Che Profumo ha questa riforma eccellente?
Paolo Citran - 05-06-2012
La proposta del ministro è sbagliata, inopportuna e pericolosa perché .........

Perché coloro che dovrebbero valutare sarebbero caporali obbedienti in un sistema managerialburosaurico, a cui verrebbe vietato di esprimere un pensiero autonomo, diverso da quello "unico" che si richiede ad un funzionario obbediente: ovviamente non accetterebbero pensieri e comportamenti liberi e democratici da parte dei "valutandi".

Perché i "caporali" di cui sopra valuterebbero bravi insegnanti ed operatori della scuola in quanto soldatini ben formattati.

Perché i criteri di valutazione terrebbero d'occhio chi si considera "dipendente" del governo piuttosto che della res publica e della sua Costituzione.

Perché si sarebbe meritevoli in quanto "copie conformi".

Perché si scatenerebbe nelle scuole una concorrenzialità deleteria tra insegnanti, alunni, scuole, D.S., che sarebbe trasmessa come valore ad alunne ed alunni degli Istituti di ogni ordine e grado.

Perché non meno dannosa sarebbe la concorrenza tra scuole, che finanzierebbero le scuole con meno problemi, non quelle che ne hanno di più permotivi sociali, culturali, economici ...

Scuole d'eccellenza non sono quelle che valorizzano i migliori, ma quelle che tendono a far tutti "migliori".

Tags: eccellenza, pensiero autonomo, pensiero unico, conformismo, concorrenzialità tra scuole, docenti, alunni, D.S., scuole con problemi di svantaggio


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 Katia    - 10-06-2012
Ok, ok. Ma, allora continuare così? Io che sperimento, mi formo e formo, studio e mi preparo, continuerò ad entrare in classe di fianco al collega che vede sempre film in classe e ammazza il tempo (suo e degli studenti?!)
Ma, criticare senza mettersi in gioco non stanca mai?

 Paolo Citran    - 10-06-2012
Mi sembra che l'ultima riga alluda alla soluzione: insegnanti preparati e motivati per una scuola "eccellente" per tutti. Come? Certo questo è il problema, ma con questo modello di scuola "manageriale" e "burocratica" non si va da nessuna parte. Naturalmente non posso qui scrivere un trattato .... Scuola democratica, critica, colta, luogo di relazioni interpersonali, in cui un preside (non un maxipreside che mette firme e promuove " progetti " d'immagine) si cui anche della didattica .... degli insegnanti ... degli allievi .... e con competenza.

 Agnese Fratini    - 11-06-2012
Condivido.
Siamo vittime di anni di malgoverno della scuola e paradossalmente insegnanti stoicamente impegnati e insegnanti demotivati e deresponsabilizzati hanno lasciato spazio alla mediocrità che ha occupato tutti i ruoli che oggi vive da protagonista il gioco "controllori-controllati". Fino a quando li lasciamo giocare? Quante partite truccate?

 Francesco Squillace    - 11-06-2012
Della serie: quando l'idealismo decide di fare a cazzotti sull'orlo del precipizio....