MEMORICIDIO A BAGHDAD Stralci da una intervista con Fernando Baez esperto internazionale di Biblioteche, a cura di P. Gàmez corrispondente di Moneda in Europa.

"Le biblioteche sono quelle che presentano molti danni e sono quelle meno seguite. E' da notare che in Iraq non c'è nessuno specializzato nel restauro delle biblioteche. Quasi tutti sono esperti di museologia, ma nessuno ha competenze per la enorme ricostruzione da fare nelle biblioteche irachene".
Fernando Bàez fa parte delle diverse commissioni di investigazioni sui danni al patrimonio culturale iracheno. Consulente UNESCO, esperto internazionale di biblioteche, assicura che sebbene i musei hanno sofferto di irreparabili danni per la sottrazione di pezzi archeologici di grande valore storico, poco si parla delle gigantesche perdite che hanno sofferto le biblioteche del paese e tra queste la biblioteca nazionale di Baghdad. "Molti ignorano che oltre ai libri sono stati distrutti gli archivi. L'archivio Nazionale si trovava al lato della Biblioteca Nazionale. Risultano persi più di dieci milioni di documenti, dal periodo ottomano a importantissimi documenti collegati alla recente storia irachena. Questa può essere considerata la prima grande distruzione dei libri del 21 secolo. Come il secolo 20 è stato caratterizzato dal rogo nazista dei libri del '33 (vero e proprio bibliocausto) il nostro secolo sarà caratterizzato da questo infelice inizio. L'aprile del 2003 non sarà mai dimenticato....Baghdad ha un tratto molto particolare: questa città è una specie di mito nella coscienza dell'oriente e dell'occidente del mondo. E' stata il centro de Le Mille e una Notte. Da Baghdad uscirono verso l'Europa centinaia di manoscritti di Aristotele e altri classici greci tradotti che influirono nella formazione degli intellettuali più importanti del medio evo. In questa terra nacque il libro 55 secoli fa, esattamente nel 3200 a.c. nella città di Uruk quando era fiorente la civiltà dei sumeri."

"Memoricidio perché più di un milione di libri è sparito durante la caduta di Baghdad oltre alle tavolette di argilla distrutte o rubate dal museo archeologico. E dall'archivio Nazionale si sono persi milioni di documenti."
"Le altre biblioteche irachene danneggiate: più di 700 manoscritti antichi furono distrutti e più di 1500 sparirono nella Maktabat al-Awqaf al-Markaziyya, un centro di studi religiosi. Nella Casa de la Sapienza (Bayt al-Hikma), centinaia di volumi furono distrutti dal fuoco. Nell'Accademia delle Scienze dell' Iraq (al-Majma' al-'Ilmi al-Iraqi) il 60% dei testi. La Madrasa Mustansiriyya, il centro della legge, fu saccheggiata. L'Università di Bagdad ha vissuto momenti di angoscia per la caduta di un missile che causò numerosi danni. Successivamente si seppe di furti rilevanti... La Biblioteca della scuola di Medicina fu, anch'essa, saccheggiata. In altre parti del paese, rapporti confidenziali parlano di danni minori a biblioteche di Mosul: Deir Mar Behnam, e Maktabat Karakosh, Madrasa al-Jalili, e la Maktabat Mahmud al-Jalili. Il destino della Bash A'yan al-'Abbasiyya, a Bassora, non riesce a essere ancora stimato. Tutto ciò vale anche per altre regioni come Erbil, dove ha sede la Maktabat al-Mufti, la biblioteca dell'Università Salah al-Din, o come a Karbala, dove ha sede la Dar al-Makhtutat, o a Najaf, dove hanno subito incenti danni la Maktabat Amir al-Mu'iminin, la Maktabat al-Hakim e la Maktabat Kashif al-Ghita.
Le perdite sono inestimabili. Manoscritti con le prime traduzioni in arabo di Aristotele, opere di Omar Khayyam, testi di letteratura persiana antica, di poeti sufi, novelle, cronache arabe, mappe persiane, donazioni di letteratura occidentale.
Dei libri della biblioteca salvati (si dice attorno al 30/35%) una parte è stata rubata e si trova in vendita nelle strade dove si possono acquistare a prezzi bassissimi volumi con il timbro della biblioteca nazionale".
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