto di non deridere e insultare i cittadini che espongono i problemi dovuti alla situazione a cui voi, classe dirigente, avete portato l'Italia.

Vogliamo consigliarle di ripetere bene la storia. Al popolo che protestava perchè non aveva pane, la regina Maria Antonietta rispose sprezzante: "Se non avete pane, mangiate brioche". Ebbene, poco dopo il popolo fece la rivoluzione e sappiamo tutti bene la fine che ha fatto la regina.

La precaria siciliana le dice che a Palermo non si trova lavoro neanche da shampista e lei, preso dalla sua retorica razzista anti-meridionale, risponde di andare a lavorare... facendo anche vergognose osservazioni sul suo essere "giovane e carina": per cosa?
Francesco Mele - 09-01-2010
Come Coordinamento dei CdI e CG della provincia di Modena abbiamo creato un gruppo su Facebook dal titolo: SCUOLE PUBBLICHE: BILANCI IN ROSSO .
Lo scopo è di fare informazione sfruttando tutti i mezzi che la rete mette a disposizione e coinvolgere più energie possibile in un percorso che se ha qualche speranza di riuscire è nel coinvolgimento responsabile di più gente possibile.

Vogliamo far conoscere le ragioni che ci hanno spinto a costituire il Coordinamento e provare a mettere in rete tutte la scuole della provincia.
Giuseppe Aragno - 08-01-2010
Tutte le chiacchiere possibili e - perché no? - gente che vuole crederci la trovi sempre e la fiera dei sogni fa voti e consensi: anche le chiacchiere impossibili. Purché non costi nulla, una vergogna si può far passare tranquillamente per "riforma".
Sorprendere chi ascolta e rompere gli schemi sono regole d'oro della pubblicità. In tema di scuola e lavoro l'avvocato Gelmini e il prof. Brunetta, ministri per caso, "piazzisti" per vocazione - absit inuria verbis e non se l'abbiano a male i venditori veri - stanno dando da tempo una dimostrazione di irripetibile bravura. Non c'è da spendere il becco d'un quattrino - Tremonti non consente - e lo sanno persino sulla luna, è questione d'umanità: se un centesimo c'è nel borsellino, tocca agli squattrinati della Marcegaglia. E allora che inventarsi per dare ad intendere che la scuola è in cima ai pensieri del piazzista? Il "merito", anzitutto.
Lucio Garofalo - 07-01-2010
Pochi giorni fa sono convolato felicemente a nozze, celebrate in chiesa con il rito misto.
Qualcuno mi ha chiesto, in modo ironico e provocatorio: "Un comunista che si sposa in chiesa?".

Per tale ragione ritengo giusto ed opportuno esporre le mie ragioni, provando a precisare la mia posizione rispetto alla scelta compiuta. Ebbene, chiarisco immediatamente che il sottoscritto si è sposato in chiesa in qualità di ateo dichiarato.
Infatti, io e la mia consorte abbiamo deciso e concordato con il parroco la formula del rito misto, la quale prevede la possibilità di contrarre matrimonio tra membri della chiesa cattolica apostolica romana ed esponenti di diverse confessioni religiose, non cattolici oppure non credenti ed atei come il sottoscritto, che siano battezzati o meno.
Maurizio Tirittico - 07-01-2010
La nostra Carta costituzionale - del resto una qualsiasi carta fondativa di un Paese e dei principi fondamentali che lo governano - non nasce dal nulla, ma da una lunga storia di lotte, sacrifici e, soprattutto, di ricerca! Ricerca che viene da lontano, da decenni, se non secoli, di lotte degli oppressi contro gli oppressori, una ricerca che si matura nelle concrete vicende degli uomini, che giorno dopo giorno fonda nuovi valori, costruisce o tenta di costruire una visione diversa ed alternativa del vivere insieme. E nei documenti che si sono via via succeduti, almeno dalla Magna Charta libertatum del 1215 alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948, è possibile riscontrare questo lento e faticoso cammino.
Virginia Mariani - 06-01-2010
"Volto insanguinato"
"Volto sofferente"
"Sono miracolato!"
...Non è che niente niente
il Messia è ritornato?!
Corrado Mauceri - 03-01-2010
Il giorno 7 gennaio il TAR del Lazio tornerà ad esaminare ancora una volta i ricorsi proposti per iniziativa del Tavolo Regionale della Toscana per la difesa della Scuola Statale e dell'Ass. "Per la Scuola della Repubblica".

Come è noto, con il D.L. n.112/08 furono previsti tagli alla spesa per la scuola statale nel biennio per circa 8 miliardi; la Gelmini in applicazione di tale disposizione dispose, di concerto con il collega Tremonti, un taglio di circa 42.000 posti sugli organici del personale docente.
galassia scuola
Spazio aperto alle riflessioni e alle opinioni personali su quanto avviene nella scuola in generale, nella nostra scuola in particolare, nelle piazze e nei palazzi in cui la scuola è all’ordine del giorno. Insegnanti, ma anche studenti, operatori, genitori … possono dar vita a un confronto su tematiche attuali, a patto che la discussione sia corretta.
Astenersi anonimi e perditempo!
La Redazione
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