
La polemica sull'iniziativa discutibile di qualche docente di togliere il Presepe o abolire i canti natalizi sembra fatta apposta per nuocere ai musulmani in carne ed ossa. E' una polemica cartacea alimentata dai media sulla quale come al solito soffia la Lega Lombarda.
Dalle colonne della Padania ma anche dalla Gazzetta del Mezzogiorno si deplora la perdita dei caratteri fondativi dell'identita' europea, alzando un polverone che serve solo a dividere.
CHIARISCO tassativamente che nessuno tra i musulmani (a parte qualche fanatico alla Adel Smith che rappresenta solo se stesso ed i suoi due compagni di strada) mai ha chiesto a scuola ed altrove la rimozione di simboli o caratteristiche culturali o religiose riconducibili al cristianesimo o a qualsiasi altra religione mai da nessuna parte. A noi musulmani fa piacere anzi condividere con i cristiani le loro festivita' religiose allo stesso modo come loro condividono con noi le nostre cene di Ramadan. Non sono poche le famiglie dove c'e' piu' di una religione, in genere l'Islam ed il cattolicesimo, e nelle quali si festeggia sia l'Aid el Fitr e l'Aid el Kebir sia il Natale e la Pasqua ricordando ogni volta l'unico Dio da cui tutti veniamo, a cui tutti ritornemo.
Vorremmo piuttosto che lungi dal fabbricare in vitro iniziative divisioniste i docenti interessati operino per una conoscenza reciproca tra famiglie musulmane e cristiane che non puo' che unirci e prepararci alla civile convivenza ed al mutuo rispetto. Gia' oggi i nostri bambini frequantano oltre le moschee gli oratori salesiani senza che questo venga visto come una perdita di identita' culturale ma anzi e' un arricchimento della personalita' di ognuno. Ogni iniziativa volta a riconoscere il Volto di Dio e a ricordarcelo in questi tempi di dimenticanza non puo' essere che ben accetta. I nostri bambini possono libeamente cantare il Cantico delle Creature ed i bambini cattolici leggere le poesie di grandi mistici come Rumi traendone insegnamento per la loro vita spirituale di buoni cattolici o buoni musulmani.
donatella amina salina
email: aminasalina@virgilio.it
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