Lorenzo - anno scolastico 2007-2008
Francesco Di Lorenzo - 25-08-2008
In questo inizio di anno scolastico c'è bisogno di ottimismo, di grande fiducia e di entusiasmo. C'è bisogno di leggere, scrivere, dibattere, scambiare opinioni, ricercare, comunicare, spiegare, farsi spiegare, avere un progetto e portarlo avanti. Ma ci vuole forza, molta forza, perché non lo scoramento - che quello non esiste - ma una punta di tristezza ti prende.
È vero, ammettiamolo, anche chi capiva di scuola ( o almeno si circondava di quelli che di scuola ne capivano) ha fatto poco e niente o ha avuto difficoltà a fare qualcosa di serio, tra aperture inutili e riforme mai applicate, soggezioni ataviche e veti incrociati, difficoltà strutturali e ostilità culturali.
Ma qui tocchiamo punte altissime...
Francesco Di Lorenzo - 24-07-2008
Dal cumulo di cenere emergeva poi una piccola larva (o un uovo), che i raggi solari facevano crescere rapidamente fino a trasformarla nella nuova Fenice...

Se non si cambia il modo di far politica in Campania non ci sarà alcun futuro. O meglio. Il futuro è ovvio che verrà lo stesso, ma sarà un futuro intriso di presente. Il presente fatto di continuità dei sistemi di potere, cambiamenti di nome e non di sostanza, molta mediocrità nelle scelte e negli uomini, qualche eccellenza che non fa testo, tanto lavoro di uomini e donne, inutile. Il futuro è lo spazio ad un presente nuovo, e così il mito dell'araba fenice può ritrovare un senso.
Francesco Di Lorenzo - 21-07-2008
non è retorica chiederlo e chiederselo, ma di scuola, veramente, il ministro che pensa? Quale idea ha di scuola? Per favore, la dica, non la tenga per sé. E soprattutto, dica cosa ne è degli articoli 3 e 34 della Costituzione Italiana, quelli che sanciscono "la rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale..." e che " i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto a raggiungere i gradi più alti degli studi...", quale importanza hanno o avranno nel suo programma?
Francesco Di Lorenzo - 05-06-2008
"Quando le illusioni di un amalgama culturale sono cadute", non è forse poco simpatico ritornare indietro dicendo che ci può salvare la vecchia e unica maestra della scuola elementare pubblica? È uno schiaffo in faccia al buonsenso e alle intelligenze di tutti. Il bisogno di maestri è ben altra cosa che il maestro o la maestra unica delle elementari.
Lorenzo Picunio - 11-01-2008
Una proposta per affrontare il tema del copyright educativo,consentendo a scuole ed associazione educative di utilizzare materiali cartacei od informatici per i loro scopi didattici.

PROPOSTA DI LEGGE SUL "NO COPYRIGHT EDUCATIVO"

Art. 1: Le ...
Francesco Di Lorenzo - 07-01-2008
Con la legge 40 del marzo 2007 si è finalmente stabilito che gli istituti professionali resteranno nel sistema dell'Istruzione Statale. È già qualcosa. Anche se, subito dopo, con la riduzione degli orari del biennio, che, stando alle motivazioni voleva essere un provvedimento a favore degli studenti e nei fatti, invece, si è rivelato un provvedimento per tagliare organici e ore di tirocinio e laboratorio, siamo finiti nel solco solito. Come se equiparare orari fosse un messaggio di uguaglianza di per sé e non una possibile ingiustizia, seppellendo il noto passaggio ( don Milani) del voler far parti uguali tra diversi. Ma non è questo il problema, o non solo questo. Se guardiamo alcuni dati sugli istituti professionali statali forse riusciamo a farci un'idea meno generica su questo strano soggetto di cui pochi parlano, ancora meno lo conoscono, altri non lo vogliono o meglio non lo volevano, tutti pretendono di riformarlo, quasi tutti ne sono scontenti.
Lorenzo Picunio - 03-12-2007
Va detto chiaro che l'investimento in istruzione è una necessità per la formazione della società del futuro, e che non dobbiamo meravigliarci se troviamo tradotto in disagio giovanile ogni mancato investimento per la qualità della scuola pubblica. Occorrono interventi seri e qualificati, adeguati per rispondere alla ripresa di natalità e all'inserimento di migliaia di bambini stranieri (che è certo un "problema", ma può - se ben gestito - diventare anche una "risorsa"). Dobbiamo rispondere alle esigenze di una società che non dà risposte ai bisogni dei bambini e degli adolescenti, ma poi si lamenta del bullismo, dell'abulia televisiva, dello scarso rendimento scolastico. Va ricordato che quasi tutti i punti citati richiamano la proposta di legge d'iniziativa popolare "per una buona scuola della repubblica" ferma in parlamento ormai da un anno.