Progetto di educazione allo sviluppo eco-sostenibile
Classe I D
Scuola Media Dante Alighieri Spoleto
Anno scolastico 2001/2002
Materie Coinvolte
Scienze
Lettere
Educazione Musicale
Religione
Educazione alla Multimedialità
Insegnante coordinatrice Maria Blasini
Premessa
La terra: un insieme di paesaggi diversi, ma tutti suggestivi ed emozionanti. Dai deserti di ghiaccio alle savane, dalle foreste impenetrabili ai mari d’erba delle praterie. Tutti popolati da un’infinita varietà di animali. Dove popoli nativi e natura hanno da sempre convissuto in un reciproco sostentamento: la natura dava all’uomo i suoi frutti ed il nativo dava alla natura la possibilità di rigenerarsi e continuare il suo ciclo vitale. Ma l’uomo “tecnologico”, con la sempre più crescente esigenza di reperire spazi vitali e risorse, sta irrimediabilmente compromettendo questo delicato equilibrio che durava dai tempi dei tempi. Occorre riflettere che non lontano da questi luoghi paradisiaci esistono realtà di estrema povertà ed indigenza, dove popolazioni sono afflitte da malnutrizione, scarsità di raccolti, malattie, continui conflitti sociali ed etnici causati dall’essere stati cacciati dalle proprie terre nelle quali erano perfettamente integrati e dalle quali ricavavano il loro sostentamento e queste terre, senza più difesa, sono soggette a deforestazioni selvagge, trivellazioni e lacerazioni di ogni genere. Solo negli ultimi anni si è riconosciuta, in alcune zone, l’esigenza di salvaguardare la diversità biologica, ma istituire parchi nazionali escludendo da queste zone le popolazioni native è un ennesimo atto di barbarie. Occorre conciliare la tutela di aree naturali con la garanzia per le popolazioni locali di continuare a utilizzare le risorse presenti sul territorio. Da questa riflessione: salviamo la natura, ma anche l’uomo è nato il progetto educativo “Griots”.
Utilizzando diversi linguaggi e codici, affronta un problema dei tempi che stiamo vivendo: la salvaguardia del patrimonio di riti ed usanze, della memoria cantata, la cui definitiva scomparsa appare, nella società attuale, una frattura irreparabile.
Le tribù rappresentano ancora l'esempio di un equilibrio tra individuo e natura.
Compito della scuola è la salvaguardia della memoria nelle minoranze etniche: molla decisiva per una integrazione nel mosaico etnico affinché l'interculturalità sia vissuta come il massimo valore socio-umano. Il nostro modello di sviluppo, quello occidentale, ci ha condotti verso una crisi ambientale di dimensioni drammatiche. Giorno dopo giorno stiamo demolendo i sistemi naturali che sostengono la vita del pianeta mentre parallelamente, nelle foreste che scompaiono a ritmo sempre più veloce, nei deserti, tra i ghiacci dell'artico, nelle isole tropicali, scompaiono popoli che vivono in armonia con la natura.
Le diversità di culture, gli ambienti cui esse sono legate, rischiano di essere distrutte dall'uniformità dello stile di vita dominante. Di fronte ad un sistema economico insostenibile per il nostro pianeta e di fronte a ritmi di produzione e consumo sempre più devastanti per gli ecosistemi, il mondo deve cercare strategie e valori alternativi: da queste culture possiamo ancora apprendere come utilizzare l'ambiente senza minarne le basi stesse dell'esistenza. L'ecosistema terra potrà sopravvivere solo se, accanto alla diversità delle specie animali e vegetali, sapremo vedere, conoscere e rispettare la biodiversità delle etnie che compongono il mosaico della specie umana.
Questo progetto che comprende usi, tradizioni, leggende, suoni e canti di comunità indigene è una ricerca che diventa un’occasione per conoscere altre culture, altri approcci e vuole approdare alla conoscenza dei loro valori e per stimolare in noi una cultura del rispetto.
Obiettivi
La finalità di questa ricerca è quella di fornire ai giovani la consapevolezza dell'importanza del patrimonio culturale mondiale e di stimolare allo stesso tempo una riflessione che consenta il rilancio dei valori comuni.
Sito web del progetto
http://landsofshadow.medialighieri.it/griot/default.htm
Maria Blasini
email: m.blasini@tin.it