Anno scolastico 2004-2005 - mese di agosto
Antonia Sani - 31-08-2005
Roma, 29 agosto 2005

Alle OO.SS CISL Scuola FLC-CGIL- UIL-Scuola, COBAS Scuola

Alle forze politiche dell'UNIONE

Alle Associazioni professionali e studentesche

Loro recapiti

Oggetto: iniziativa unitaria per le contestazioni dei ...
Fuoriregistro - 31-08-2005
Vale la pena dare una scorsa a questa notizia, riportata da Tuttoscuola, ed immaginare qualche risposta:

Dopo Rimini. Verso riforme scolastiche bipartisan?

Le riforme scolastiche potrebbero rientrare nel ristretto novero di quei temi che per la ...
Associazione dei genitori di Chiaravalle - 30-08-2005
CHIARAVALLE LI' : 23/07/2005

AL SEGRETARIO GENERALE NAZIONALE C.G.I.L.
GUGLIELMO EPIFANI
Corso D'italia, 25 - 00198 ROMA

AL SEGRETARIO GENERALE C.G.I.L. SCUOLA
ENRICO PANINI
Via Leopoldo Serra, 31 - 00153 ROMA

AL SEGRETARIO GENERALE FLC ...
Corrado Mauceri - 29-08-2005
L'On. Rutelli tra le tante dichiarazioni "estive", al raduno di Comunione e Liberazione a proposito delle scuole paritarie private, secondo quanto riportato nel sito ufficiale della MARGHERITA, avrebbe dichiarato: "diamo risposte precise e ...
Fabio Brotto - 28-08-2005
Si è parlato molto, nella scuola e fuori di essa, di educazione alla legalità. Come di educazione alla salute. Su queste due educazioni nutro molti dubbi. Nutro molti dubbi, invero, sul fatto che nell'Italia di oggi esista qualcosa che meriti il nome ...
Gennaro Capodanno - 27-08-2005
Sono seriamente preoccupato da cittadino ma anche da "operatore del settore" di quanto sta accadendo in questi giorni nelle alte sfere della scuola campana. Tutto parte dalla lettera inviata in piena estate dai sindacati confederali e dallo Snals al ...
Lucia Innocente - 26-08-2005
Per la prima volta dagli stati generali del 2001 non siamo più armati in difesa dell'educazione fisica nella scuola italiana.Dapprima fuori dal curricolo, poi nell'opzionale, poi dimezzata di un'ora, sempre e comunque da tagliare... Non ricordiamo ...
Cosimo Scarinzi - 25-08-2005
Che i Dirigenti Scolastici, più noti come DS, moderna versione dei vecchi cari Presidi e Direttori Didattici, siano stimolati a governare gli istituti scolastici loro affidati come aziende è sin troppo noto come noti sono i guasti che derivano da ...
Antonia Sani - 25-08-2005
Ho letto una serie di interventi a proposito dell'abrogazione della Riforma Moratti . Sembrava un fatto pacifico che all'indomani della vittoria del centrosinistra si procedesse all'abrogazione di una riforma che nella sua ossatura prefigura una ...
Gennaro Capodanno - 25-08-2005
Era ora che anche la Magistratura inquirente si accorgesse dei tanti abusi e delle tante distorsioni connesse all'applicazione della legge 104/92. Una legge che, nata per tutelare i diritti delle persone handicappate, si è rivelata un facile rifugio ...
Lucio Garofalo - 24-08-2005
L'azione politica dovrebbe scaturire dai bisogni più autentici e vitali dell'essere umano.

La politica dovrebbe basarsi su ragioni etiche e spirituali, ma anche su istanze estetico-creative, nel senso che l'impegno politico dovrebbe essere animato da uno spirito ludico e disincantato, da una sincera passione ideale e da un profondo elemento di piacere e speranza assieme, da un motivo di ricerca della felicità che appaghi un bisogno interiore di autorealizzazione della persona umana.

In tal senso la politica dovrebbe essere l'espressione della volontà e della libera creatività dell'animo umano, che si realizza nel confronto interpersonale, nella pacifica convivenza sociale e nella dialettica democratica. Inoltre, la politica dovrebbe essere soprattutto un mezzo di aggregazione e di partecipazione sociale, uno strumento concreto, diretto e corale per concorrere e intervenire sui processi decisionali che interessano l'intera collettività; è una modalità di socializzazione tra gli individui, la più elevata e raffinata forma di socialità umana. Del resto, l'etimo greco antico del termine, da "Polis" (ossia: città), esprime il senso della più nobile e sublime tra le attività proprie dell'uomo, indica la suprema manifestazione delle potenzialità e delle prerogative attitudinali dell'essere umano in quanto essere sociale. Tale somma capacità dell'uomo si estrinseca nella politica in quanto attuazione dell' AUTOGOVERNO DELLA CITTA'.
Laura Tussi - 24-08-2005
Dall'approccio assimilazionista, alla ghettizzazione,all'utopia dell'integrazione

Elaborato dell'intervento di Luisa Riva (Docente di storia e filosofia -Liceo scientifico L. Cremona- Milano) presso l'UCIIM di Milano

Le pluralità della contemporaneità.

Il costituirsi stesso delle società come entità organizzate trae origine e giustificazione nel tentativo di realizzare una qualche unità rispetto alla contemporanea presenza costitutiva di molte persone e alle diverse collocazioni e funzioni di ciascuna di esse.
La contemporaneità vive però il suo essere pluralistica come un fatto sostanzialmente nuovo e come un problema pieno di rilevanti conseguenze.
Si possono abbozzare dei cenni relativi al fenomeno migratorio attuale risalendo in Europa al periodo fra la fine del XIX sec. e l'inizio del XX che fu caratterizzato da una fase di forte incremento demografico che trovò sfogo nell'emigrazione verso altri continenti, più di 60 milioni di persone emigrarono, apportando in questo modo flussi di uomini e di idee con la mobilità etnico-sociale degli ultimi decenni fondata sui bisogni primari di sussistenza, sopravvivenza alla fame, alla tutela dei diritti umani. L'interdipendenza dei mercati portò alla diffusione di merci e di beni, condusse alla pervasività di informazioni solo apparentemente omogenee, da un lato spingendo a condivisioni sempre più ampie e generali, ma dall'altro esse si sovrappongono senza piani preordinati ad antiche e tenaci differenziazioni generando nuove tensioni, particolarismi e lacerazioni. I processi educativi sono costretti a riflettere sulla loro natura dinamica mentre si riflette sulla riformulazione delle identità.
Parlando di diversità e di presenza dello straniero in una terra con strutture, condizioni e tradizioni consolidate, si possono formulare e si può tentare di spiegare diversi termini e definizioni come l'accezione di multiculturalità come fatto sociale statisticamente rilevabile, che implica il convenire, entro i confini di un medesimo spazio geopolitico, di differenti etnie o comunità o singoli individui provenienti da culture antropologiche differenti.
Il concetto ha dunque carattere di indicatore sociologico.
Toccando invece gli argomenti relativi alla transculturalità e all' interculturalità, si fa riferimento a due diverse strategie regolative della complessità esibita dalle situazioni multiculturali. L'una si propone di rimuoverla col sottolineare quelle costanti antropologiche che attraversano le culture, l'altra si rapporta alla complessità multiculturale tentando piuttosto di valorizzarne la dinamica complessità disequilibrante delle identità individuali e collettive costituite, aspirando a nuove possibili sintesi, continuamente riaperte, di umanità e cultura.
Una definizione possibile di interculturalità potrebbe essere questa:
"La messa a punto di nuove strategie educative e socializzatrici capaci di rendere le nuove generazioni ( e non solo loro!) atte a trarre profitto dalla situazione multiculturale, capaci di instaurare un clima propizio all'interpenetrazione di tutte queste culture, senza cancellare l'identità specifica di ciascuna"
Comitato per la Scuola della Repubblica - 23-08-2005
Come avevamo deciso nella riunione del coordinamento regionale del 18 giugno scorso, abbiamo diffuso unitamente all'allegato documento la proposta di legge per l'abrogazione immediata delle leggi Moratti con una nota esplicativa; nonostante tale ...
Vincenzo Andraous - 22-08-2005
Anche oggi una bomba ha invitato ogni uomo a farsi gli affari propri.
Anche oggi una deflagrazione ha imposto a ciascuno di pensare bene alle proprie responsabilità, un botto a perdere ha insegnato a ognuno un versetto introvabile contenuto in ...
Marina Boccatonda - 22-08-2005
Come tutti gli anni il MIUR stanzia fondi alle regioni per le borse di studio e buoni libro per gli alunni appartenenti alle famiglie meno abbienti.
Quest'anno sono stati erogati complessivamente 154.937.070 euro per l'anno 2005 e per famiglie con ...
Lucio Garofalo - 19-08-2005
Il problema delle tossicodipendenze non è una questione di ordine pubblico, benché come tale venga considerata, rinunciando ad un'analisi razionale del fenomeno e ad una rigorosa prassi politico-sociale, per abdicare a favore dell'azione poliziesca e invocare una crescente militarizzazione del territorio. Tale scelta politica, non solo non ha mai eliminato o dissuaso determinati atteggiamenti ritenuti "devianti", ma al contrario li ha ulteriormente aggravati.
Laura Tussi - 19-08-2005
Con questo termine lo psicologo indica la realtà che comprende i processi mentali non definibili logici, razionali e creativi, pur essendo prodotti dall'attività psichica dell'uomo. Esistono forme di pensiero in cui sono imperfetti gli strumenti logici quali il pensiero infantile con strumenti logici non sviluppati, il pensiero primitivo sviluppatosi in altri contesti socio-culturali, il pensiero quotidiano.
Dedalus - 19-08-2005
"Tramonta l'ora di religione". Così, in maniera perentoria (in questo caso senza punto di domanda), titola un articolo di prima pagina sulla Repubblica di giovedì 11 agosto. Sottotitolo: "Triplicati i casi di studenti che rinunciano". Nelle pagine interne, dedicate a "Scuola e Chiesa", Repubblica riporta i dati che emergerebbero dalle "Rilevazioni integrative" effettuate ogni anno dal Ministero dell'istruzione. Secondo questi dati nell'ultimo anno scolastico un alunno su tre alle scuole superiori "non si avvale" dell'ora di religione (dal 2001 ad oggi si è passati dall'11,7 al 37,6%). I numeri sono più contenuti negli altri ordini di scuola, con percentuali del 9,7% nella scuola dell'infanzia, del 6,1% alle elementari, del 11,2 % alle medie.
Stefano Catasta, Marilena Iacomelli, Stefano Maschietti - 19-08-2005
A proposito del recente comunicato ANIEF dal titolo: "Qualche ingresso in ruolo e per i meno meritevoli"

La gravità, l'infondatezza, l'intento offensivo e diffamatorio della tesi del comunicato ANIEF, che giudica i vincitori del CONCORSO ORDINARIO del 1999 "meno meritevoli" ed immessi in ruolo senza presupposti legali, nonché lo stesso CONCORSO ORDINARIO "vecchio" e "obsoleto", costringe innanzitutto ad una premessa "tecnica":
- "Le graduatorie relative ai concorsi per titoli ed esami restano valide fino all'entrata in vigore della graduatoria relativa al concorso successivo corrispondente" (legge 3 maggio 1999, n. 124, art. 1, comma 4 ; GU del 10 maggio 1999, n. 107)
- definire "obsoleto" un CONCORSO ORDINARIO e "meno meritevoli" gli idonei, individuati in base alla suddetta procedura concorsuale, costituisce una gravissima affermazione, denigratoria dell'autorevolezza della Costituzione, la quale individua nel concorso pubblico lo strumento principe per il reclutamento nei ruoli dello Stato (articolo 97 della Costituzione Italiana); dell'operato e della credibilità dello Stato e del Ministero dell'Istruzione che bandì il CONCORSO ORDINARIO del 1999; degli Uffici Scolastici Regionali che organizzarono il Concorso; delle commissioni giudicatrici individuate per selezionare i candidati; dei candidati risultati idonei alle prove del CONCORSO ORDINARIO. A sostegno di tali gravissime dichiarazioni si dovrebbero produrre prove inconfutabili e tali da invalidare gli esiti del concorso stesso, con conseguenti procedimenti legali a carico di tutti gli interessati: Stato, Ministero dell'Istruzione, Uffici scolastici regionali, commissioni e candidati.
Dopo questa premessa, proponiamo una lettura analitica e postillata del comunicato stesso.
Giovanni Falcetta - 18-08-2005
Cari Signori,

Vi invio la tabella con le date e le sedi d'esame per gli scritti del prossimo corso-concorso ordinario per dirigente scolastico, nel caso interessasse qualche collega. Ma, soprattutto, prego colleghi, sindacati e forze politiche di prestare attenzione al punteggio minimo richiesto, dopo la preselezione per titoli, per l'ammissione alle suddette prove scritte, punteggio minimo d'ammissione che varia da regione a regione senza alcuna logica rintracciabile.

Ho pensato che, forse, nelle regioni con più candidati (es. Lombardia) fosse giusto pretendere un punteggio minimo maggiore per operare una ulteriore selezione, una selezione più massiccia. Ma, esaminando tutta la tabella, tale ipotesi risulta non dimostrata. Ho fatto altre ipotesi tutte senza possibilità di una logica convincente.

Ed allora credo si tratti di un' interpretazione strampalata del federalismo leghista. Ciascuna Commissione nella propria regione fa i cazzi suoi, senza alcun criterio ragionevole, senza alcuna coerenza logica od omogeneità di criteri.

Ed i sindacati e le forze politiche di opposizione che fanno ?

DORMONO, DORMONO, DORMONO, DORMONO, come da tempo immemorabile.

Badate che la mia critica è disinteressata perchè anch'io sono stato ammesso e occupo una buona posizione in graduatoria. Ma credo che detta tabella sia palesemente incostituzionale ed anche illegale in base alla legislazione ordinaria e alla giurisprudenza.

Vi chiedo LUMI !
Gennaro Capodanno - 18-08-2005
Nell'arco di poco più di una settimana mi sono pervenuti dalla scuola pubblica dove insegno due raccomandate, documenti che potevano essere consegnati a mano, come avviene nella normalità dei casi, oltre ad un telegramma per una convocazione di una riunione del Consiglio d'Istituto. Il tutto per il costo complessivo di oltre 13 euro, più di 25mila vecchie lire. Spese che, naturalmente, saranno caricate sul bilancio scolastico. Insomma una scuola pubblica "povera" che stenta a dare gli aumenti contrattuali ai lavoratori, allocata in strutture per lo più inidonee, che fa lievitare oltre i limiti di legge il numero degli allievi per classe, che lascia gli studenti diversamente abili privi dei necessari supporti e col personale di sostegno ridotto al lumicino, si può però permettere sprechi di questo genere che, sommati, nell'arco di un anno, danno luogo a cifre a diversi zeri di euro.
Lucio Garofalo - 18-08-2005
Quelle dell'agosto del 1945 sono state le uniche volte (per fortuna) in cui le armi nucleari sono state impiegate in un conflitto bellico contro popolazioni civili ed inermi, sterminando intere generazioni e annichilendo intere città.
Giovanni Sante Pontillo - 18-08-2005
Non vorrei scrivere un articolo giornalistico a carattere sensazionalistico, ma vorrei soltanto capire , se qualcuno può aiutarmi, sul perchè oggi non vale più quello che ieri era il titolo di studio 'principe' per l'accesso al concorso e quindi ai ruoli di dirigente scolastico di scuola elementare.
Mi pongo questa domanda, visto che a mia moglie è stato negato l'accesso all'ultimo 'Corso Concorso' appunto per Dirigente, essendo Lei in possesso di diploma in 'Vigilanza Scolastica' conseguito tantissimi anni fà e cioè al finire degli anni ottanta. Questa vicenda sembra un assurdo all'italiana, visto che mia moglie come credo tantissimi/e suoi colleghi/e hanno aspettato per anni questa opportunità, avendo il titolo di studi idoneo, cioè quello 'giusto', che con un colpo di spugna si sono visti cancellare ed azzerare nel suo valore, dopo anni di attesa e prospettive, considerato che queste persone hanno interrotto i propri studi nella consapevolezza istituzionale che quanto raggiunto fosse idoneo nel tempo, quindi, non a scadenza, per l'accesso a tale tipologia di concorso.

Pechè una così irragionevole cambio di direzione sul valore dei titoli abilitanti?

Perchè azzerare diritti acquisiti?

Sarei grato a chiunque potesse aiutarmi a capire, Grazie.
Laura Tussi - 18-08-2005
Ritmi e rituali nello sviluppo

Elaborato di ricerca relativo a tematiche psicopedagogiche curate dagli autori citati in itinere

L'obiettivo di tale ricerca è dimostrare l'importanza del ritmo e della ritualizzazione nella vita infantile, sostenendo l'ipotesi della linea di sviluppo che parte dai ritmi comportamentali che il neonato manifesta fin dai primi giorni di vita, si sviluppa nella ritmicità che caratterizza i primi rapporti tra madre e bambino, per consolidarsi nell'importanza delle ritualizzazioni nella vita infantile e familiare.
Negli anni 60 e 70 emerge il modello di neonato non passivo. Il bambino è un essere autoorganizzantesi, con potenzialità innate, capace di influire sul mondo circostante con il proprio comportamento. Le attività spontanee del neonato presentano particolari organizzazioni temporali e ritmiche. Questa ritmicità permette al bambino di esercitare controllo sul mondo e dare ordine al proprio agire. Questo favorisce l'interazione tra neonato e genitore, rendendo i comportamenti infantili più prevedili e facilitando la soddisfazione dei bisogni.
Gianni Mereghetti - 18-08-2005
A fine luglio una sentenza della Corte Costituzionale ha riconosciuto che insegnare è diverso dal pulire un'aula, dal gestire un laboratorio, dal protocollare la posta. La stessa sentenza dice che non va contro il principio di uguaglianza la valorizzazione delle specificità di ogni funzione, il che apre finalmente le porte a ciò che aspettiamo da anni, un contratto solo per la funzione docente, diverso da quello del personale ATA.
galassia scuola
Spazio aperto alle riflessioni e alle opinioni personali su quanto avviene nella scuola in generale, nella nostra scuola in particolare, nelle piazze e nei palazzi in cui la scuola è all’ordine del giorno. Insegnanti, ma anche studenti, operatori, genitori … possono dar vita a un confronto su tematiche attuali, a patto che la discussione sia corretta.
Astenersi anonimi e perditempo!
La Redazione
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