Prima di altri
Emanuela Cerutti - 26-09-2012
Il concorso ... rappresenta ''una grande opportunità'' per i docenti.
Ne è convinto il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, secondo cui ''le persone con grande saggezza parteciperanno, perchè è data loro la possibilità, indipendentemente dalla loro posizione in graduatoria, di accelerare il loro percorso e di entrare in ruolo prima di altri".


Così su Quotidiano.net, nello stesso articolo che parla dell'ora di religione da rivedere, per adeguarsi ai tempi che cambiano.
Ognuno si adegua come può, certo, ma fa strano leggere l'invito a premere sul pedale dell'acceleratore, indipendentemente dalla strada già percorsa; fa strano immaginare una saggezza che come premio avrà l'opportunità del sorpasso, non il diritto a una degna conclusione del proprio impegno.

Quando il merito prende sottobraccio la competizione e le regala fiori, c'è da dubitare che lo stato sociale ci guadagni. Di sicuro però qualcuno farà fortuna e qualcun altro si domanderà che senso abbia insegnare a non sgomitare, a rispettare le code, a cercare equità.
"A ognuno il suo", si dirà, perdendo completamente di vista le implicanze del concetto e riducendole al personale uso e consumo.

Che peccato questo concorso.

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