Ai fratelli e alle sorelle di religione musulmana
impegnati nella scuola come studenti e come insegnanti
Ai
fratelli e alle sorelle di religione musulmana impegnati nella scuola
come studenti e come insegnanti, Noi firmatari, che insegniamo o studiamo
in numerose scuole sparse per l'Italia o che apparteniamo ad associazioni
che si occupano dei problemi dell'educazione, vogliamo assicurarvi
che nutriamo fiducia nel dialogo con voi e vi consideriamo amici e
fratelli.
Alcuni dei nostri media, dei nostri governanti e dei nostri concittadini
italiani o europei, hanno mostrato, dopo l'attentato terroristico
delle Torri Gemelle, un atteggiamento di diffidenza - e qualche volta
di superiorità o di ostilità - nei confronti del mondo musulmano,
che noi non condividiamo affatto. Egualmente riteniamo ingiusto e
inaccettabile che per la punizione e la prevenzione del crimine siano
massacrati indiscriminatamente innumerevoli innocenti e che le potenze
occidentali continuino a condurre questa guerra nel mese del Ramadan,
consacrato alla preghiera e al digiuno per i musulmani. Siamo inoltre
preoccupati di fronte alle minacce contro i cosiddetti "paesi canaglia",
fatte senza tener conto dell'ONU.
Venendo ai recenti fatti di Palestina, condanniamo fermamente l'attacco
contro il capo dell'Autorità palestinese e le violenze inaudite contro
l'intera comunità palestinese, come pure la mancanza di reazione dei
governi occidentali e in particolare della nostra Unione Europea:
tutto questo contribuisce a peggiorare il clima di sospetto e di conflitto
tra culture e tra religioni. I pregiudizi nei confronti dei musulmani
ci sembrano tanto più ingiustificati in quanto vengono dall'occidente,
che ha conquistato e colonizzato in tempi recenti gran parte dei paesi
islamici e del mondo intero. Inoltre non si può dimenticare che il
Fondo Monetario Internazionale, i governi e le grandi multinazionali
dell'occidente da tempo hanno fortemente condizionato i prezzi e i
mercati di tutto il mondo.
Tuttavia i pregiudizi della gente comune nei nostri popoli nascono
anche dall'ignoranza e dalle esagerazioni o distorsioni dei media.
L'uomo comune del nostro paese (e cosi' anche noi che vi scriviamo),
non sa veramente come voi pensiate, ne' come voi preghiate Dio, ne'
come voi viviate nella vita quotidiana, o come viviate l'esperienza
della scuola.
Questo messaggio è quindi un invito al dialogo tra le singole scuole,
le singole classi, gli insegnanti e gli studenti, nella convinzione
che la conoscenza ci affratelli.
Chi vuole entrare nella nostra rete per scambiare notizie, opinioni,
immagini, o anche semplici saluti, può farlo scrivendo all'indirizzo
elettronico mediatori@didaweb.net.
Ci farà piacere se ci direte che cosa pensate del nostro messaggio.
Eventualmente potrete dirci se siete interessati a proseguire il dialogo
con una classe (e di quale età e tipo di scuola), o con singoli insegnanti
o studenti.
Vi suggeriamo,
per cominciare, i grandi temi seguenti:
1)opinioni
sul problema dei rapporti tra i popoli e le civiltà
2)vita quotidiana nei rispettivi paesi
3)la scuola e i suoi problemi
4)navigazione internet e impiego dell'informatica a scuola
5)insegnamento delle lingue straniere
6)TEMI DA VOI PROPOSTI
Vi invitiamo
infine a diffondere nelle scuole - e ovunque lo riteniate opportuno
- il messaggio che vi inviamo in lingua araba.
A quanti volessero entrare in contatto con noi per posta ordinaria
in lingua inglese, francese o italiana, potrete dare gli indirizzi
postali che sono disponibili in www.didaweb.net/mediatori/.
Abbiamo inoltre attivato una lista di discussione, dw-dialogwithIslam,
a cui e'possibile iscriversi inviando un messaggio vuoto a questo
indirizzo.
Siamo
desolati di non capire l'arabo e di poter offrire solo una corrispondenza
nelle lingue occidentali. Tuttavia sappiamo che la grande tradizione
araba di cultura ha permesso agli europei di leggere non solo i grandi
filosofi Ibn Sina e Ibn Rashd, ma perfino il greco Aristotele, tradotti
dall'arabo. Speriamo che in un futuro non lontano tutti conoscano
almeno un po' le lingue e le culture di tutti gli altri. Con amicizia
un gruppo di insegnanti, di studenti e di volontari appartenenti a
diverse scuole italiane, e ad associazioni non governative (l'elenco
degli aderenti si trova in www.didaweb.net/mediatori/dwlist.htm
)