Tradotto da: Maria Cristina Bitti – Traduttori per la Pace Settembre 17, 2006
PREGHIAMO INSIEME PER IL DARFUR Arcivescovo Desmond Tutu
Preghiamo per la gente del Darfur che è stata perseguitata dal terrore e obbligata ad abbandonare le proprie case, per quelli che si sono rifugiati nei campi profughi e che vivono ancora nella paura. Preghiamo per i morti e le loro famiglie. Preghiamo per le donne del Darfur che ogni giorno affrontano il pericolo quando lasciano il loro campo per andare a fare la legna. Veglia sulle Tue figlie. Preghiamo per i bambini del Darfur, soprattutto per quelli che vanno incontro a un mondo spaventoso senza uno dei loro genitori o senza entrambi. Proteggili e confortali. Preghiamo per la sicurezza degli operatori delle associazioni umanitarie che procurano alimenti alla popolazione del Darfur e se ne prendono cura. Preghiamo per la sicurezza delle missioni di pace delle Nazioni Unite che iniziano le loro operazioni nel Darfur. Preghiamo perché i leader mondiali siano guidati da Te nella loro ricerca di giustizia e sicurezza per il popolo del Darfur. Che siano ispirati dalla Tua umanità. Ricordati che siamo tutti Tuoi figli e insegnaci ad ascoltare. Preghiamo perché quelli che stanno causando morte e miseria nel Darfur abbandonino il razzismo e la violenza. Che possano essere perdonati quando si rivolgeranno finalmente a te per trovare il loro cammino.

PREGHIERA PER IL DARFUR Sceicco Ibrahim Mogra, Capo del Comitato per le Relazioni interreligiose del Concilio musulmano di Gran Bretagna
Bismillah rahmaan iraheem
Il verso 104 nella surah Al Imran del sacro Corano dice:
“Mi auguro che scaturisca in mezzo a voi una comunità che inviti la gente al bene, che sappia imporsi nel comandare cose convenienti e proibisca le cattive azioni. Chi ne farà parte sarà gente che ha tutto da guadagnare.” [Traduzione da “Il Corano”, a cura di Federico Peirone, Milano, Arnoldo Mondatori Editore, 1984, I, p.139]
O Dio! Facci essere oggi il popolo che invita al bene, che sa imporre ciò che è conveniente, che proibisce le cattive azioni. O Dio! In Te è la più alta consolazione di fronte a ogni sventura, in Te il compenso di ogni mancanza, in Te il risarcimento di ogni dolorosa perdita. O Dio! Noi abbiamo fiducia in Te, cerchiamo il Tuo aiuto e speriamo nella Tua misericordia. O Dio onnisciente, che tutto vedi, che tutto ascolti, Ti chiediamo di offrire sollievo ai cuori e alle menti del popolo del Darfur, di dare a tutti loro pazienza, forza e consolazione. Di dare speranza, fede e luce. O Dio! Ti chiediamo di alleviare l’oppressione e porre fine a quella atrocità. Chiediamo che smettano le uccisioni, abbiano termine i massacri, che donne e bambini possano vivere sicuri, sani e felici. O Dio! Proteggi questa gente e anche quelli che li aiutano. Restituisci al popolo del Darfur le case, le famiglie, le comunità, l’umanità, la speranza e i sogni per il futuro che gli appartengono. O Dio! Arresta la violenza, l’odio, gli stupri, la fame, le malattie e le stragi di massa di vittime innocenti. O Dio! Ti chiediamo che la comunità internazionale reagisca di fronte a questa crisi e agisca in fretta, senza permettere una crisi umanitaria. O Dio! Ti chiediamo che venga impedito ogni altro genocidio e che il mondo non rimanga in disparte ad assistere a un altro olocausto,un’altra Ruanda o un’altra Bosnia. O Dio! Ti chiediamo di dare saggezza ai nostri leader e la capacità di usare il loro potere per il bene e non per il male. O Dio! Perdona il nostro egoismo, permettici di sentire il dolore del Darfur e rendici capaci (credimi, possiamo) di fare qualcosa di diverso e di opporci alle avversità uniti e forti. O Dio! Dacci più comprensione, più empatia e la capacità di ricordare. O Dio! Purifica i nostri cuori e le nostre anime, scaccia il razzismo e l’orgoglio dal nostro essere.
Il profeta Maometto (la pace sia con Lui) disse: “Aiuta tuo fratello, non solo se è oppresso ma anche se è un oppressore.” E la gente gli chiese: “È giusto aiutarlo se è oppresso, ma come potremmo aiutarlo se è un oppressore?” Il Profeta rispose: “Impedendogli di opprimere gli altri.”

PREGHIERA PER IL DARFUR Arcivescovo di Canterbury
Durante la mia visita in Sudan nello scorso marzo ho incontrato persone che erano state vittime di odio e disgrazie senza fine ma che, tuttavia, aspettavano con ansia che finisse la guerra nel sud per tornare a casa, terminare in fretta la ricostruzione e lavorare di nuovo per il futuro delle proprie famiglie e della propria comunità. Era la loro fede a sostenerli invece degli sforzi congiunti di comunità religiose, associazioni umanitarie e governi che hanno concesso prima una tregua e poi una pace da concordare.
Abbiamo lungamente riflettuto su quell’esperienza vissuta nel Sudan meridionale mentre pregavamo oggi per il Darfur. Siamo tutti sotto giudizio per come esercitiamo il potere che abbiamo, sia esso grande o piccolo. Quando nel Vangelo di Matteo i discepoli chiesero a Gesù: “Quando siamo venuti a visitarti in prigione o quando ti abbiamo visto ignudo o affamato?”, Lui rispose: “Quando avete vestito, visitato e sfamato l’ultimo dei vostri fratelli e delle vostre sorelle, lo avete fatto a me.”
Così la mia preghiera di cristiano è che possiamo vivere a livello internazionale nello stesso modo in cui cerchiamo di vivere nel nostro piccolo: sapendo che siamo tutti figli di Dio, senza un valore maggiore agli occhi di Dio di quelli di cui non conosciamo né nomi né villaggi.
Padre dei Cieli, preghiamo per quelli le cui vite sono vissute ai margini delle nazioni e che soffrono a causa delle guerre che altri combattono intorno a loro. Preghiamo per le fazioni belligeranti, perché si sentano trafitti dallo sguardo di Dio e dallo sguardo di quelli che soffrono. Preghiamo per la gente del Darfur perseguitata dalla paura della violenza, della fame e della disperazione, perché possa continuare ad essere sfamata, visitata e difesa. Preghiamo per il lavoro degli operatori di pace, dei negoziatori e delle organizzazioni umanitarie, perché possa prevalere la sicurezza. Preghiamo per il governo del Sudan e per la sua unità. Preghiamo per la pace in nome di Colui che è il principe della pace, Gesù Cristo Nostro Signore. Amen.

PREGHIERA PER IL POPOLO DEL DARFUR Rabbino capo Sir Jonathan Sacks
O Dio di pace che ci ordini di cercare la pace manda pace al popolo del Darfur. O Dio di compassione che ascolti il grido degli afflitti ascolta il grido delle vittime, dei dolenti, dei feriti e di tutti quelli che vivono le loro giornate nella paura. Risveglia i cuori dei leader della terra perché mettano fine ai massacri, alla violenza, agli stupri, alla fame e al terrore che hanno devastato e messo in pericolo un intero popolo. Rimani vicino a chi lavora per la pace, o si prende cura dei malati, o procura cibo agli affamati, o dà asilo ai senza tetto, o spera per chi è vicino alla disperazione. O Dio di giustizia e amore non permettere che rimaniamo indifferenti al grido dei perseguitati e alle lacrime di quelli che hanno visto le proprie case, le proprie famiglie e le proprie comunità distrutte. E possano le loro richieste e la loro condizione raggiungere le orecchie e i cuori di quelli che hanno il potere per portare la pace in una regione sconvolta e aiuto a un popolo devastato. Oseh shalom bimromav Tu che costruisci la pace nell’alto dei cieli aiutaci a costruire la pace quaggiù sulla terra. Amen.
17 settembre 2006
Tradotto da: Maria Cristina Bitti – Traduttori per la Pace ( http://www.traduttoriperlapace.org )
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