Anno scolastico 2014-2015 - mese di maggio
Francesco di Lorenzo - 30-05-2015
In Italia i giovani 'Neet', cioè non occupati né iscritti a scuola o in apprendistato, sono il 26,09% degli under 30. Nel confronto internazionale con i paesi della nostra area, deteniamo il quarto posto tra i dati più elevati. Prima della crisi del 2008, comunque, la percentuale era del 19%. E non è una gran consolazione. Per abbandoni scolastici siamo ancora al secondo posto tra i paesi europei per percentuale più alta. E in Sicilia le iscrizioni all'università negli ultimi dieci anni sono diminuite del 50%. Non tutto è perduto, però, se alla fine si può sempre imparare a fare il contadino. Il corso sostenuto dal Ministero del lavoro e coordinato dal Chiantiform è nato con il preciso intento di far riprendere la scuola ad un gruppo di ragazzi che l'avevano abbandonata...
Francesco di Lorenzo - 23-05-2015
Potrebbe essere lo slogan augurale, per la scuola, in questi ultimi giorni di maggio. Come sappiamo la buona scuola è passata alla Camera e, tra oppositori e sostenitori, le posizioni sono rimaste più o meno le stesse. Solo tendenzialmente sono usciti di più allo scoperto i sostenitori: chi perché ha pensato che le critiche al testo originale erano state prese in considerazione, chi perché nel frattempo ha cambiato idea
Intanto, abbiamo appreso da un quotidiano nazionale il nome di colui che ha dato il titolo alla riforma: la buona scuola, si chiama così su suggerimento di Marco Lodoli, docente e scrittore romano di una certa fama. Anche in Francia la riforma della scuola media è stata osteggiata da intellettuali e professori. In pratica, i colleghi d'oltralpe, come noi, si sentono sottopagati e poco considerati. E a Carrara gli studenti della locale Accademia delle Belle Arti hanno inscenato una protesta contro l'ulteriore taglio dei finanziamenti alla didattica. Ecco quello che proprio non va giù, dire di essere a favore della ricerca e per la qualità e, nello stesso tempo, far morire (senza una lacrima) le espressioni più alte che le incarnano.
Francesco di Lorenzo - 16-05-2015
Le prove Invalsi si sono svolte in modo quasi regolare. Nonostante le proteste che si sono susseguite continuamente e le richieste di modifica delle prove, il Miur è andato avanti senza soste e senza tentennamenti. Che è un po' come dire, sì, vi facciamo protestare, ma alla fine tutti zitti, le prove si fanno lo stesso, e per di più come vogliamo noi. Non sembra che qualcuno, tra i buoni e tra i cattivi, si sia svegliato tardi? Non sembra che bisognava essere molto più decisi quando si smantellavano sotto gli occhi di tutti le riforme veramente importanti del nostro sistema scolastico? Quando ad esempio si distruggeva il modulo nella scuola elementare in nome di una pedagogia antiquata e senza senso?
Forse alla fine non ci sarà più bisogno di istituire la giornata dell'orgoglio prof.
Francesco di Lorenzo - 09-05-2015
Il titolo di uno dei giornali più letti in Italia ci riporta con i piedi per terra e ci fa capire qual è l'esatta percezione e la considerazione di cui godono i docenti: la giornata del 5 maggio si sta 'trattando sui premi agli insegnanti'. Detta così, senza come né perché, c'è tutta l'idea nemmeno un po' ironica del tentativo di svilire la protesta contenuta nello sciopero, come se fosse servito a trattare, cioè a sedersi ad un tavolo. Altro titolo è: 'Renzi ci vuole ignoranti': che sia più semplice avere a che fare con un popolo di incolti è lapalissiano, però, non sempre chiarissimo a tutti. Intanto, ad oggi, i risultati delle elezioni per il Consiglio Superiore della Pubblica istruzione ancora non si sanno. Non è che sia stato il ploff dei sindacati tradizionali e l'affermazione dei sindacati di base a far inceppare le cose?
Francesco di Lorenzo - 02-05-2015
Alla fine la qualità salta gli occhi e la 'buona scuola' si sgonfia dall'interno. Sono gli stessi deputati che fanno parte del Comitato per la legislazione della Camera a mettere in discussione tutto l'impianto della riforma. Praticamente in quasi tutti i punti la legge non tiene conto di quello che c'è già, o lo contraddice, poi si contraddice essa stessa. Insomma non è stata scritta da grandi esperti, e quella delle audizioni era una bufala, altrimenti tutti i distinguo e le proposte presentate da associazioni e enti avrebbero evitato un tale brutta figura. Certo che se nella civilissima Francia, una direttrice ha vietato l'entrata in classe di una ragazza musulmana rea di avere indossato una gonna troppo lunga, immaginiamo, nella buona scuola ,dirigenti che la mattina con il metro in mano, sono tutti lì a controllare centimetri secondo una lunghezza stabilita inderogabilmente da loro stessi.
voci dal fronte
Il notiziario settimanale che esplora il mondo della scuola per aiutarci a disegnare un quadro il più possibile chiaro degli eventi e dei processi che lo attraversano.
Informazioni ad ampio raggio, corredate da commenti puntuali sui quali sviluppare riflessioni e immaginare azioni di cambiamento contro un degrado che appare sempre più difficile arginare. E però non impossibile, ne siamo convinti.
La redazione
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