Mi riferisco al contributo della prof.ssa Rivera che mi sembra oltremodo interessante.
La mia esperienza ventennale di volontariato tra gli immigrati mi conferma il giudizio dell'antropologa. Siamo ancora ad una fase biancocentrica o monoetnica che dir si voglia nella riflessione delle forze politiche di sinistra e cattoliche figuriamoci di destra.Lo dico perche' e' gia' partita la campagna elettorale - a due anni dalle politiche_e ci sdara' al caccia all'immigrato per farlo diventare consigliere comunale alle amministrative o deputato alle politiche. Allenza Nazionale e i Democratici di Sinistra gia' si sono mossi. Ma come???
Naturalmente da una prospettiva biancocentrica e' normale, cioe' negando del tutto qualsoasi specificita' che non sia folclore. Finche' si tratta di mangiare il cous- cous tutto bene, quando si passa a ragionare ci ritroviamo l'intervento di Madame Lalumiere' deputata socialista francese (e meno male che era socialista) che condanna all'ultima conferenza del Forum Fratelli d'Italia dei Ds a Roma qualsiasi rivendicazione culturale espressione di multietnicita' e di multireligiosita' come comunitarismo. Dovete vedere le facce davanti ai musulmani italiani progressisti, praticamente la nostra esistenza per loro e' un problema - parlo della nomenklatura politica, non della base - perche' distrugge la base post- colonialista e le argomentazioni alla Sartori.Un musulmano puo' fare il sindacalista basta che si scorda la sua religione,ha tutti gli spazi che vuole pero' deve praticare in privato chiuso tra le quattro mura e qualsi quasi di nascosto.
Come comunita' non possiamo chiedere niente perche' veniamo tacciati di comunitarismo. Per fortuna molti hanno criticato questo intervento che plaudiva alla legge anti-velo e non solo . Lalumiere ci ha spiegato che in Francia e' vietato parlare altre lingue regionali come il bretone o il basco e' proprio vietato, si deve parlare per forza il francese o una lingua straniera. E'opportuno ricordare come l'omogeneizzazione religiosa della Francia e' avvenuta. attraverso il massacro fisico dei protestanti e l'imposizione forzata del cattolicesimo come unica religione di Stato alla fine del Seicento. Alla faccia della democrazia! E che parte della sinistra faccia proprie queste argomentazioni degne di un generale Liautey (il quale almeno capiva ed amava la civilta' islamica pur essendo un colonialista=) e' veramente moralmente riprovevole.
Dobbiamo passare ad un atteggiamento policentrico rispetto ai valori. I valori universali espressi nella Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo sono universali ma si declinano in modi differenti secondo le civilta' di riferimento.Il senso del pudore di una musulmana e quello di una cattolica americana sono diversi,la dignita' riconosciuta alla donna e' la stessa in tutte le civilta'. Ognuno puo' imparare dagli altri, da parte mia ho imparato la lealta' e l'ospitalita' dai popoli arabo-islamici e dal Terzo Mondo in particolare ,mi piaccono alcune musiche etniche alcuni modi di vestire o di comportarsi non "italiani", cio' significa che stiamo diventano una comunita'- mondo e le nostre identita' sono mobili. Purtroppo tra certa gente tutto cio' non e' ancora giunto Ho visto una grandissima differenza nell'impostazione del discorso tra i fratelli e le sorelle del Nord e noi del Centro- Sud. A Roma siamo ancora all'emergenza . Un esempio.mio marito per trovare lavoro ha dovuto dire di essere ancora marocchino mentre ha la doppia cittadinanza ,altrimenti nessuno ti assume. Addirittura avere la cittadinanza o il soggiorno e' un handicap perche' prendono i moldavi ultimi arrivati per farli lavorare 10 ore al giorno al nero nei cantieri per un tozzo di pane. Si sono ripopolate caverne e case abbandonate piene di topi e di scarafaggi dove vanno quelli dell'Est che sono gli ultimi arrivati.
A Treviso invece gli imprenditori stessi hanno costruito 4 palazzi e hanno affittato gli appartamenti ai lavoratori migtranti a 150 euro almese, che a Roma neanche una camera ci prendi ) 2oo euro un posto letto) Come vedete le situazioni sono diverse, ma credo che ci sia l'esperienza e non manchino le persone adatte a far cambiare idea ai politici e agli amministratori
Amina Donatella Salina
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