I figli degli immigrati saranno un milione nel 2015
di Paula Baudet Vivanco
 (Foto di Selleri - Sisifo Italia)
LORETO – I figli dei cittadini stranieri saranno un milione tra dieci anni. “Il tasso di crescita delle seconde generazioni è ogni anno del 20 per cento superiore all’anno precedente”. A sostenerlo è Marco Demarie, direttore della Fondazione Giovanni Agnelli, ospite dell’ottava edizione del Meeting internazionale delle migrazioni, dedicato quest’anno ai minori immigrati. All’evento di Loreto, organizzato dai missionari e laici scalabriniani, e che proseguirà fino al 31 luglio, partecipano operatori istituzionali, accademici e del terzo settore. La Fondazione Agnelli dedica da anni studi sulla realtà dei giovani stranieri. “Il nostro programma di ricerca guarda alle seconde generazioni dell’immigrazione come ad una grande occasione per la società italiana", assicura il direttore. "Ma è importante - aggiunge - che quest’ultima favorisca la crescita esistenziale dei giovani e sappia gestire i probabili conflitti che nasceranno. Non come scontri tra identità diverse e irriducibili, ma come dinamiche di una società composta da differenti culture”.
Il numero di bambini e adolescenti stranieri è in crescita costante anche secondo il ministero dell’Istruzione che a settembre presenterà l’ottava indagine annuale sugli alunni di cittadinanza non italiana. Già circola il dato delle 350.000 presenze registrate per l’anno scolastico 2004-2005 che “secondo le nostre previsioni, diventeranno 400.000 per l’anno 2005-2006, pari al 5 per cento sul totale della popolazione scolastica” sostiene al Meeting di Loreto Vinicio Ongini, responsabile dell’indagine annuale presso il ministero. “Una prima considerazione rispetto ai dati è la velocità con cui è avvenuto il cambiamento” sottolinea l’esperto “mentre un altro elemento importante è la varietà della nazionalità presenti: 190. Si potrebbe dire che il mondo è seduto nella scuola italiana”.
Ai primi posti di provenienza: Albania, Marocco, Romania, Cina ed Ex Jugoslavia con una crescita costante di bambini e ragazzi provenienti dall’Europa dell’est. Il ministero ha registrato un aumento degli stranieri anche nelle scuole superiori: il 40 per cento negli istituti professionali e il 38 per cento negli istituti tecnici, “sembra diventato un canale obbligatorio” commenta Ongini. “Notiamo anche che gli allievi immigrati sono molto presenti nei piccoli centri dove il loro rendimento scolastico è migliore rispetto a chi vive in grandi città” sostiene il funzionario del ministero.
Al centro dell’attenzione della giornata di ieri un approfondimento sugli alunni stranieri nelle Marche, Regione ospitante del Meeting. Qui, dal 2001, il numero di minori immigrati nella regione è salito da 7.691 a 15.567 unità; una crescita ancor più repentina se si pensa che nel 1999 si contavano 999 minori figli di immigrati. Con queste stime le Marche si collocano al terzo posto in Italia per presenza percentuale di alunni stranieri, e al primo posto per minori compresi tra gli 0 e 18 anni.
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