6.4. Attività connesse alla vita scolastica
In più della metà dei paesi, l’approccio interculturale non è confinato alle materie curricolari, ma è integrato in altri aspetti della vita scolastica. Può trattarsi di attività extracurricolari, come l’organizzazione a scuola di eventi che mettono in luce la diversità culturale, di scambi internazionali di alunni, o di attività che coinvolgono comunità di immigrati. In Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Spagna, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Finlandia, Regno Unito e Romania, l’organizzazione di tali iniziative è incoraggiata o monitorata dalle autorità educative centrali o di massimo livello.
Nella Repubblica ceca, il Ministero dell’educazione, gioventù e sport ha recentemente lanciato un vasto programma per l’integrazione degli immigrati, finanziando progetti per lo sviluppo dell’educazione multiculturale e il rispetto per la diversità in particolare fra gli insegnanti e gli alunni.
In Irlanda, Paesi Bassi e Slovacchia, alcune scuole organizzano le attività di natura interculturale, anche in assenza di raccomandazioni in tal senso da parte delle autorità educative centrali o di massimo livello.
Alcuni paesi concepiscono l’approccio interculturale a scuola come una questione generale che riguarda tutti gli aspetti relativi al funzionamento della scuola. Ciò avviene in Finlandia e Svezia, così come nella Repubblica ceca, nel Regno Unito e in Norvegia. Si ritiene che l’approccio interculturale possa influenzare la cultura scolastica, intesa come l’insieme dei valori sui quali si basano le relazioni interpersonali (fra alunni, fra alunni e insegnanti e fra insegnanti).
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