Genitori neri - E' meglio essere diversi per sopravvivere meglio
Arturo Ghinelli
Condividi questo articolo


E’ meglio essere diversi per sopravvivere meglio

Voci di Donne


 


Ho fatto ai miei alunni di terza elementare due domande :”E’ meglio essere diversi o essere uguali?” e “Se i miei genitori fossero neri…io cosa farei?”.


Niente di originale, si tratta delle stesse questioni poste alle classi che parteciparono all’indagine di Paola Tabet e i cui risultati si possono leggere nel libro “La pelle giusta”edito da Einaudi.


Semplicemente essendo trascorsa una decina d’anni da quella indagine,volevo vedere che risposte davano oggi dei bambini,che tra l’altro ho imparato a conoscere in questi tre anni trascorsi insieme.


Alla prima domanda praticamente tutti hanno risposto che è meglio essere diversi,anche se con motivazioni diverse che in qualche caso si sono influenzate reciprocamente trattandosi di una conversazione. ”Se eravamo uguali non ci distinguevamo”.”Diversi ci distinguiamo meglio”.”E’ meglio diversi,se avessimo gli stessi gusti non ci sarebbe cibo a sufficienza”.”Se fossimo tutti uguali impareremmo le stesse cose e faremmo le stesse cose”.”Se sono tutti femmine non possono riprodursi” .”Diversi,altrimenti avremmo tutti gli stessi difetti”.”Se tutti avessero lo stesso gusto si ucciderebbero per la stessa caramella” .”Tutti vorrebbero lo stesso giocattolo,ma se ce n’è uno solo…”.”meglio diversi,altrimenti tutti avremmo la stessa pelle”. Soltanto una ha risposto:”Meglio tutti uguali,perché mi piace” E si capisce molto bene che preferisca l’uguaglianza perché è già portatrice di ben due diversità,essendo figlia di immigrati e disabile.


Ma la prova del fuoco circa la loro opinione sulla diversità è stata la seconda situazione, a cui ho chiesto di rispondere solo per iscritto per evitare di influenzarsi a vicenda. Infatti le risposte sono state molto varie e alcune sorprendenti. Per sette di loro non ci sono problemi:”Se i miei genitori fossero neri.. io gli vorrei bene lo stesso”. “perché sono sempre i miei genitori “. “perché sono sempre uomini” . “perché siamo tutti esseri umani” . Una arriva ad affermare: “A me non importerebbe niente perché a me  mi piacciono e in fondo non sono male” . Poi c’è tutto un gruppo in cui si insinua un dubbio.”Se loro fossero neri e io bianca. Quando ero piccola avrei pensato di essere figlia loro,ma crescendo capirei di essere stata adottata. Se anch’io fossi nera come i miei genitori,non ci troverei niente di strano”. “Penserei che mi hanno adottata e penserei che presto mi fanno conoscere i miei veri genitori”  .”Vorrei essere nera anch’io ma mi dispiacerebbe”  .”Io gli vorrei sempre bene,penserei però che mi piacerebbe che mi farebbero conoscere i miei veri genitori”. Alcuni sciolgono questo dubbio fino in fondo e positivamente. ”Mi comporterei normale e sarei nera anch’io come loro e andrei in una scuola dove tutti sono di colore nero e parlerei come i miei genitori in un’altra lingua”. Insomma sintetizza una:”Vorrei essere nera anch’io”. Non tutti però la pensano così. Qualcuno afferma:”Non mi piacerebbe molto perché non riuscirei a parlare con loro visto che vengono da un altro paese”. Ma c’è anche chi pensa di risolvere il disagio: “Se loro fossero neri e io rosa gli metterei il sonnifero nel vino e quando si addormentano pitturo la loro pelle di rosa. Così quando si sveglieranno,si guarderanno davanti allo specchio e pensano che era stato tutto un sogno quello di essere neri.” Qualcuno la butta giù proprio dura:” Se i miei genitori fossero neri non mi piacciono,mi comporto male,vorrei andare in un’altra famiglia,non giocherei mai con loro,neanche se mi regalano qualcosa. E io non vorrei essere nero.”


“…non sarei gentile e anche se mi fanno un regalo non dormirei mai con loro” e infine una arriva a dire:” Io farei i capricci e scapperei di casa e non andrei a scuola e mi chiuderei in camera da sola,non li farei mai entrare e mi preparerei le cose da sola”. Questo si chiama parlar chiaro. Non ho commenti da fare,volevo solo offrire uno scampolo di pensiero infantile oggi,sufficientemente spontaneo. L’unico condizionamento indiretto che mi è venuto in mente è che questi scolari hanno visto spesso un mio ex alunno originario della Mauritania venirmi a trovare e quindi devono aver capito che tratto le persone con la pelle nera in modo simile a quelle con la pelle chiara,perché sono bambini ma non sono mica tonti. Quindi è passato il messaggio,neanche tanto subliminale,che chi gli faceva la richiesta di scrivere le loro reazioni se i genitori fossero neri,non solo era il maestro ma per di più era un maestro poco in odore di razzismo. Speriamo che abbia ragione quella bambina che ha detto:”E’ meglio essere diversi per sopravvivere. Come ci hai spiegato tu è successo alle giraffe nell’evoluzione”. Mi piace credere che sia vero “diversi per sopravvivere meglio”,anche se questo potrebbe costarmi l’estinzione,perché contrariamente alle giraffe,sono alto appena un metro e sessanta.


Arturo Ghinelli


 

Arturo Ghinelli
email: arturoghinelli@katamail.com
 

Condividi questo articolo

in a scuola: Sì all’ora di educazione al saper vivere insieme - Un'inchiesta di TuttoscuolaPrimo Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza in Italia Anno 2004-2005Genitori neri - <b>E' meglio essere diversi per sopravvivere meglio</b>Aumentano gli stranieri: la scuola e' impreparata, mancano risorse, a rischio il sistema didatticoAumentano gli stranieri nella scuola italiana, inserimento problematicoLavorare come mediatore interculturaleScuola: carta dell'integrazione e il no alla MorattiA.s. 2004/2005 - Scuola secondaria di II grado: alunni promossi su 100 scrutinatiIl modello francese - ORGANISATION DE LA SCOLARITÉ DES ÉLÈVES NOUVELLEMENT ARRIVÉS EN FRANCE SANS MAÎTRISE SUFFISANTE DE LA LANGUE FRANÇAISE OU DES APPRENTISSAGESIl sistema educativo francese - Le tendenze attualiIn Francia: documentazioneScuola: La Riforma non facilita l'integrazione scolastica dei figli di immigrati. Una carta dell'integrazione e il no alla Moratti della Fondazione ZancanMIUR - ALUNNI STRANIERI - La scuola dell'accoglienza e dell'integrazione ed il nuovo Ufficio per gli alunni stranieriIl fallimento della scuola multiculturale tedesca: un insuccesso che fa pensareLa linea dura di Blair. Immigrati? Soltanto se utili all’economia e se sanno l’ingleseMa in matematica gli alunni stranieri sono più bravi!Children in between - CITTADINANZA, BENESSERE E IDENTITÀ DEI MINORI DI ORIGINE IMMIGRATA - Rapporto internazionale di ricercaScuole in Friuli V.G.: rischio di ''ghetti'' per gli stranieriIntercultura fase due - LA SCUOLA DIFFICILE - Lucrezia Pedrali per Cem MondialitàL'EDUCAZIONE INTERCULTURALE NELLA SCUOLA SUPERIORE di Claudio EconomiBambini e migrazione: diritto all’istruzione e intercultura. Di Fabrizio Pappalardo<img 
src=http://www.studyincanada.com/graphics/littleb.gif border=0><br> MILANO  -  Alle superiori è boom di iscritti stranieri. All’istituto professionale Marignoni sono l’80La scuola italiana di fronte al fenomeno migratorio e alcuni principi per I’ Educazione interculturale - a cura di Marina MediDiversi per religione, uguali per la legge+20% CRESCITA FIGLI STRANIERI IN ITALIAIl punto sull'attuazione della Legge 53: 27 schede per saperne di piùJournée mondiale des enseignants - Messaggio congiunto di Unesco, Unicef, Undp (programma di sviluppo Onu) e Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro)UN  CONTRIBUTO  PER  L’INTERCULTURA  NELLA  SCUOLA - di Luigi AmbrosiCAMPAGNA NAZIONALE NELLE SCUOLE PER UNA MULTICULTURALITÀ QUALE FATTORE POSITIVO, FONTE DI ARRICCHIMENTO E DI CRESCITAAlunni con cittadinanza non italiana: Sempre di più e sempre più colti, in un anno il 27,9% in più (25 novembre 2005)Salam Aleikum - corso di arabo a Modena - 3° annoPATOLOGIA E PREVENZIONE - Le potenzialità di cambiamento, di trasformazione e di recuperoADOLESCENZA STUPEFACENTE.
I giovani e le drogheLa scuola nel Primo Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza in Italia Anno 2004-2005 a cura del Gruppo di LavoroMETODOLOGIA DIDATTICA IN AREA STORICA. Svolgimento di un percorso d’apprendimento a tappe.<b>LA METODOLOGIA DELL’APPRENDIMENTO </b>LA CONDUZIONE DEL PENSIERO ATTRAVERSO LE DISCIPLINE SCOLASTICHE. Primo percorso lineare di produzione scritta in area storicaTRACCIA DI ELABORAZIONE - UN PERCORSO DI DIDATTICA GEOGRAFICAGLI ATTORI PRINCIPALI DEL DISAGIO NASCOSTO IN CLASSENARRATIVA E RIFLESSIONE.<b>Rapporto del Miur </b>sul successo scolastico degli alunni stranieriInterventi di mediazione linguistica e culturale a Lugo e nella Bassa RomagnaDal MIUR - <b>Indagine sugli esiti degli Alunni con Cittadinanza non Italiana</b>Verso una cittadinanza inclusiva: quale ruolo per la scuola? Ubax Cristina Ali Farah - maggio 2004Un progetto di educazione alla pari a BolognaL'iniziativa di Bologna di ''educazione alla pari'':una conferma positiva - Di Elvira CavalloIl “significare attivo” del soggetto - LA VISIONE DEL MONDO E DELLA REALTA’<b> L’azione educativa e la capacità di “significare” il mondo</b>Conoscere lingue diverse, mediare tra le culture, percorrere itinerari comuniLa valutazione degli alunni di recente immigrazione nella scuola dell'obligoI PROCESSI EVOLUTIVIGLI STRUMENTI EDUCATIVI PER LA SOCIALIZZAZIONE - LE PRASSI/MODALITA’ E GLI STRUMENTI EDUCATIVI UTILIZZATI A SCUOLA NEL PROCESSO DI SOCIALIZZAZIONE NORMATIVA. I modelli integrazionista e costruzionistaLE PRASSI/MODALITA’ E GLI STRUMENTI EDUCATIVI UTILIZZATI A SCUOLA NEL PROCESSO DI SOCIALIZZAZIONE NORMATIVA.<b>I modelli integrazionista e costruzionista </b>LA FASE DI START-UP DI UN PROGETTO DI PREVENZIONE DEL BULLISMO - Ruolo della mediazione relazionale, linguistica e culturale70mila alunni stranieri in più nelle scuole italiane - L'esperto: l'essenziale è superare l'ostacolo della lingua<b>Dal MIUR - Un'analisi dei fattori in gioco  </b> Percorsi ed esiti scolastici degli alunni con cittadinanza non italiana''Mare nostrum a scuola'' un'esperienza a Bologna - resoconto di Carla CastelliCinesi, rumeni, peruviani a Firenze tra i banchi c´è mezzo mondoBerlusconi bocciato! L'Italia diciottesima nel rapporto sulla campagna mondiale per l'educazione 2005Campagna mondiale per l’educazione: giudizio negativo per l’ItaliaA scuola un'ora dedicata alle diverse culture del mondoI MODELLI TEORICI DELL’INTERAZIONE - Dalla psicologia dell’educazione alla teoria dei sistemi - di LAURA TUSSIRapporto Bénisti<b> ''Sur la prévention de la délinquance''</b>IL PROCESSO DI CRESCITA E DI SOCIALIZZAZIONE Dall’individuazione all’appartenenza   dello stesso autore: PERCHE’ NON POSSO ANDARE IN UNA SCUOLA NORMALE?A SCUOLA DI ARABOIL COLORE DELL’ACQUADIRE FARE MANGIAREDUE  LINGUE SONO MEGLIO DI UNAPer contare e non essere contati -<b> Bisognerebbe essere capaci di sentire i bisogni di noi stessi e di tutti gli altri. </b>A Modena - 17 Novembre 2004 ore 17.00 - <b>IL POPOLO DEL LIBRO L’educazione nella tradizione e nella cultura ebraica</b>Genitori neri - <b>E' meglio essere diversi per sopravvivere meglio</b>CINA SPECIAL CHILDXinjiang, il paese del melograno sulla via della seta, ovvero la Cina senza i cinesi<b>LA STORIA E' DI TUTTI - </b> Nuovi orizzonti e buone pratiche nell'insegnamento della storia - Modena,5-10 settembre 2005Le impronte di MaroniBAMBINI  e MAESTRI CLANDESTINISono 574.133 gli alunni immigrati - Dati MIUR alcune novità e diversi dati assenti


Copyright © 2002-2011 DIDAweb - Tutti i diritti riservati