Anno scolastico 2012-2013 - mese di settembre
Enrico Maranzana - 29-09-2012
L'orientamento del sistema scolastico impresso dal legislatore è bypassato da quanti hanno la responsabilità di concretizzarlo; un diaframma impenetrabile inibisce ogni forma di contatto tra le due parti in campo: da un lato si prefigura una scuola proiettata verso il futuro, dall'altro lato l'indisponibilità a cambiare punto di vista inibisce l'adeguamento dell'istituzione al mondo contemporaneo . La linea di demarcazione tra i due fronti è prossima alla luce guida; due esempi ne mostrano la collocazione: il primo riguarda il bando di concorso per la selezione di nuovi insegnanti che prevede un vaglio che, mettendo fuori scena il fine istituzionale , ripropone il modello di scuola in auge nelle società statiche. Un'impostazione a cui fa eco, rinforzandola, il DDL sull'autogoverno delle istituzioni scolastiche elaborato dalla VII commissione cultura della camera .
Claudia Fanti - 29-09-2012
E' lecito pensare a un reclutamento che successivamente valorizzi i percorsi universitari e i tirocini rendendoli tutti abilitanti per i giovani che hanno studiato e aspirano all'insegnamento? Qualcuno mi può spiegare che senso ha tutto ciò che sta invece avvenendo? Tra l'altro i concorsi hanno più volte dato prova della loro assoluta inaffidabilità e del fatto che inducono il candidato a farsi pecora più che professionista libero e indipendente in previsione di una giusta e costituzionale libertà d'insegnamento.
Cosimo Scarinzi - 28-09-2012
Il governo dei tecnici da un'ulteriore prova della propria incompetenza, le inefficienze del sistema informatico del Ministero dell'Istruzione ritardano il pagamento degli stipendi ai 21.000 neo immessi in ruolo nella scuola.
Dopo un mese di lavoro i colleghi e le colleghe neo immessi in ruolo nella scuola si sentiranno dire che ci sono difficoltà "tecniche" e che, per quanto riguarda lo stipendio, domani è un altro giorno e si vedrà.
Lorenzo Picunio - 28-09-2012
L'edilizia scolastica italiana ha bisogno di molti aiuti, essendo che la maggioranza degli edifici scolastici ha superato i cinquant'anni.
Ogni giorno le cronache locali, in giro per il paese, registrano cadute di soffitti e calcinacci, perdite d'acqua, infiltrazioni.
A volte è messa in pericolo anche la sicurezza degli studenti, un tema sul quale pure si sono fatte meritorie campagne e migliaia di corsi d'aggiornamento per il personale.
Anche il sovraffollamento di molte classi mette in discussione la sicurezza delle scuole.
Ilaria Donatio - 27-09-2012
Ma guarda un po' se la cosa più sensata, quasi banale, ma al tempo stesso politica, la doveva dire un ministro tecnico come Francesco Profumo, titolare del Dicastero all'Istruzione del governo Monti: "Il nostro Paese è sempre più multietnico, e nelle nostre scuole ci sono studenti che provengono da culture, religioni e paesi diversi. Bisogna perciò cambiare modo di fare scuola". Perché oggi la scuola è "più aperta, più multietnica, capace di correlarsi al mondo". E dunque c'è la "necessità di una revisione dei programmi, non solo di religione, ma anche di geografia, in questo senso, in questa direzione".
Fuoriregistro - 27-09-2012
E' frutto d'un lavoro collettivo. Indica un modello di sistema formativo del tutto alternativo a ciò che da anni propongono governi incompetenti, espressione d'una visione neoliberista della società, responsabile dello sfascio morale, prima ancora che economico e politico non solo del nostro Paese, ma di un'Europa che, dichaiarandosi unita, ha messo assieme solo i privilegi e s'è costituita in Statoi teocratico la cui divinità si chiama mercato.
E' vero, si parla più di università che di scuola, ma l'università è interesse specifico del mondo della scuola che nel documento, comunque, un suo ruolo ce l'ha ed è indiscutibilmente migliore di quello che le hanno assegnato, da destra come da sinistra i ministri che se ne sono occupati da Berlinguer a Profumo.
Giuseppe Aragno - 26-09-2012
A sentirli parlare, Profumo, Rossi Doria e Ugolini c'è chi giustamente si chiede: "qualcuno ci dovrà spiegare chi ci guadagnerà da questa barbarie"... Non dirò che sia facile disegnare il campo dei barbari che speculeranno sulla barbarie, ma una prima indicazione la si può dare senza timore di smentite. Circolano nelle scuole e giungono indiscriminatamente sui pc degli insegnati mail di propaganda che un'idea te la danno.
Si dice ed è vero: spesso un esempio vale più di mille discorsi. Eccolo qui, debitamente modificato per non fare malaccorta pubblicità e non offrire occasioni a prevedibili richiese di danni materiali e morali. Il danno, quello vero ed evidente, lo subisce la scuola.
Emanuela Cerutti - 26-09-2012
Il concorso ... rappresenta ''una grande opportunità'' per i docenti.
Ne è convinto il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, secondo cui ''le persone con grande saggezza parteciperanno, perchè è data loro la possibilità, indipendentemente dalla loro posizione in graduatoria, di accelerare il loro percorso e di entrare in ruolo prima di altri".

Collettivo Autorganizzato Università - 25-09-2012
Ormai siamo ad uno stadio avanzato: "non c'è trucco, non c'è inganno", ma non c'è nemmeno un illusionista. La notizia scovata qualche giorno fa su Il Tempo è paradigmatica nella sua autentica brutalità. La FIAT lancia, con la collaborazione del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, il progetto "FIAT likes U": "Fiat mette a disposizione un servizio di car sharing gratuito e accessibile online; 8 borse di studio da 5.000 euro per tesi di laurea legate al mondo automotive e 8 stage retribuiti in azienda, oltre a promozioni speciali per gli universitari che acquisteranno una vettura Fiat a tassi super agevolati per i laureati con lode".
Maurizio Tiriticco - 24-09-2012
...che le prove siano ben fatte!!! Dopo tanti anni ecco finalmente il concorso! La polemica divampa su più fronti e non voglio entrare nel merito della scelta effettuata e delle finalità perseguite. Mi limito soltanto alle modalità operative come emergono dalle bozze in circolazione, ufficiose, ma non più di tanto, quindi sui contenuti delle prove e le modalità delle correzioni e delle valutazioni.
Marco Palone - 24-09-2012
Segue il testo di una lettera a Napolitano, redatto da un gruppo di insegnanti che espongono non tanto il loro problema, ma quello più generale dello smantellamento delle istituzione italiane all'estero, sotto i colpi di una politica di rispamio miope, che taglia anche le possibilità di sviluppo e crescita.
Giuseppe Aragno - 22-09-2012
I numeri anzitutto: 30.000 operatori fermi (stipendio medio 76mila dollari l'anno), 350-400 mila alunni senza docenti dall'asilo alla high school, 700 scuole chiuse, 114 a orario ridotto: niente scuola a Chicago per sette giorni. Insegnanti in sciopero generale.
Non ce l'hanno detto perché nelle colonie vige il coprifuoco, ma nell'eden della valutazione i docenti hanno bocciato il sindacato - la Chicago Teachers Union - e rifiutato accordi penosi che qui da noi diventano dono della provvidenza. Il bello è che nessuno s'è scandalizzato, neanche i genitori, per i quali lo sciopero è stato una mazzata. Il sogno americano produce incubi e fuori dalle scuole non c'è ragazzo che non rischi di trovarsi nei guai. Senza puntare l'indice, i genitori si sono organizzati e se non s'è trovato dove mandarli, se ne sono stati a casa con i figli.
Laboratorio ora alternativa - 21-09-2012
La narrazione tratta un tema di educazione civica, la Dichiarazione dei Diritti dell'Infanzia, in maniera originale: come "regole per essere felici". Dal punto di vista didattico, tutti i bambini "hanno contribuito in egual misura", secondo quanto riferisce la docente, e i materiali grafici e audio sono di loro originale e autonoma produzione. La docente ha provveduto a mettere in sequenza gli argomenti e ad aggiungere musiche e qualche foto. I bambini hanno sperimentato i benefici del dialogo e della collaborazione tra loro. Dal punto di vista comunicativo la narrazione si presenta fresca e ritmata, con un'alternanza di immagini e foto nella comunicazione visiva e vivaci scambi di battute negli audio. Le voci dei bambini, nella loro spontaneità, lasciano emergere l'entusiasmo con cui hanno lavorato al progetto.
Claudia Fanti - 20-09-2012
Non ho più parole per descrivere e raccontare la lontananza che si è instaurata negli anni tra scuola reale e immaginario collettivo su ciò che la scuola è nella quotidianità...Vorremmo soltanto essere lasciate in pace a lavorare con il niente che abbiamo e che là, al quartier generale, si mettessero in testa, in quelle teste dure, che ormai è da tempo immemore che stiamo tappando le falle di un sistema dimenticato dalla politica e dai governi, quando si tratta di investire nella scuola e rispettare i lavoratori della conoscenza per il ruolo vitale che hanno nel Paese, un sistema ricordato invece quando si tratta di "rimpicciolire", "tagliare", ridimensionare. E vorrei ricordare, a scanso di equivoci e recriminatorie da parte di chi snocciola numeri sulle scuole europee, che la scuola italiana integra, include, accoglie, prende, ingloba...e perciò non va superficialmente confrontata ad altre ben diverse scuole per qualità e rispetto della dignità umana.
Cosimo De Nitto - 19-09-2012
I governi e i governanti fanno tante cose. Spesso hanno mille incarichi e quanto rendano su tanti fronti solo il padreterno lo può sapere. Quanto all'attività di governo la loro azione si può schematicamente dividere su due piani: quello più propriamente politico che investe le decisioni, gli atti legislativi e quelli di governo più tecnicamente intesi; e quello della presentazione e della comunicazione, diciamo pure della "giustificazione" degli orientamenti e degli obiettivi che guidano l'azione di governo.
Relativamente al governo attuale della scuola ciò che lo connota in modo marcato è la discrasia al limite della contraddizione tra ciò che ministro e il suo entourage dichiarano a livello di principi e ciò che fanno in realtà con gli atti di governo concreti.
Guido Lapillo - 19-09-2012
Scontata la pervenuta solidarietà del Direttore Generale Usr Lombardia agli idonei del concorso DS, così come si può ritenere di rito il rammarico per non aver potuto siglare con gli stessi gli agognati contratti e spedirli a dirigere le scuole lombarde. Glisso sulla previsione che "questi docenti possano diventare risorse effettive di sviluppo qualitativo della scuola della Lombardia", anche perché il Direttore farebbe meglio aspettare e vederli all'opera, prima di azzardare ardite previsioni. Poi ci sono i soliti richiami alla correttezza procedurale dei lavori della commissione e la certezza che la giustizia non mancherà di riconoscere tale correttezza, nonché valutare gli effetti benefici che lo sblocco delle nomine avrà sulla scuola lombarda.
Suggerirei al Direttore Usr Lombardia di considerare qualche altro aspetto di questa martoriata procedura concorsuale...
Enrico Maranzana - 18-09-2012
La densità del lavoro di Marta De Vita è stata alla ribalta in questi giorni, al momento del suo commiato. La sua eredità non andrà dispersa se le sue idee saranno messe a frutto.
La lungimiranza del suo procedere è riflessa con nitidezza dal tema "competenze": il momento della relativa certificazione non ha condizionato la sua azione ma, come una mosca bianca, ha agito per indicare strategie idonee alla loro promozione.
Emblematico il progetto ministeriale per l'indirizzo informatico Mercurio, da lei diretto alla fine degli anni 80, fulgido esempio di come si DEBBANO ideare Pof funzionali al conseguimento delle finalità del Sistema educativo di istruzione e formazione.
Claudia Fanti - 18-09-2012
La questione del concorso e dei precari dovrebbe muovere ogni coscienza che si dica democratica e civile. Non ci sono giri di parole, analisi storiche, giustificazioni di alcun tipo per sostenere che questo concorso annunciato debba essere bandito. Non ci possono essere né se né ma. Spero ancora che il ministro Francesco Profumo si renda conto della disfatta politica, umana e professionale, a cui vanno incontro lui, i suoi sottosegretari e molti silenti dirigenti e docenti di ruolo.
Lorenzo Picunio - 17-09-2012
Le spese militari sono ancora la metà di quelle per l'istruzione (grazie anche a idee ignobili, come le portaerei e i costosissimi e inutili caccia F 35): un dato inqualificabile, nel momento in cui è chiaro a tutti come l'istruzione è il futuro di tutti noi, è la prospettiva dei nostri giovani in un'Europa che si potrà innovare solo alzando il livello della cultura e della preparaziuone delle persone.
Paolo Giugliano e Alfonso Marino - 17-09-2012
Le condizioni storiche e ambientali di molte aree del Meridione evidenziano difficoltà e problematiche non risolte. L'evasione scolastica con il suo collegamento al lavoro illegale e alla manovalanza per la camorra, rappresenta un disagio evidente e diffuso. Un problema che deve veder impegnate in prima istanza le istituzioni pubbliche, le imprese, le parrocchie. Una prima possibile iniziativa è conoscere il fenomeno. La rilevazione non basta, ma è un primo passo. Il problema di fondo è che "il banco" per molti ragazzi è una sofferenza, dunque la scuola è lontana, altrove. Il problema sono i programmi, i contenuti, ma anche le modalità ed il luogo in cui la lezione si svolge. È necessaria una riflessione profonda. Nella stessa città, il programma di studi dovrebbe essere adattato alla diversa realtà di provenienza che i ragazzi rappresentano: far comunicare le differenze, facile a dirsi, facili a farsi, ma questa è la sfida.

Monica Capezzuto - 14-09-2012
E' iniziato un nuovo anno scolastico, ma le scuole del comune di Napoli (asili nido e scuole dell'infanzia che ospiterebbero ben 9000 bambini) non erano pronte. Fisicamente e psicologicamente. Perennemente sotto organico, con i vincoli di bilancio e una sudata delibera sull'indispensabilità dei servizi, con ben - ironico - 37 incarichi annuali conferiti a fronte di un fabbisogno che sfonda il muro delle 300 unità, è suonata la campanella. Ma sembrano più campane a lutto. Bambini in una fascia d'età delicatissima - 0 a 6 anni - si sono ritrovati facce nuove ad accoglierli. Se non hanno addirittura trovato i portoni chiusi. In un giorno si sono frantumati tutti i principi che vogliono, nell'accoglienza, una delle fasi più delicate di un intero anno: sbagliare l'accoglienza nei primi giorni, significa distruggere un anno scolastico.
Coordinamento nazionale - 14-09-2012
Per dire:

SI' al rilancio della democrazia scolastica per un'effettiva libertà di insegnamento; NO alla proposta di legge 953 ex Aprea e al decreto sul Servizio Nazionale di Valutazione, che - rafforzando i poteri manageriali del dirigente e quelli del ministero - contrasta con i principi di autonomia degli Organi di democrazia scolastica
Unione Sindacale Italiana - 13-09-2012
La proposta rivolta ai docenti precari di Mantova è stata quella di conciliare in base all'art. 135 del Contratto, rinunciando agli effetti della sentenza pur di ricevere la supplenza. Sembra pertanto che i docenti coinvolti avrebbero sottoscritto la conciliazione, rinunciando al giudicato della sentenza per avere in cambio una supplenza.
Giuseppe Aragno - 13-09-2012
Dallo Speciale Racconti



La crisi non abita in Costa Smeralda. Proprietà privata più che repubblica nata dalla Resistenza, Porto Cervo è un groviglio di ville e prepotenti divieti; è cemento con velleità di architetti in un mondo di "case fotocopia". Non c'è storia, non ci sono radici, si vive secondo logiche da "usa e getta", come insegna la filosofia del mercato, ma nel suo genere è un capolavoro: un nulla riempito di milioni.
Porto Rotondo, per sfida, tiene all'ancora uno squalo nero, un lungo siluro con la bocca vorace e gli occhi sottili che promettono pazzie; in Piazza Quadra persino una platinata ottantenne s'è rifatta le labbra visibilmente crucciate per "Fabrizio, poverino, che stasera non sarà dei nostri, ma che vuoi che ti dica? Una volta i giovani sfidavano la vita e la lotta era bella".
E' un rimpianto risentito, da vita sprecata, questo della vecchia, da vita per se stessa vissuta, vita per cui non conta un altro tempo, il tempo degli altri coi suoi giovani e le sue sfide.
Enrico Maranzana - 12-09-2012
Il programma per il concorso a cattedra, rilasciato dal Miur per selezionare i futuri insegnanti delle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria, è analogabile a quello di un ospedale che intende selezionare chirurghi in base all'abilità di maneggiare il bisturi.
Le politiche del personale trovano la loro significatività nei caratteri dell'ambiente in cui avverrà l'inserimento degli aspiranti al posto di lavoro. Si tratta di un principio universalmente condiviso e applicato .. ma .. il Miur l'ha eluso (non è la prima volta che prima volta che il ministero decide di rimanere al calduccio della tradizione, dimentico del sistema di regole in cui l'istituzione è immersa. Si veda ad esempio quanto è avvenuto per il concorso dei dirigenti scolastici: in rete "La scuola è stata imbalsamata".) : le conoscenze disciplinari costituiscono l'asse portante del bando.
Claudia Pepe - 12-09-2012
... di professione insegnante. Quasi perfetto se non fosse per quel sostantivo: insegnante. Sì perchè io sono insegnante precaria.
Precaria nei tempi, nella didattica, nella retribuzione, nella socialità. Negli ultimi giorni delle mie vacanze, trascorse a casa perché, come lei ben saprà, il mio stipendio cessa a Giugno, è deflagrato nel mio futuro e nei miei travagliati sonni il suo Eureka: l'annuncio del suo innovativo concorso. Allora ho incominciato a leggere e ascoltare ...
Claudia Fanti - 11-09-2012
Su tanti annunci ministeriali, come su quello della valutazione di sistema si può soprassedere, tanto esprimersi non serve a nulla. Ma sulla vicenda del concorso e dei precari non è possibile astenersi dal commentare. Credo sia un dovere e credo che uno stato civile non possa trattare come sudditi privi di valore tante persone che hanno lavorato, studiato, superato corsi, conseguito idoneità, abilitazioni, master... e fatto molteplici e complicate esperienze sul campo tanto da poter insegnare e rivelare a qualunque ministro le vere problematiche della scuola. Sarebbe un bene ascoltare qualche consiglio da loro su vari ambiti, anzichè fingere che non esistano o fingere che il loro numero sia ridotto a poche migliaia di unità, quando si sa che superano il centinaio di migliaia!
Enrico Maranzana - 11-09-2012
"La valutazione è l'araba fenice dell'intero nostro sistema scolastico! Nessuno sa che cos'è!" è lo stimolo che Maurizio Tiriticco lancia, affrontando sia quel pasticciaccio brutto del TFA, sia il regolamento sulla valutazione.
La questione di fondo riguarda il livello del punto di vista da cui osserviamo la realtà scolastica che, come le cipolle, è a più strati.
Collochiamoci su un piano superiore a quelli del dibattito in corso per prefigurare un mansionario che compendi le competenze richieste ai novelli insegnanti.
Due sono le principali vie risolutive...
Giorgio Di Marco - Anffas - 10-09-2012
Credendo all'importanza del processo d'inclusione scolastica degli alunni con disabilità, per cui siamo come Paese di esempio a livello internazionale da più di 35 anni, chiediamo cortesemente di dare larga diffusione all'appello - documento allegato rivolto ai dirigenti scolastici attraverso i propri canali d'informazione.

ANFFAS è consapevole che il processo dell'inclusione scolastica, in questo momento, attraversa una fase critica a causa del contesto economico, sociale e politico. Per tale ragione è particolarmente impegnata nel ribadire e difendere il ruolo centrale dell'Istituzione scolastica che è il primo luogo di formazione che una persona incontra dopo la famiglia.
Carla Giulia - 10-09-2012
Aula di informatica gremita di insegnanti vocianti.
Dopo un'ora di spiegazioni tecniche (?), uno dei docenti - allievi fa presente che il programma in questione presenta opzioni che danno per scontate scelte che il Collegio dei Docenti non ha mai effettuato.
Il docente - insegnante risponde : "non ho capito" !
Questo è il punto!
Molti insegnanti non sanno più cosa vuol dire confrontarsi in sede di Collegio dei docenti per prendere decisioni, fare scelte insieme.
Gli organi collegiali sono stati svuotati di significato e il Collegio dei Docenti è diventato il luogo dove il Dirigente informa gli insegnanti di scelte fatte da altri.
L'Università che vogliamo - 06-09-2012
Ieri, 05/09/2012, presso la sede dell'Istituto Superiore "Bonomi Mazzolari" di Mantova, si sono tenute le convocazioni per le assegnazioni delle nomine dei precari per i contratti a tempo determinato.
Durante la mattinata si è verificato un fatto grave: il provveditore di Mantova dottoressa Bianchessi ha letto una circolare del Direttore Generale dell'USR Lombardia Colosio che diceva che "non potranno essere stipulati con i ricorrenti nuovi contratti a tempo determinato stante che il carattere illecito dei contratti vieta all'amministrazione di avvalersi nuovamente di quel lavoratore per il futuro".
Con questo atto intimidatorio vengono lasciati senza lavoro 150 precari, abilitati ed inseriti a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento, che hanno prestato servizio nella scuola pubblica per anni, svolgendo il proprio lavoro con professionalità e passione, nonostante la difficoltà di vivere in una costante situazione di incertezza.
Precari uniti contro i tagli - 05-09-2012
C'è chi torna sfinito dal presidio dei Precari Uniti Contro i Tagli al MIUR, ma la lotta non è terminata. I docenti precari non si sono dati per vinti. Per provare a bloccare il bando per l'assunzione di insegnanti, molti dei quali chiamati a rimettersi in prova per l'ennesima volta dopo anni trascorsi in cattedra, hanno lasciato altri compagni che hanno dato il cambio per la notte. La stanchezza è tanta, la pioggia ininterrotta li ha ridotti allo stremo delle forze, ma la rabbia e la voglia di lottare affinché la scuola non venga distrutta è più forte di ogni altra cosa. Per questo la loro protesta continuerà...NO PASARAN!
Per tutta la giornata, in viale Trastevere, davanti al Ministero dell'Istruzione, la manifestazione di protesta dei docenti ha chiesto un incontro col Ministro che non l'ha tenuta in alcuna considerazione.
Giuseppe Aragno - 05-09-2012
Poche note su scuola formazione e ricerca, a margine di un dibattito che sconcerta, partendo da un principio: non è vero che la storia non insegna nulla. Nel cuore di una crisi che sembra economica ma riguarda anzitutto la democrazia, va sempre così e non aveva certamente torto Robespierre: in una fase di transizione, gli uomini che cercano soprattutto il bene pubblico sono le prime vittime di coloro che cercano solo se stessi. Diciamolo chiaro: c'è un nuovo dio, la valutazione. Governa la formazione con l'ambizione di una rivoluzione etica e gioca la sua partita tra verità e finzione. La buona novella ha un nome che incanta: si chiama merito e in un tempo buio non fatica a trovare credenti.

"il Manifesto", 7 settembre 2012
Enrico Maranzana - 04-09-2012
Sono più di quarant'anni che nelle scuole configgono due partiti: da un lato agiscono le forze che operano per fronteggiare il vorticoso e disordinato dinamismo della società, dall'altro lato quelle abbarbicate alla tradizionale struttura di comando, sostenitrici di tradizionali pratiche didattiche. La decisione di valutare i dirigenti scolastici è una scelta di campo: allinearsi sul secondo fronte.
Maria Fortino - 03-09-2012
Perchè no al concorso per aspiranti docenti nelle scuole voluto dal Ministro Profumo? In primo luogo occorre sgomberare il campo da inutili fraintendimenti, basta dunque con questa diatriba, fasulla, che vedrebbe opposti i giovani neolaureati ai vecchi precari della scuola. Il no al concorso è un no secco e chiaro, un no senza se e senza ma. Il no al concorso non è dettato dalla volontà di proteggere alcuni piccoli "privilegi" se così vogliamo dire, i motivi che generano l'opposizione a questa vecchia trovata del Ministro Profumo sono di natura diversa. Un concorso non è un percorso formativo e pratico, si tratta di una semplice lotteria dove non si perseguono fini formativi, appunto, ma semplicemente si vanno a misurare la quantità di nozioni in possesso dei candidati.
galassia scuola
Spazio aperto alle riflessioni e alle opinioni personali su quanto avviene nella scuola in generale, nella nostra scuola in particolare, nelle piazze e nei palazzi in cui la scuola è all’ordine del giorno. Insegnanti, ma anche studenti, operatori, genitori … possono dar vita a un confronto su tematiche attuali, a patto che la discussione sia corretta.
Astenersi anonimi e perditempo!
La Redazione
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