Anno scolastico 2009-2010 - mese di luglio
Libero Tassella - 31-07-2010
1) Immediato e integrale rispetto della sentenza TAR Lazio promossa a seguito del ricorso indetto dallo Snals con ridefinizione dell'organico di diritto 2010/11 per istituti tecnici e istituti professionali, con rifacimento della mobilità nella scuola secondaria pubblicata il 23.7.2010.
2) Integrale rispetto della sentenza TAR Lazio promossa da flc CGIL e altri con il ripristino in organico di fatto dei posti tagliati a seguito dell'applicazione della circolare ministeriale sull'organico di diritto 2010/11, disposto con una nuova circolare sull'organico di fatto.
3) Concessione di tutti i posti in deroga per il sostegno richiesti dalle scuole.
4) Integrale rispetto nelle classi prime della norma sul tetto degli alunni in presenza di disabile grave.
5) Applicazione per gli immessi in ruolo negli anni scolastici precedenti per quanto riguarda le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie delle medesime norme previste per i trasferimenti, art 2 comma 2 CCNI, in applicazione legge 124/99 con l'eccezione dei docenti destinatari di precedenze, come accade per la provincia di Trento.
6) Depennamento immediato degli immessi in ruolo 2010/11 dalle GE con una precisazione in merito all'art 36 del CCNL, non applicabile nell'anno dell'immissione in ruolo.
7) Ripristino della norma in merito all''attribuzione degli spezzoni orari
Andrea Tornago - 31-07-2010
Al pesante bilancio del resto dell'anno, l'estate aggiunge la sua overdose di stragi insensate, che a un primo sguardo sfuggono completamente ad ogni tentativo di analisi. È il nostro agosto, o meglio solo il suo antipasto. Aspettiamo che giri il mese e vedremo quale sarà le plat du chef. La gente in agosto si spara, si dà fuoco, uccide per una sigaretta, riduce gli zii o i genitori in piccoli pezzi per buttarli in un dirupo, si ammazza con i fuochi artificiali, fa stragi con l'auto anche senza la scusa dell'alcol.
Cristiana Fiamingo - 30-07-2010
Questa lettera è destinata ai miei Concittadini. È, certo, un'opinione, ma anche una prospettiva (è in voga, nel Continente di cui mi occupo, l'Africa, adottare visioni strategiche di lungo periodo, che chiamano "Vision") che nasce dal desiderio di coinvolgere e coscientizzare chi vuole migliorare questa società in cui siamo nati, e lasciarla un po' migliore di come l'abbiamo trovata, facendoci attori partecipi delle riforme in atto a partire da una, in particolare, quella educativa, proprio mentre è in discussione il II DDL Gelmini, per l'università. Sono un'accademica, certo, particolarmente coinvolta da quanto si sta dibattendo, ma chiedo ascolto a tutti perché è in gioco l'interesse di tutti... dunque:
Giuseppe Aragno - 27-07-2010
Per la Gelmini, dopo la scuola, è il turno dell'università. Su una cosa concordano tutti, maggioranza e opposizione, e non fa meraviglia: "è necessario avvicinare il sistema formativo al mondo del lavoro". Fosse una malattia, sarebbe un vero e proprio accanimento terapeutico. Dopo trent'anni di quest'idea malata, la scuola-azienda, cantata e decantata dai sostenitori del libero mercato come la panacea di tutti i mali, s'avvia a uno sfascio senza precedenti, ma Gelmini, il curatore fallimentare del nostro sistema formativo, non conosce altra terapia: ordine, concorrenza e produttività su scala industriale. Non è bastata nemmeno la crisi del capitalismo, il tracollo della Grecia, la bancarotta fraudolenta delle banche private americane, le ripetute richieste di ossigeno venute dal mercato alle casse dei singoli paesi.
Laura mamma di un bambino dislessico - 27-07-2010
Dopo 10 anni di lunga attesa è stata recentemente approvata alla Camera, all'unanimità, la legge di tutela degli studenti con DSA - Disturbi Specifici di Apprendimento quali dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia - ora al vaglio del Senato per l'approvazione definitiva.
Per tutti i genitori di bambini e ragazzi dislessici/DSA è un importante traguardo, preannunciato dall'approvazione negli ultimi anni di numerose leggi regionali volte a colmare il vuoto legislativo nazionale. Ma non possiamo ancora esultare. Per l'approvazione definitiva il Senato deve convalidarne le numerose modifiche. E se non lo facesse? Basterebbe anche una sola virgola per rimettere tutto in discussione e riprendere il rimpallo parlamentare, anche all'infinito. Funziona così in Italia, a meno che non ci sia il traino di forti interessi economici. Ma di mezzo, in questo caso, c'è qualcosa di ben più importante, dal valore inestimabile: c'è il futuro di tanti bambini e ragazzi intelligenti che non riescono a leggere, scrivere ed operare con i numeri con la stessa naturalezza dei loro compagni. Per apprendere e mettere in campo tutte le loro capacità hanno solo bisogno di modalità didattiche diverse, capaci di bypassare le difficoltà strumentali. Spesso invece, incompresi, tacciati di stupidità e pigrizia, derisi dai compagni e lasciati ai margini, perdono ogni motivazione allo studio e scivolano nell'insuccesso scolastico che ben presto si riversa negativamente in ambito personale, sociale e relazionale.
Andrea Tornago - 25-07-2010
Gentili signori delle Nazioni Unite, voi che siete preoccupati per la legge sulle intercettazioni e pensate non sia un sano intervento per tutelare la privacy dei cittadini, voi che non sapete tutti l'italiano ma avete imparato in questi mesi la parola «bavaglio», voi che avete chiesto non di smussare o emendare il ddl 1415 ma di abolirlo o modificarlo nella sua natura, voi che avete chiesto al governo di «impegnarsi in un dialogo significativo con tutte le parti interessate, in particolare giornalisti e organizzazioni della stampa» dimostrando di non conoscere l'intento preciso di questo esecutivo, voi che avete annunciato una missione per il 2011 in Italia per monitorare lo stato della libertà d'espressione e il rispetto dei diritti umani, per favore, non limitatevi a un annuncio ufficiale o all'istituzione di una commissione diplomatica: invadeteci.
Giuseppe Aragno - 23-07-2010
In una logica di mercato e profitto, Marchionne ha perfettamente ragione. Fa il suo mestiere: garantisce l'azienda e non gl'importa nulla se, coi soldi nostri, s'è tenuto a galla quando stava affondando. E storia antica: dallo Stato, la Fiat prende e non paga interessi.
Vent'anni fa, per difendere i margini di profitto degli azionisti d'una "grande azienda", il cosiddetto "top manager" avrebbe fatto di Mirafiori un punto di forza della progettazione, del lavoro sui prototipi e sul loro sviluppo e si sarebbe affrettato a "de localizzare" al Sud, nelle colonie meridionali. Uno Stato pronto a rimettere in sesto l'azienda coi soldi della collettività gli avrebbe assicurato elogi e quattrini.
Vent'anni fa il Sud era la Serbia di Callieri, Romiti e compagnia cantante e al sindacato giungevano le sollecitazioni che oggi ripete ineffabile Sacconi, recitando da guitto l'antico copione: "Occorrono relazioni sindacali cooperative. Il compito della Cgil, se vuole davvero rappresentare i lavoratori è quello di favorire la produzione.
Virginia - 23-07-2010
Salve!
Sono Virginia Mariani, docente di Lettere nella SS I grado di Mottola (TA) e come lo scorso anno vengo a voi con alcune considerazioni nonché domande e proposte anche a nome dei/lle miei/e colleghi/e sulle Prove Invalsi.
onweb
Libero Tassella - 21-07-2010
Ci hanno tolto gli scatti, la progressione di carriera, conservarla per la CISL sarebbe stato utopistico, ciò appare dalla lettura del suo comunicato del 15 luglio in cui è presentato come grande risultato la sola promessa di un risarcimento economico esclusivamente per chi matura lo scatto nel prossimo triennio, sempre che i Ministeri Istruzione e Finanze si mettano d'accordo, sentite le OOSS, utilizzando a questo fine soldi già nostri, presi dai tagli delle classi, cioè dalla dismissione della scuola pubblica statale; ma gli scatti in pratica non ci sono più. Non credo che l'altro ramo del Parlamento ora possa correggere quanto è stato approvato in Senato, non c'è tempo e poi, come sappiamo, ancora una volta sarà posta la fiducia da parte del governo Berlusconi. Se la finanziaria dei tagli è stata quella della dimissione della scuola pubblica statale con la perdita di migliaia di posti di lavoro, questa seconda è la finanziaria della miseria per gli insegnanti italiani.
Antonio Vigilante - 21-07-2010
La distinzione tra trasmettere e comunicare è al centro della riflessione di Danilo Dolci. Per Dolci la scuola, come i mass-media, non comunica, ma fa semplice trasmissione, che è ciò che accade quando v'è un processo unidirezionale, il passaggio di un messaggio dall'emittente al destinatario, senza che quest'ultimo possa a sua volta parlare all'emittente. Nella trasmissione non c'è vero scambio umano: è il processo sterile dell'indottrinamento. È solo nella comunicazione, nello scambio circolare e reciproco, che si cresce, ci si arricchisce a vicenda, si fa autentica cultura.
Gianfranco Pignatelli - 21-07-2010
Le occasioni, si sa, sono da cogliere.

Il 19 luglio di occasioni ce n'erano ben due.

Una, a Palermo, dove si commemorava un martire dello stato e della mafia.

L'altra, a Milano, dove si premiava chi fa martire lo stato con le mafie. ...
Antonio Vigilante - 19-07-2010
La Gelmini annuncia il progetto "Qualità e merito", ispirato dal guru Roger Abravanel, autore di un libro che si intitola "Meritocrazia".
Sembra un valore incontestabile, la meritocrazia. Ognuno di noi, quando finisce in ospedale, vorrebbe essere curato da medici preparati e da infermieri competenti; ognuno vorrebbe che il proprio docente universitario - o il docente dei propri figli - occupasse quella cattedra per i suoi meriti, e non per diritto di successione; ognuno vorrebbe, infine, essere governato dai migliori, e non da avanzi di galera.
E tuttavia la parola ha in sé qualcosa di sospetto.
Meritocrazia vuol dire che nella società fa strada chi ha i meriti. E chi decide chi ha i meriti? La scuola, nel periodo di formazione; e poi le commissioni dei concorsi, che selezionano docenti, medici, magistrati, eccetera. Ma come avviene questa selezione?
Francesco e altri - 14-07-2010
Domenica 4 luglio 2010 si è tenuto a Parma l'Incontro Nazionale delle Scuole, al quale hanno preso parte genitori e docenti impegnati nella Difesa della Scuola della Costituzione provenienti dalle seguenti città: Torino, Novara, Milano, Bologna, Modena, Ferrara, Piacenza, Vicenza, Padova, Roma, Napoli, Carpi, Parma, Versilia, Lucca, Livorno, Genova.
L'Incontro Nazionale delle Scuole si poneva i seguenti obiettivi:
1) comprendere dalla voce di chi ne è stato testimone e protagonista, il livello di mobilitazione che le diverse realtà territoriali hanno espresso nell'anno scolastico appena concluso;
2) valutare il livello di mobilitazione che sarà possibile esprimere nei prossimi mesi, ed in particolare nel mese di settembre 2010;
3) confrontarsi sulle iniziative di protesta e di sensibilizzazione finora realizzate contro la "riforma" Gelmini, i tagli agli organici e ai finanziamenti alla scuola pubblica;
4) delineare possibili strategie da mettere in atto a livello locale e nazionale a partire dalle prossime settimane.
Giocondo Talamonti - 13-07-2010
La cronaca sportiva ci propina ogni giorno notizie che nulla hanno a che vedere con i principi ispiratori dello sport. La competitività e la presenza di sponsor hanno modificato il quadro di riferimento, spesso trasfigurandolo fino al punto da rendere tollerabili comportamenti sleali, manomissioni di risultati, scorciatoie per la vittoria. In una parola, la perdita dei valori fondanti il gesto atletico si è così diffusa, per effetto del ricorso a strumenti alternativi all'impegno e alla solidarietà, da divenire compatibile con l'atteggiamento di chiunque pratichi una disciplina sportiva. E, quel che è peggio, anche in assenza di pungoli provenienti da sponsor esigenti, ma suggeriti da un unico, assillante, irrinunciabile obiettivo: la vittoria. Se questa arriva come conseguenza di comportamenti coerenti con l'etica sportiva, sarà un utile esempio per quanti ne seguono le vicende che l'hanno determinata, ma se deve essere ottenuta a tutti i costi, allora è quanto di più deleterio si possa indicare.
77° Commissione del LS Segrè di Torino - 13-07-2010
Ma, in realtà, non è questione di quei quattro soldi che non ci vogliono dare. Si tratta di altro. È in primo luogo e soprattutto una questione di principio. Da anni ci vediamo trattati sempre peggio in quanto lavoratori della scuola in specifico e del settore pubblico in generale. Dobbiamo essere consapevoli che se continuiamo a tacere, tale situazione procederà e si aggraverà ulteriormente. Soltanto prendendo posizione in modo unitario, solidale, fattivo, soltanto da una risposta collettiva in questa direzione possiamo attenderci qualcosa.
Quello che vogliamo allora non sono semplicemente i nostri quattro soldi, che potremmo sempre devolvere a calciatori, veline e imprenditori bisognosi... Il senso del nostro discorso è che si metta un punto fermo a una situazione in rapida degenerazione, si acquisisca consapevolezza di quanto accade e si agisca di conseguenza.
Virginia Mariani - 13-07-2010
Si moltiplicano a scuola i progetti, da quelli d'Istituto ai cosiddetti PON, fra cui anche quelli correlati alla legalità e ai Diritti Umani, ma chissà perché una conferenza sulla laicità nella scuola non è percepita come importante in questo percorso di formazione e informazione. Così è stato per la maggiorparte delle persone (amministratori, dirigenti, docenti) invitate dalla comunità battista di Mottola alla conferenza con il prof. Nicola Panatelo, presidente dell'Associazione "XXXI Ottobre", su "La laicità in Italia: il caso scuola" svoltasi sabato 26 giugno 2010. L'incontro è stato particolarmente interessante e illuminante ...
Linda - 10-07-2010
Negli ultimi giorni, forse a causa del caldo, devo dire che gli onorevoli ci stanno dispensando perle di saggezza come fossero acqua.
Vorrei riflettere insieme a voi, su quelle che riguardano il settore della scuola.
Il Presidente Fini ha dichiarato: in Italia è in emergenza educativa!
Autorevolissimo, tra l'altro detto da un dottore in pedagogia.
Ha affermato anche che "il servizio nel campo dell'istruzione rappresenta un primario interesse per l'intera comunita' nazionale''.
Tradotto dal politichese al cittadinese vuol dire soldi cash!
Ma se d' "investimenti" si parla, il problema è che non sono per scuola pubblica, alla quale sono rivolti solo tagli, ma riguardano esclusivamente la scuola privata.
Afferma inoltre l'onorevole Fini che ovviamente, essa dovrebbe essere oggetto di valutazioni, ma mi chiedo: quando, quali, da chi?
Ironia - 09-07-2010
Indovini, quante emozioni
perche' coi quiz che ci danno i milioni
evviva le televisioni.
aspetta e spera, e poi s'avvera
teniamo alta la nostra bandiera
cosi' compatti verso i premi marceremo
e dalle balle poi vedrai
che vinceremo
aspetta e spera, e poi s'avvera
che la nottata non e' cosi' nera
siam tutti quanti
felici e contenti
noi siamo un popolo di concorrenti
e alla conquista del quiz partiremo
bisogna vincere e vinceremo
Andrea Ermano - 09-07-2010
Si accumulano in Italia i segnali di una discontinuità politica lungamente preannunciata. Se essa avverrà per davvero e in che modo, se essa ci condurrà a un governo di responsabilità nazionale o a elezioni anticipate oppure a un temibile vuoto di potere, nessuno lo sa.
Tanto vale occuparsi allora di questioni fondamentali. Perciò questa settimana tratteremo di verità: serenamente, pacatamente.
A modesto parere di chi scrive la nozione di verità si suddivide in quattro concetti. Eccoli.
Se, in primo luogo, affermiamo per esempio: "alcuni capricervi stanno galoppando", questo è vero a due condizioni: che ci siano effettivamente degli animali chiamati "capricervi" e che, laddove esistano, ce ne siano alcuni effettivamente al galoppo.
Invece, dire "due capricervi al galoppo più due capricervi al galoppo fanno in tutto quattro capricervi al galoppo", è vero a prescindere dal fatto che esistano i capricervi. E francamente non interessa nemmeno se i quattro animali, reali o immaginari che siano, stiano effettivamente galoppando. Basta che siano quattro. In questo caso facciamo dipendere la verità da certe regole matematiche.
"È impossibile che in questo preciso istante il mio capricervo stia galoppando e contemporaneamente non stia galoppando". Questo è vero di per sé, a prescindere da qualsiasi altra considerazione, purché le parole usate abbiano ciascuna un significato definito e univoco.
I tre concetti di verità fin qui esemplificati sono noti anche sotto il nome di: 1) "corrispondenza", 2) "coerenza" e 3) "evidenza". Ne manca uno.
Giuseppe Aragno - 08-07-2010
La legalità è in cima ai pensieri dell'avvocato Gelmini, vestale della meritocrazia e ministro della scuola e dell'università per meriti ignoti. Tra il dire e il fare però ci passa il mare e - pazienza per i luoghi comuni - ogni regola ha le sue eccezioni. Conserviamo, perciò, tra gli eventi che serviranno a ricostruire la storia di questi anni, un luminoso esempio di ministeriale rispetto della legalità.
Noi pensavamo un tempo - miserabili statalisti rossi e comunisti - che la scuola non potesse esser trattata come un raccordo autostradale o un regolamento di canali di scolo. Cattolici, socialisti e liberali, concordammo su un'idea di scuola cui Aldo Moro, un noto mangiapreti bolscevico, assegnò, durante i lavori della Costituente, "la tutela del diritto comune" e, quindi, la preminenza nel campo spinoso della formazione e, per suo conto, Concetto Marchesi, illustre latinista e - stavolta sì, davvero comunista - definì "il massimo e l'unico organismo che garantisca l'unità nazionale". E' noto a tutti, però, ed è storia d'oggi: per l'avvocato Gelmini, che s'è "formato" alla scuola d'un costituzionalista di gran nome, come Silvio Berlusconi, la Costituente fu l'anticamera del "
consociativismo".
Lidia P. - 08-07-2010
Lettera aperta all'Onorevole Mariastella Gelmini, Ministro della Pubblica Istruzione

Onorevole Ministro,
sono una docente a tempo indeterminato di una Scuola Secondaria di 1° grado, quest'anno incaricata come Presidente di commissione agli Esami di Stato conclusivi del primo ciclo di Istruzione.
Voglio condividere con Lei alcune riflessioni, derivanti dalla mia esperienza personale e da tante affermazioni ascoltate da colleghi dell'Istituto Comprensivo in cui lavoro e di quello in cui ho presieduto gli esami.
Vorrei parlarLe di tanti aspetti della nostra Scuola, dal suo livello generale ai programmi (ad esempio di Storia), dal monte ore alla formazione delle cattedre, ma sono convinta che affrontare tanti temi significa spesso non svilupparne adeguatamente alcuno, per cui mi limito a quello che in questo momento mi preme maggiormente, ovvero la VALUTAZIONE.
Francesco Masala - 07-07-2010
A Los Angeles davanti al giudice che esamina coloro
che vogliono diventare cittadini degli Stati Uniti
venne anche un oste italiano. Si era preparato seriamente
ma a disagio per la sua ignoranza della nuova lingua
durante l'esame alla domanda:
che cosa dice l'ottavo emendamento? rispose esitando:
1492.
Poiché la legge prescrive al richiedente la conoscenza della lingua nazionale,
fu respinto. Ritornato
dopo tre mesi trascorsi in ulteriori studi
ma ancora a disagio per l'ignoranza della nuova lingua,
gli posero la domanda: chi fu
il generale che vinse la guerra civile? La sua risposta
fu: 1492 (con voce alta e cordiale). Mandato via
di nuovo e ritornato una terza volta,
alla terza domanda: quanti anni dura in carica il presidente?
rispose di nuovo: 1492. Orbene
il giudice, che aveva simpatia per l'uomo, capì che non poteva
imparare la nuova lingua, si informò sul modo
come viveva e venne a sapere: con un duro lavoro. E allora
alla quarta seduta il giudice gli pose la domanda:
quando
fu scoperta l'America? e in base alla risposta esatta,
1492, l'uomo ottenne la cittadinanza.
Laura Alberico - 07-07-2010
La comunicazione significa letteralmente "mettere in comune" e su questo presupposto la collettività fonda i suoi valori di uguaglianza e democrazia. Soltanto in queste condizioni è possibile costruire una società aperta e pluralistica nella quale la ...
Mila Spicola - 03-07-2010
Secondo un sondaggio l'idea del "docente fannullone", promossa da Brunetta, rilanciata da Tremonti e accolta dalla Gelmini, ma attecchita senza resistenze nell' opinione pubblica italiana, deriva non tanto dalla qualità del lavoro offerto (il 65% dei genitori intervistati è sostanzialmente soddisfatto dei docenti dei proprii figli, il 20% addirittura entusiasta, con un indice di gradimento molto alto se conforntato con quello di altre categorie di lavoratori del pubblico impiego) quanto da altri fattori: rapporto lavoro vacanze in primis.
Vediamo di saperne di più.

STIPENDIO
Lo stipendio medio di un insegnante tedesco è superiore, e non di poco, rispetto a quello dei suoi omologhi italiani. Lo stipendio medio di un professore di scuola secondaria superiore in Italia dopo quindici anni di insegnamento è di 27.500 euro lordi annui Un insegnante tedesco, allo stesso livello di carriera, guadagna 45.000 euro all'anno.
Salvatore Nocera - 02-07-2010
Sino a qualche giorno fa nessuno avrebbe immaginato che le persone con disabilità, di solito poste al centro dell'attenzione della retorica nazionale, potessero divenire oggetto di una discriminazione politica ufficiale.Sino a quando cioè il Ministro dell'economia lanciava il messaggio che l'Italia non era economicamente competitiva col resto del mondo a causa dei troppi invalidi; con ciò egli ha dato delle persone con disabilità un'immagine totalmente negativa, a dispetto degli spot pubblicitari sulla creatività delle persone condisabilità, intese come risorsa, diffusi dal suo collega Ministro per le pari opportunità.
Sino a qualche giorno fa, nessuno avrebbe potuto supporre che le assicurazioni date alle persone con disabilità potessero essere cinicamente irrise dai politici.
Scuola della Repubblica - 01-07-2010
o l'ordinanza del TAR che ha sospeso le circolari ministeriali sulle iscrizioni e sugli organici: cosa si può fare (o si dovrebbe fare se il Ministero avesse un minimo di senso dello Stato?)
(nota di Corrado Mauceri del Tavolo regionale toscano per la difesa della scuola statale)

Il TAR del Lazio ha sospeso le circolari con le quali il Ministero ha disposto le iscrizioni nelle scuole superiori di II grado i tagli agli organici delle scuole di ogni ordine e grado sulla base di una normativa ancora inesistente ed in palese violazione della normativa vigente.

A fronte di tale macroscopica violazione della normativa vigente, i Giudici del TAR, ovviamente increduli di un tale comportamento del Ministero, hanno sospeso le circolari ministeriali e nello stesso tempo hanno chiesto alla Ministra una documentata relazione, rinviando ogni ulteriore decisione all' udienza del 19 luglio.prossimo..
galassia scuola
Spazio aperto alle riflessioni e alle opinioni personali su quanto avviene nella scuola in generale, nella nostra scuola in particolare, nelle piazze e nei palazzi in cui la scuola è all’ordine del giorno. Insegnanti, ma anche studenti, operatori, genitori … possono dar vita a un confronto su tematiche attuali, a patto che la discussione sia corretta.
Astenersi anonimi e perditempo!
La Redazione
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