La soluzione giusta
Lorenzo Picunio - 09-01-2010
L'effetto annuncio paga dal punto di vista del favore dell'opinione pubblica.
Così l'Alta Velocità (che poi va in tilt alla prima neve) prevale sui disagi dei pendolari, e il ponte sullo Stretto di Messina ha la meglio sulle buche della Salerno-Reggio Calabria.
Insomma, la normalità, l'efficienza, la quotidiana manutenzione sono cose fredde, quotidiane, che non fanno notizia, e così si evita di farle.

Il trattato di Lisbona prevede che entro il 2020 dovremo avere l'80% di diplomati.
Per arrivare a questo si tagliano - Circolare Ministeriale del 21 dicembre 2009, regalo di Natale - circa metà dei fondi destinati alle scuole per miglioramento dell'offerta formativa, supplenze, pulizie, funzionamento amministrativo e didattico.

Già le scuole soffrono del taglio del personale, già risentono dei tagli alle A.S.L. (si pensi al sostegno e alle accudienti) e agli enti locali, già le classi superano i 25 alunni.

Si risolve questa situazione? Sì, ma a fatica, e con tanto volontariato, cosa che non è certo la soluzione più giusta.

Occorre mobilitarsi per tutelare la scuola pubblica che è un valore di tutti.


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