Un progetto di educazione alla pari nella Bologna sempre più multietnica
Tre studentesse di liceo aiuteranno ragazzi immigrati a sostenere l'esame
di terza media
di Annalisa Bolognesi
E' cominciato a Bologna un importante progetto di educazione alla pari
organizzato dal Sindacato Pensionati Cgil. Tre ragazze che frequentano la
quarta superiore al liceo Fermi aiuteranno un gruppo di giovani studenti
delle scuole Guinizzelli, figli di immigrati, a sostenere l'esame di terza
media.
L'attività prevede due incontri settimanali di due ore ciascuno, fino al
mese di giugno. Le tre studentesse, Veronica, Ingrid e Sara, saranno supervisionate
dall'Associaziona interculturale polo interetnico, già presente nella scuola
media con un'attività di doposcuola.
"Un progetto positivo - afferma Bruno Pizzica, segretario generale di
Spi-cgil Bologna - la città multietnica esiste già, le sue caratteristiche
dipendono da come si riesce a costruire un progetto di convivenza ed accoglienza.
Noi vogliamo dare un sostegno ai ragazzi che vanno a scuola".
Le tre ragazze riceveranno dal sindacato una borsa-lavoro, che potranno
utilizzare come rimborso spese e verranno premiate con un credito formativo.
"E' un onore aiutare chi ha più bisogno di noi - sostiene Ingrid - quando
la professoressa di fisica ha illustrato in classe il progetto non abbiamo
avuto dubbi, ci siamo subito proposte". Per Sara, originaria del Marocco,
non è difficile comprendere le difficoltà dei ragazzini stranieri: "Personalmente
non ho mai avuto problemi a scuola, ma so che non sempre è facile inserirsi,
imparare la lingua".
Il progetto, realizzato con la collaborazione della Scuola di pace del Quartiere
Savena, il Centro lavoratori stranieri della Cgil e il Coordinamento donne
Spi, è intitolato alla memoria di Silvia De Paolis, psicologa, volontaria
del Centro stranieri Cgil, travolta e uccisa sotto casa lo scorso gennaio.
Informazioni
www.spier.it/home.asp