01 marzo 2005
RAPPORTO STATISTICO DELL'UNHCR: NEL 2004 DOMANDE D'ASILO AL LIVELLO MINIMO DAL 1988

Per il terzo anno consecutivo, nel 2004 il numero di richiedenti asilo giunti nei paesi industrializzati è decisamente diminuito, toccando il livello minimo da 16 anni a questa parte. È quanto emerge dal rapporto statistico annuale pubblicato oggi dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).
Il numero complessivo di richiedenti asilo che durante lo scorso anno sono arrivati nei 38 paesi industrializzati presi in esame - quelli per i quali sono disponibili statistiche storiche comparabili - ammonta a 368mila, la cifra più bassa dal 1988. Nei sei paesi non europei considerati, la cifra è la più bassa dal 1986. Anche i numeri relativi ai soli paesi europei sono scesi ai livelli di fine anni '80.
Il numero di domande d'asilo presentate nel 2004 nei paesi industrializzati considerati è inferiore del 22 per cento rispetto alla cifra dell'anno precedente, proseguendo il netto declino già verificatosi nel 2003. In particolare, il numero di domande d'asilo inoltrate nel 2004 nei paesi dell'Unione Europea è diminuito del 19 per cento, nei paesi dell'America Settentrionale del 26 per cento, in Australia e Nuova Zelanda del 28 per cento.
Anche nei paesi che generalmente ricevono più domande, il totale del 2004 è il più basso da diversi anni a questa parte. In Germania, per esempio, il numero di domande presentate nel 2004 ha toccato la cifra più bassa dal 1984, negli Stati Uniti e in Svizzera dal 1987 e nei Paesi Bassi dal 1988. La cifra di richiedenti asilo giunti nel Regno Unito è sceso ai livelli della metà degli anni '90, dopo essere precipitato del 61 per cento in due anni.
Per quanto riguarda l'Italia, le domande d'asilo presentate nel 2004 e fino a questo momento registrate dalla Commissione Centrale per la determinazione dello status di rifugiato, sono state 7.408. Si stima pertanto che a questa cifra dovranno aggiungersi oltre mille ulteriori domande.
Considerando solo le domande finora registrate, si è verificata in Italia una netta diminuzione - circa il 45 per cento - rispetto alle 13.460 domande presentate nel 2003, un ribasso decisamente superiore alla media dell'Unione Europea. Anche rispetto alla popolazione complessiva, il numero di domande d'asilo inoltrate in Italia nel 2004 risulta tra i più bassi dell'Unione Europea, con 0,12 domande ogni 1.000 abitanti rispetto alla media UE di 0,6. Tra i paesi dell'Unione Europea - dopo Cipro, Lussemburgo e Malta, che comunque hanno ricevuto un numero limitato di domande - si sono registrate punte di 3 domande ogni 1.000 abitanti in Austria e 2,6 in Svezia.
Il maggior numero di domande d'asilo presentate in Italia durante l'anno passato - tra quelle finora registrate dalla Commissione - è pervenuto da cittadini di Serbia-Montenegro (1.713) e Romania (1.015), seguiti da Nigeria (824), Eritrea (375) e Liberia (314). I somali, che costituivano il gruppo di richiedenti asilo più numeroso del 2003, e gli iracheni, sempre tra i primi tre posti nei sei anni precedenti, non figurano tra i primi 10 gruppi nazionali di richiedenti asilo del 2004.
"Questa tendenza potrebbe realmente ridurre la pressione attuata da politici, media e opinione pubblica mirata a rendere i sistemi d'asilo sempre più restrittivi, al punto che molti veri rifugiati trovano un'enorme difficoltà ad avere accesso all'Europa o ad ottenere un riconoscimento del proprio status di rifugiati, un volta giunti" ha affermato Raymond Hall, Direttore dell'Ufficio per l'Europa dell'UNHCR. "Nella maggior parte dei paesi industrializzati" ha aggiunto Hall "semplicemente non si dovrebbe più parlare di emergenza rifugiati".
Il paese nel quale nel 2004 sono state inoltrate più richieste d'asilo è stato la Francia, con circa 61.600 domande. Gli Stati Uniti - il primo paese lo scorso anno - sono invece scesi al secondo posto con 52.400 domande, seguiti dal Regno Unito con 40.200 e dalla Germania - il paese che per ben 13 volte negli ultimi 20 anni ha ricevuto più domande d'asilo - con 35.600. Al quinto posto c'è il Canada, con 25.500 richieste presentate.
Se il numero di domande d'asilo viene considerato in relazione alla popolazione totale del paese, il quadro che emerge è sensibilmente differente: durante gli ultimi cinque anni, ai primi posti tra i paesi dell'Unione Europea per domande d'asilo ricevute in proporzione alla popolazione si collocano Cipro, Austria, Svezia, Lussemburgo e Irlanda, mentre Regno Unito, Francia e Germania occupano la metà della classifica.
In alcuni dei paesi presi in esame dal rapporto - tra i quali Cipro, Finlandia, Repubblica di Corea, Malta, Polonia e Repubblica Slovacca - il numero di richieste d'asilo presentate nel 2004 è stato il più alto finora registrato. Nell'ambito del netto declino registrato nei paesi più industrializzati, i 10 paesi nuovi membri dell'Unione Europea si distinguono per un incremento complessivo del 4 per cento e addirittura, nell'ultimo trimestre dell'anno, del 18 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
"Auspichiamo che, con queste cifre in diminuzione, la maggior parte dei paesi vorrà ora dedicare maggiore attenzione a migliorare la qualità dei propri sistemi d'asilo, mirando alla protezione dei rifugiati piuttosto che alla riduzione dei numeri" ha dichiarato Raymond Hall. "L'Unione Europea potrebbe inoltre compiere un importante passo in avanti lavorando per un sistema di responsabilità e di condivisione degli oneri, in modo che quando si verificherà la prossima crisi, l'Unione sarà in grado di assistere meglio i paesi più interessati dal fenomeno. Nonostante le cifre siano generalmente molto più basse, la distribuzione delle domande d'asilo sul territorio varia ancora sensibilmente e bisogna guardare molto attentamente a ciò che succede nei nuovi paesi membri. Cipro, Slovacchia e Malta sono tutti paesi con sistemi d'asilo giovani, che stanno lottando per farcela".
Il maggior numero di richieste d'asilo presentate nel 2004 nei paesi considerati dal rapporto proviene da cittadini della Federazione Russa (30.100) - la maggior parte dei quali è costituita da ceceni - seguiti da cittadini di Serbia-Montenegro (22.300), molti dei quali dal Kosovo, Cina (19.700), Turchia (16.200) e India (11.900). Anche i primi dieci gruppi nazionali di richiedenti asilo hanno registrato significative diminuzioni durante il 2004. Probabilmente il caso più interessante è quello degli afghani - il primo gruppo di richiedenti asilo nel 2001 con oltre 50mila domande inoltrate - il cui numero è diminuito dell'83 per cento negli ultimi tre anni. Nel 2004 gli afghani hanno rappresentato il tredicesimo gruppo nazionale di richiedenti asilo con 8.800 domande.
"Si tratta di un chiaro riflesso delle conseguenze che uno sforzo comune per migliorare le condizioni nelle regioni d'origine può avere sulla quantità di richieste d'asilo in aree anche molto lontane" ha aggiunto Hall. "Quando gli afghani hanno visto che nel proprio paese la situazione stava migliorando, hanno cominciato a far ritorno in misura massiccia nel proprio paese, piuttosto che spostarsi in Europa od oltre".
Anche il numero di richiedenti asilo iracheni è drasticamente diminuito: dal 2002 l'80 per cento in meno. Tuttavia, a metà dello scorso anno il numero di domande d'asilo provenienti da cittadini iracheni ha cominciato ad aumentare di nuovo, sebbene non al punto da far salire gli iracheni al di sopra del nono posto nella graduatoria generale. --
Le cifre contenute nel rapporto non sono definitive e sono da considerare soggette a variazioni.
La pubblicazione completa 'Asylum Levels and Trends in Industrialized countries, 2004' è disponibile sul sito internazionale dell'UNHCR www.unhcr.ch
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