Scuola in Campania: beghe di potere sulla pelle degli studenti
Gennaro Capodanno - 27-08-2005
Sono seriamente preoccupato da cittadino ma anche da "operatore del settore" di quanto sta accadendo in questi giorni nelle alte sfere della scuola campana. Tutto parte dalla lettera inviata in piena estate dai sindacati confederali e dallo Snals al ministro Moratti con la richiesta di rimuovere il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Bottino, "per incompatibilità ambientale". Poi c'è la replica di quest'ultimo che si limita però a rimandare le accuse dei sindacati, le quali riguardano organici, affollamento delle classi, precarietà sotto il profilo igienico sanitario, inidoneità delle strutture, da un lato agli Enti locali, Comuni e Province, dall'altro, per l'affollamento delle classi, ai dirigenti scolastici. Oggi la replica piccata con una lettera ufficiale del presidente regionale dell'ANP, Ciotola, il quale prendendo le mosse dalla lettera succitata, nel chiedersi quali mire effettive abbiano i sindacati, visto che non possono ignorare che gli interlocutori delle loro accuse sono altrove, afferma testualmente " forse predisporre o obbligare il Direttore ad essere attento a quelle pratiche di occupazione degli spazi di agibilità della Direzione che di anno in anno caratterizza sempre più la presenza dei sindacati in tutte le attività promosse dalla stessa Direzione? ". Insomma tutto nascerebbe per beghe di potere, per l'occupazione da parte dei sindacati, con logiche meramente spartitorie, di lottizzazione, degli spazi all'interno della stessa direzione scolastica. Un'accusa gravissima e preoccupante alla quale ci auguriamo che sia il direttore generale Bottino sia i sindacati chiamati in causa vogliano dare risposte immediate. Ed intanto, mentre tutti si affrettano a gettare acqua sul fuoco, facendo credere che quest'anno a Napoli ed in Campania la scuola partirà con tutte le carte in regola è lo stesso Ciotola a ricordare che alle sue sollecitazioni per il rispetto degli impegni agli assessori regionale, provinciali e comunali non è stato dato alcun riscontro mentre da parte del direttore Bottino è stato espresso una condivisione sul problema della carenza del personale ausiliario con un impegno a sostenere le richieste nelle sedi competenti, a tutt'oggi senza concreti risultati, e una disponibilità a rivedere la composizione delle classi, non ancora supportata da interventi consequenziali. E in questo clima, a dir poco surriscaldato, la scuola napoletana e campana, tra una manciata di giorni riapre i battenti, mentre tutti gli interessati a questa scambio di missive continuano a professare, a parole per il momento, la centralità degli studenti per "il raggiungimento del tanto ricordato, ma mai realizzato, diritto allo studio ".


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