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 Con l'arma impropria dell'universale Annamaria Rivera

L'Italia dell'emigrazione

Solstizio d'Inverno
Il Natale e le sue radici CULTI SOLARI NELL’EMISFERO NORD di Luigi Ambrosi
 Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri
>>> Lo storico <<<

Dal Pregiudizio allo sterminio: Rom e Sinti d'Europa
 Etno Media - Associazione di giornalisti etnici

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Le radici dell'odio di
BARBARA SPINELLI
E’ utile ricordare come fu possibile, appena sette-otto
decenni fa, la distruzione degli zingari nei campi tedeschi. Non fu un piano di
sterminio accanitamente premeditato, in origine non nacque nella mente di
Hitler. Nel libro Mein Kampf si parla di ebrei, non di zingari. La distruzione
(in lingua rom Poràjmos, il «grande divoramento») ha le sue radici nella volontà
tenace, insistente, delle campagne e delle periferie urbane tedesche: un fiume
di ripugnanza possente, antico, che la democrazia di Weimar non arginò ma
assecondò
Le radici
dell'odio - BARBARA SPINELLI
CELIO AZZURRO La didattica e la formazione


Italiano per stranieri
una proposta didaweb a partire dall'autoapprendimento e dall'esposizione linguistica

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La più grande minoranza d’Europa
''Circa 7-9 milioni di Rom sono presenti sul nostro continente sin dal XIV sec. La piu' grande minoranza d' Europa viene da una storia fatta di sette secoli di intolleranza nei loro confronti e di persecuzioni culminate con il genocidio subito sotto il nazismo. Anche il sentimento diffuso in Europa di “antigitanismo” ha provocato ed è stato alla base dello sterminiio subito dal popolo zingaro.
I Rom sono a pieno diritto cittadini europei, ma non sempre godono degli stessi diritti degli altri abitanti del continente.Attualmente sono tra i 110.000 ed i 130.000 , 60.000 dei quali italiani. Dobbiamo superare l'approccio emotivo ed emergenziale al tema della loro presenza in Italia, che risale al quindicesimo secolo, e non può essere trattata come un'emergenza.''
Marco Impagliazzo - docente Università per stranieri di Perugia
Sintesi dei lavori e documentazione

Linee guida sull'educazione alla pace e ai diritti umani
Le istituzioni scolastiche, gli Enti Locali, le Regioni, il mondo dell'informazione e più in generale, tutte le agenzie educative devono contribuire a sviluppare la cultura della pace, della nonviolenza e dei diritti umani
DIDAweb dialog with Islam - lettera di pace |
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FORUM INTERNAZIONALE CIVILTA’ DELL’AMORE Messaggio letto al termine del 1° Cantiere del dialogo di Greccio
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Primo marzo 2010. Autoctoni e immigrati, uniti nella stessa battaglia di civiltà

Somalia – Italia: storie parallele di migrazione e di ''stelle cadute'' nei deserti africani o nelle acque del Mediterraneo
 Vento d'Europa: bambini, ragazzi, donne e giovani adulti Rom nelle nostre scuole
Tavolo di lavoro per una scuola che ti cammini accanto
Apriamo questo spazio, inteso come tavolo di lavoro oltre che di confronto, in un momento di particolare incertezza per i cittadini Rom, italiani ed europei, presenti nel nostro paese e nelle nostre scuole.
Gli episodi di Napoli, le tante e diverse emergenze delle citta' interessate dalla perdurante vergogna dei Kampi, gli episodi di intolleranza razzista, hanno riempito le cronache di questo maggio colpendo anche quanti in questi anni hanno lavorato e lavorano nella direzione dell'incontro e della interazione tra le culture.
La scuola, che ha visto nascere proprio con i Rom, primi tra gli stranieri ad aver avuto accesso allo studio, le tematiche dell'intercultura, e' stata in questi anni il luogo principale di contatto e incontro tra una comunita' per secoli discriminata e gli altri: genitori, insegnanti, coetanei, operatori del sociale. Contemporaneamente molte sono state le iniziative interistituzionali, le strategie integrate sul territorio, le buone pratiche faticosamente messe in atto spesso su sollecitazione diretta della scuola. Un bagaglio di esperienze che ha coinvolto la didattica e la politica scolastica, ha conosciuto progressi e fallimenti, consentendo in molti casi il successo formativo.
Questo patrimonio vorremmo fosse conosciuto e socializzato affinche' diventi rapportabile ad una nuova progettualita' che, anche grazie all'iniziativa diretta della Comunita' Europea, si prospetti come significativa sul piano della valorizzazione e della tutela della cultura e della lingua Rom, su un terreno da tutti condiviso.
Agli insegnanti, alla comunita' Rom, a quanti in direzione costruttiva operano nel sociale, e' rivolto l'invito ad intervenire, a diffondere l'iniziativa e piu' in generale ad impegnarsi affinche' la promessa di Futuro formulata dalla scuola sia affidabile, sicura, al riparo dai toni tragici di campagne razziste ed efficacemente mantenuta.
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Lista didaweb e spazio interattivo. La scuola come territorio di incontro e interazione tra le culture, per la condivisione dei diritti e la valorizzazione delle differenze.


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