Tag: giovani - ultimi interventi
Eran 300, eran giovani e forti. Troppo giovani.
Bianca Maria Cartella - 27-01-2018
Eran 300, eran giovani e forti. Troppo giovani. Con Determinazione n. 5/2018, l'Invalsi indice una selezione per Autori Prove per la scuola Primaria, Secondaria di I grado e Secondaria di II grado. I requisiti sono chiarissimi. Le modalità di ...
Adotta un canto, scopri una tradizione Un concorso per le scuole
Francesca - 25-10-2017
Configurato come un viaggio nel cuore delle tradizioni musicali di Abruzzo, Basilicata, Campania, Puglia e Umbria, il concorso "Adotta un canto, scopri una tradizione" mira a sensibilizzare le giovani generazioni sull'importanza di canti e suoni ...
Altro che millenials...
Mauro Artibani - 20-12-2016
Per la prima volta nella storia i giovani sotto i 35 anni saranno più poveri dei loro padri, dei loro nonni, pure dei coetanei di 25 anni fa. Lo rileva il Censis nel suo Rapporto sulla situazione sociale del paese per il 2016.
Non ha vinto nessuno, potremmo vincere!
Mauro Artibani - 13-12-2016
La crescita si fa con la spesa. La Politica deve ripartire da qui, dando insomma a Cesare quel ch'è di Cesare! Tocca ad essa fare norme anormali, leggi leggere, regole che regolino; quel che gli spetta, insomma per meritare l'emolumento.
Per i giovani un destino cinico? No, baro, anzi stupido
Mauro Artibani - 25-10-2016
Livia, 27 anni, laurea magistrale in Architettura con 110 e lode. Lo scorso anno con "garanzia giovani" lavora senza sosta per sei mesi a 500 euro/mese, 4 dei quali non ancora incassati. Quest'anno, free lance, sta in uno studio di professionale, senza sosta, per 900 euro/mese lordi.
Il fattaccio dell'ora/lavoro
Mauro Artibani - 11-12-2015
Mentre i politici sollecitano l'immaginazione, le Imprese battono la via del recupero della produttività, i giovani lavorano con contratti di lavoro meno onerosi per l'impresa e ai "lavoratori" toccherà fare gli straordinari.
E' tutta colpa del vuoto?
Sonia Cartosciello - 11-02-2014
Gli episodi esecrabili del " branco" che in questi giorni, ancora e purtroppo, hanno fatto notizia mi hanno spinta a pormi una domanda, l'ennesima: ma è davvero tutta colpa del vuoto?
La sterzata
Giulio Cesare Viva - 26-01-2010
Il Parlamento italiano, in questi primi giorni del 2010, sembra ondeggiare tra esigenze di recupero del proprio primato politico e morale e interventi poco popolari ma necessari per raddrizzare la baracca Italia. Maggioranza e minoranza da tempo si fronteggiano stupidamente cercando di non essere travolte dagli agguati dei massimalismi politici, degli integralismi religiosi, del giustizialismo chiuso, della rabbia degli ultimi e del qualunquismo strisciante, dall' esasperato campanilismo e dalle utopie dei senza se e senza ma. Tutti i gruppi hanno difficoltà nel fare scelte coerenti con i programmi dichiarati e sembrano essere come dadi che, dopo essere stati agitati in un bicchiere, sono improvvisamente rovesciati su un tavolo mostrando, a caso, una delle sei faccia che spesso non è quella necessaria per vincere la posta in gioco.
Rave party e danza della sordità
Vincenzo Andraous - 08-09-2009
Rave party è sgretolamento del concetto di libertà, rispetto a qualunque regola e convenzione, non è accomunabile a una discoteca, non è la trasgressione a una accondiscendenza controllata, rave è altro, il rifiuto a ogni auspicata e non più rinviabile rinascita sociale.
Miti e riti
Gennaro Tedesco - 07-09-2009
Quando ero a scuola, sono rimasto sempre stupito dall'amara constatazione che, a parte qualche timido tentativo nella Scuola di base, nelle Superiori di qualunque ordine e grado non si prendevano mai sul serio i grandi miti e i grandi eroi che erano la gioia e il tormento delle nuove generazioni. Non ci si rendeva conto, soprattutto dal lato dei docenti, dei presidi e dei genitori, dell'enorme potenziale evocativo, comunicativo ed educativo che tali miti ed tali eroi potevano fornire a una Didattica moderna ed avanzata. Polarizzare e galvanizzare la motivazione, l'interesse e l'attenzione di intere generazioni studentesche intorno a coinvolgenti ed appassionanti mitologie e simbologie, parti integranti e palpitanti della vita relazionale, affettiva e intellettuale dei nostri giovani ed adolescenti, sfuggiva e sfugge a gran parte della nostra classe docente e dirigente. Infatti la mancanza di tale prospettiva comunicativa ed educativa non è solo un problema scolastico ed universitario, ma anche un dramma politico ed istituzionale che, in verità, non pare attraversare solo le nostre logore e vetuste istituzioni nazionali, ma anche quelle europee ed internazionali i cui rappresentanti sono completamente lontani e alieni da ogni comprensione delle problematiche reali che costituiscono il nerbo essenziale dell'immaginario collettivo delle nuove generazioni non solo studentesche.
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