Lorenzo - anno scolastico 2010-2011
Francesco Di Lorenzo - 04-06-2011
Dallo Speciale Notizie dal fronte



In sintesi:

- l'Italia non è esplicitamente un paese per vecchi, ma è sicuramente un paese di vecchi;

- vicenda sempre più complicata sulle prove Invalsi. Al dibattito che si era aperto, anche su 'Fuoriregistro', sulla utilità o meno delle prove, si aggiunge un altro tassello;

- chiedere soldi ai genitori per il funzionamento delle scuole pubbliche è illegittimo.

- "rumors" dell'ultima ora indicano Mariastella Gelmini come probabile ministro della giustizia. Al suo posto verrebbe a guidare il ministero dell'Istruzione, sempre secondo i 'rumors', Maurizio Lupi...
Lorenzo Picunio - 03-06-2011
Abbiamo una primogenitura, noi insegnanti e genitori della scuola pubblica, specialmente primaria, nella crisi del sistema di potere. Quando sembrava che tutto andasse bene, quando .. quello che tutti ci ricordiamo, noi dicevamo che si stava strozzando il maggior valore di tutti noi italiani, l'istruzione pubblica per tutti i cittadini.

Bene, oggi la politica ha modo di sdebitarsi con noi. Ai vari Pisapia, De Magistris, ecc. , ai nuovi sindaci, anche quelli che non appartengono al centrosinistra ma amano le scuole dei loro comuni, chiediamo due cose...
Lorenzo Picunio - 21-05-2011
Non possiamo esimerci dal lottare, ancora, per la scuola pubblica, e in particolare contro i tagli, per garantire un servizio che è di tutti.

Sugli organici delle scuole di ogni ordine e grado si misura infatti quanto conti, per l'attuale governo italiano, il desiderio di cultura, di democrazia, di solidarietà, di futuro, di quei valori, cioè, che la scuola pubblica rappresenta.
Lorenzo Picunio - 09-05-2011
Chi va a scuola, chi ha dei figli che vanno a scuola, si accorge di come si faccia di tutto per soffocare la scuola pubblica. Nessuna bugia può nascondere le classi di 27 alunni, il taglio dei laboratori, le supplenti non chiamate, le scuole strozzate dai costi di funzionamento non finanziati.
Occorre ribellarsi come cittadini, darsi da fare perchè nell'istruzione è il nostro futuro, il futuro di tutti.
Francesco Di Lorenzo - 23-04-2011
Dallo Speciale Notizie dal fronte



Ormai è chiaro a tutti, il nostro ministro dell'Istruzione si anima, si infervora, si danna l'anima, solo quando deve difendere il presunto l'onore del presidente del consiglio. Per tutto il resto, che si tratti di insegnanti o di studenti, il suo è un discorso menzognero ma pacato, risibile ma sereno, stupido nelle sua inutilità ma calmo. Un gradino in più di anima lo mette, sempre la Gelmini, quando deve difendere le scuole private ed offendere chi tenta di fare, o vorrebbe fare, un discorso sincero su di esse: ma si sa, la scuola privata è la sua malattia, la sua debolezza.
Francesco Di Lorenzo - 16-04-2011
Dallo Speciale Notizie dal fronte



Un gruppo di docenti precari sarà protagonista di un reality show su Canale 5. I prof dovranno, durante il programma, insegnare a dei presunti vip, le nozioni base di cultura.
Tali presunti vip sono scelti tra quelli che hanno dimostrato, in altri reality, limiti di conoscenze linguistiche, scarsa cultura ed altre amenità di questo genere.
Secondo gli ideatori del programma l'idea sarebbe molto attraente. Dimostrerebbe al grande pubblico che chi ha successo ha molte lacune sul versante delle conoscenze ed è, spesse volte, in difficoltà. Mentre metterebbe i precari in buona luce, perché darebbe loro la possibilità di dimostrare che - in realtà - sono dei bravi insegnanti.
Intanto i Cobas preparano i giorni dell'indignazione...
Lorenzo Picunio - 04-04-2011
Merita di essere sostenuta una legge di civiltà, la 517 del 1977, che inserisce i bambini e ragazzi disabili nella scuola pubblica, creando un'esperienza che ha arricchito migliaia di alunni disabili e milioni di alunni in genere, che hanno avuto l'esperienza formativa di crescere insieme a loro.
Lo diciamo al Ministro dell'Istruzione che asserisce, alla televisione pubblica, che qualcuno è troppo "largo" nell'assegnare certificazioni.
Francesco Di Lorenzo - 30-03-2011
Dallo Speciale Notizie dal fronte



Il tribunale del lavoro di Genova, la settimana scorsa, ha condannato il ministero dell'Istruzione a risarcire 15 precari. Poco più di 30 mila euro a testa, questa è la somma decisa come risarcimento dal giudice, per i docenti pagati come precari e utilizzati come personale stabile. La contraddizione è troppo evidente. Ogni anno molti lavorano perché sono tra i primi in graduatoria, ma non percepiscono lo stipendio in estate e hanno meno diritti degli altri.
Ora, tra le motivazioni della sentenza, la novità è che il tribunale ha fatto sua una direttiva comunitaria che obbliga gli Stati a limitare l'uso dei contratti a termine.
Lorenzo Picunio - 29-03-2011
Non è passato un secolo - erano gli anni Trenta - da quando dei proprietari terrieri della zona di Chirignago invitavano i contadini a non mandare i loro figli a scuola per evitare che si facessero strane idee sul loro futuro.
La Costituzione Repubblicana ha dato alla scuola pubblica quel ruolo di ascensore sociale che è il suo senso più profondo.
Oggi la scuola pubblica è sotto attacco. Viene accusata di essere ideologica, quando al suo interno convivono insegnanti di ogni posizione politica.
Lorenzo Bussi - 10-03-2011
La Repubblica del 10 febbraio, ha riportato gli effetti del boicottaggio delle gite scolastiche e dei viaggi di istruzione. Il calo dei fatturati, nel 2011, è valutabile attorno al 35%: centotrenta milioni, un disastro in appendice alla crisi strutturale. Agenzie di viaggio di Milano e Rimini si sono offerte di pagare la diaria ai "prof". Ezio Moretti, amministratore di Caravantours, racconta: «Oggi contiamo duecento gruppi di studenti in meno e a fine maggio saranno ottocento. Una perdita di 5 milioni di euro, un quinto del nostro fatturato. Abbiamo provato a far capire ai sindacati che così si mette a rischio un settore, niente. Abbiamo chiesto un intervento al ministro Brambilla, neppure ci ha risposto. Lavoro da trent' anni con professori e studenti, così male non è mai andata».
E invece la risposta della Brambilla non si è fatta attendere. Il ministro del turismo e quello dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Mariastella Gelmini, hanno presentato, venerdi 25 febbraio, l'iniziativa "Dai Mille ... a un milione ... studenti alla scoperta dell'Unità d'Italia".
Lorenzo Cherubini - 04-03-2011
Quando nostra figlia è arrivata all'età della scuola io e mia moglie ne abbiamo parlato e abbiamo deciso: scuola pubblica. Potevamo permetterci di scegliere e abbiamo scelto. Abbiamo pensato che fosse giusto così, per lei. E' nostra figlia ed è la persona a cui teniamo di più al mondo ma è anche una bimba italiana e l'Italia ha una Scuola Pubblica.
Lorenzo Picunio - 25-02-2011
Con tante emergenze che riempiono i giornali, questa appare "soltanto" una cosa quotidiana. Eppure modifica la vita quotidiana delle famiglie, cambia il futuro dei figli, toglie "spazio sociale" alla cultura.
Che poi la cultura si riprenda il suo spazio, con fatti di massa, come la lotta degli universitari, o con luci che emergono nell'ombra del mondo mediatico, come la lectio magistralis di Benigni sull'Unità d'Italia, è qualcosa che fa piacere.
Ma intanto le famiglie fanno i conti con i tagli alla scuola pubblica.
Francesco Di Lorenzo - 17-02-2011
Dallo Speciale Notizie dal fronte



Se la tendenza fosse confermata, poiché i dati delle iscrizioni alle secondarie superiori sono solo quelli della Lombardia, continuerebbe ad essere il liceo la prima scuola scelta dai nostri adolescenti. È una tendenza in atto già da qualche anno, che lo sbandierato e atteso rilancio dell'istruzione tecnica e professionale avrebbe dovuto frenare. Ma così non è. Anzi, gli istituti professionali perdono terreno, come qualche cattivo consigliere aveva profetizzato. Qualcosa non è andato bene: la riforma degli istituti tecnici e professionali per ora è un mezzo fallimento. Naturalmente non è una situazione definitiva, i dati relativi alle iscrizioni nelle altre regioni italiane non sono ancora pronti. La questione è da tenere sotto controllo.
Lorenzo Picunio - 05-02-2011
Il 17 febbraio il Tar del Lazio si pronuncerà - in via definitiva - sul ricorso presentato dal "Comitato Scuola e Costituzione" di Firenze contro i tagli del servizio scolastico imposti dai provvedimenti del ministro Gelmini. Al ricorso si sono associate numerose amministrazioni comunali e regionali di tutta Italia. E' il caso di ricordare che i tagli imposti dal governo hanno rappresentato una riduzione significativa dell'offerta formativa in tutti gli ordini e gradi della scuola italiana: e questo proprio mentre altri paesi, come la Germania, hanno evitato di estendere alla scuola i tagli previsti per il settore pubblico. la scuola è un investimento sul futuro, tanto più in questi tempi di crisi economica. L'Unione Europea prevede di arrivare entro il 2020 all' 80% di diplomati.
Francesco Di Lorenzo - 29-01-2011
Dallo Speciale Notizie dal fronte



Anche gli studenti degli Stati Uniti non raggiungono risultati brillati nelle discipline scientifiche. La notizia non è di per sé importante e comunque non serve a fare degli inutili raffronti.
Un'indicazione di rilievo ci viene, invece, per quanto riguarda il dopo, il cosa fare, il come affrontare un problema di questo genere.
Ebbene, gli esponenti governativi degli Stati Uniti, a quanto pare, sono preoccupatissimi. È intervenuto anche il presidente Obama. Ha detto che metterà mano ai programmi del 2002 elaborati dal governo Bush che, guarda caso, prevedevano meno ore da dedicare alle scienze. Poiché l'alto livello di competitività anche nell'istruzione è una delle priorità del governo americano attuale, è certo che si interverrà per cambiare la vecchia legge del 2002. Peccato che da noi, invece, la tendenza sia quella di tagliare le ore per risparmiare. E, quindi, ci tocca solo un po' di invidia.
Lorenzo Bussi - 24-01-2011
Io non nego che scuola e università avessero bisogno di essere riformate, ma razionalizzando le risorse ed appianando le differenze tra nord e sud, non sforbiciando alla cieca! Che strano modo di avviare delle riforme (leggasi tagli) partendo da slogan che eccitano l'emotività popolare.

Adesso scopriamo che le incompetenze dei nostri quindicenni non erano poi così gravi, che la scuola tutto sommato, quella pre-riforma, ha retto alla prova. Potremo dire lo stesso quando verranno presentati i dati della prossima indagine Ocse-Pisa?
Lorenzo Picunio - 15-01-2011
Le scuole italiane sono nell'insieme in cattive condizioni edilizie: gli edifici sono vecchi e mostrano tutti i segni della loro età. Spesso, nelle grandi città, si tratta di edifici storici, dai restauri costosi. È difficile applicare a questi edifici le norme di sicurezza. Anche strutture più moderne sono state costruite con appalti al risparmio, spesso usando amianto. La tragedia di due anni fa a Torino, ma anche la scuola crollata nel terremoto di San Giuliano di Puglia, sono esempi evidenti di una cattiva costruzione e gestione del patrimonio pubblico.
Francesco Di Lorenzo - 16-12-2010
Dallo Speciale Notizie dal fronte



C'è un'iniziativa dal titolo bellissimo: "Scuola pubblica bene comune". Partita da alcune scuole di Milano, si sta rapidamente diffondendo in tutta la penisola attraverso una serie di associazioni.
Lo scopo dichiarato è il bisogno di vigilare e di ricordare a chi di dovere che l'articolo 33 della Costituzione recita: "Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato". Essi chiedono il semplice reintegro dei fondi sottratti alla scuola pubblica, e la restituzione di quelli concessi alle scuole private.
Tanto più che è già passato alla Camera e al Senato la previsione di spesa che sancisce l'aumento dei tagli alla scuola per il 2011.
E chi lo fa notare viene subito bollato come sobillatore, mandato da altri, disfattista.
Lorenzo Picunio - 29-11-2010
Davanti ad ogni scuola un cartello con una forbice

30 novembre

NO AI TAGLI ALL'UNIVERSITA'
NO AI TAGLI ALLA CONOSCENZA
NON TAGLIATE IL FUTURO

Firmato

"I cittadini che in questi anni hanno lottato per la difesa della scuola ...
Lorenzo Picunio - 27-09-2010
Tutti i tagli alla scuola ed ai servizi pubblici vengono giustificati con le difficoltà economiche. Ma non ci sono difficoltà economiche quando ci si vuole inventare - l'ha denunciato per prima "Famiglia Cristiana" - veri e propri corsi di cultura militare (in Lombardia, per iniziativa dei Ministeri della Difesa e della Pubblica Istruzione) per gli studenti delle medie superiori. Compreso "tiro con fucili ad aria compressa" e pattuglie notturne.
Lorenzo Picunio - 24-09-2010
Sembra passare sotto silenzio quanto sta accadendo in questo periodo nel mondo della scuola italiana. Eppure, cose importanti stanno accadendo.
C'è un governo che punta a distruggere uno strumento di difesa dei diritti democratici quale è la scuola pubblica, strumento fondamentale per l'attuazione della Costituzione Repubblicana e in particolare del suo art. 3 (quello sull'uguaglianza sostanziale di tutti i cittadini): si vuole eliminare ogni possibilità di ascesa sociale per le classi lavoratrici, ridurre l'istruzione dei cittadini a livelli minimi, imporre come unico sapere socialmente diffuso la sottocultura televisiva dei media di regime.