Secondo il giudice non è infrazione indossarlo per motivi religiosi Una sconfitta per la "crociata" del vicesindaco leghista Gentilini Treviso, sentenza del Tribunale
"Indossarre il burqa non è reato"
TREVISO - Indossare il burqa per motivi religiosi non è reato. A dirlo - dopo le rinnovate polemiche dei giorni scorsi e il recente varo del "pacchetto" Pisanu che inasprisce le pene per chi copra integralmente il viso in luogo pubblico - è ora il tribunale di Treviso, che ha archiviato la denuncia nei confronti di una donna bengalese finita l'anno scorso nelle maglie dell'ordinanza anti-burqa sostenuta dal vice sindaco Giancarlo Gentilini.
A chiedere l'archiviazioni del procedimento - riferisce "la Tribuna di Treviso" - era stato del resto lo stesso pm Antonio de Lorenzi, secondo il quale l'abbigliamento della donna era giustificato dalla religione islamica. E il gip Deli Luca ha accolto la richiesta e la tesi del giustificato motivo.
La donna, una ventinovenne originaria del Bangladesh e sposata con un connazionale dipendente da un'azienda trevigiana, era stata denunciata dai vigili urbani per violazioni dell'art. 5 della legge 152, la cosiddetta legge Reale.
Il provvedimento era stato emesso il 23 settembre, quando i vigili avevano atteso che la donna accompagnasse il figlio a scuola per poi chiederle di seguirli al comando per l'identificazione. In quell' occasione, la donna avrebbe detto di avere compreso le ragioni della denuncia, ed era uscita dall'ufficio solo con un velo sui capelli. La giovane bengalese non era stata l'unica vittima dell' ordinanza di Gentilini, simile ai provvedimenti adottati in quel periodo anche da altre amministrazioni leghiste, dalla Lombardia al Friuli Venezia Giulia.
La tesi della liceità di burqa e chador è tornata d' attualità nei giorni scorsi anche per l'intervento del procuratore generale di Venezia Ennio Fortuna, secondo il quale coprirsi il volto per motivi religiosi non è reato a meno che non vi sia un rifiuto a sollevare il velo di fronte ad un' eventuale richiesta delle forze dell'ordine. Una tesi che non aveva mancato di suscitare nuove polemiche e di destare la reazione dello stesso Gentilini, che non solo ha ribadito la sua posizione sul burqa, ma ha anche aperto un nuovo fronte contro i camicioni lunghi fino ai piedi indossati da alcuni immigrati.
(14 agosto 2005)
http://www.repubblica.it/2005/h/sezioni/cronaca/burkatre/burkatre/burkatre.html
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