- anno scolastico 2015-2016
Lucio Garofalo - 02-07-2016
Gli stereotipi sul "tempo" paiono proliferare senza soluzione di continuità, e quasi tutti, eccezion fatta per quei fenomenali campioni della lingua e del sapere umano, se ne servono abitualmente, forse inavvertitamente, magari per riempire il vuoto raccapricciante di certe conversazioni, in altre parole per coprire i "tempi morti" della nostra esistenza.
Fondazione Don Milani - 25-06-2016
La scuola di Barbiana si sciolse nell'ottobre 1968, un anno dopo la morte di don Lorenzo, ma la canonica rimase casa di chi abitava con lui. Questo l'ha salvata da quel degrado dovuto all'abbandono che, purtroppo, subirono tutte le altre case rimaste vuote fino agli anni 80 e ha mantenuto quasi intatto l'aspetto di quando c'era don Lorenzo. Il percorso didattico proposto, voluto al di fuori di ogni logica museale, intende far continuare quella scuola a parlare e a insegnare.


#20ZLN - 18-06-2016
Perché un movimento che è stato ferocemente attaccato su tutti i fronti continua a crescere? Perché, se sono "vandali", "pigri", "fannulloni", "terroristi", "corrotti", "oppositori-del-progresso", molte persone dal basso, non poche dal mezzo , e persino alcune dall'alto, omaggiano, a volte in silenzio, i maestri che difendono ciò che chiunque difenderebbe? "il problema è che fabbricavamo tante bugie per i media che finimmo per crederle noi stessi. Creammo una scenografia della vittoria che nascondeva il nostro fallimento. Le nostre stesse discrepanze evitarono che sentissimo il rumore del nostro collasso. Il problema non è mentire, ma credere alle proprie bugie."
Enrico Roversi - 11-06-2016
Lo dichiaro da subito: sono uno tra i tanti insegnanti contrari ai test INVALSI e perciò, arrivato il momento dei quiz, non ho interrotto la normale attività didattica del gruppo classe per iniziare una sorta di addestramento alla risoluzione degli indovinelli invalsiani. Ho dedicato, però, una lezione a ragionare insieme ai bambini sui test dell'anno precedente perché si potessero fare una loro idea di cosa si sarebbero trovati davanti.
Maria Clara Pascolini - 04-06-2016
Tra uno scoramento istituzionale per la fatica di confrontarsi con la macchina burocratica e un provvido entusiasmo per un episodio di buona pratica didattica, un collega mi ha parlato di un libro di pedagogia che ricomincia a parlare della scuola come istituzione (instituere significa "metter su, porre come norma, regolare) non come impresa. Un libro che abbandona l'aziendalmediatese (offerta, skateholders, animatore digitale, piano di miglioramento, rapporto di autovalutazione, gruppi di livello...) e rispolvera un lessico inattuale (scuola della Repubblica, mondo solidale, emancipazione e promozione dell'umanità, speranza). Un libro con una linea di condotta chiara e lucida: tornare a cimentarsi con le teorie pedagogiche; tenersi lontani dai dogmatismi; essere contemporaneamente operativi e aperti agli imprevisti; coniugare strumenti teorici e consapevolezze didattiche.
Gianluca Gabrielli - 28-05-2016
Tutti i giorni, prima di andare a pranzo, i bambini della classe prima in cui insegno si lavano le mani in un lavandino dotato di due rubinetti. L'acqua che scorre non è riscaldata e il mese scorso usciva talmente fredda che era difficile resistere a strofinare le mani più di qualche secondo. Era "fredda come un pinguino", come ha sintetizzato in maniera pregnante una bambina. Così abbiamo aperto la discussione. Come mai era così fredda?
Gennaro Tedesco - 21-05-2016
Spunti per un dibattito preliminare tra i docenti sui fondamenti trasversali e interdisciplinari di una didattica del linguaggio. Vale la pena di avvicinarci da una nuova prospettiva all'estetica crociana per constatare se possiamo ricavarne ancora oggi qualcosa. L'estetica crociana, dipendendo dallo 'Spirito', rimane inequivocabilmente una estetica metafisica. E oggi l' 'opera d'arte, proprio perché fa uso di un linguaggio a cui ogni uomo in ogni parte del mondo può dare 'il significato' che vuole, può quindi anche essere universale. L'oera d'arte è segno di se stessa, concepibile solo all'interno di altre - e Croce, questo, anche se per vie traverse e a volte opposte, l'aveva compreso - ma non spiegabile e comunicabile.
Gennaro Tedesco - 07-05-2016
Se la geografia fisica ci dice che l'America è un unico continente, quella politica ed economica ci segnala il contrario: esistono due continenti, l'America del Nord o America inglese e America del Sud o America latina. Due Americhe dissimili culturalmente, linguisticamente, ma, soprattutto politicamente, socialmente ed economicamente. In una parola sola è la storia che le divide, che le allontana irreparabilmente; Con la dottrina di Monroe, l' "America agli Americani", gli Stati Uniti d'America diventano la potenza capitalistica e imperialistica in concorrenza con l'Inghilterra per la spartizione delle materie prime e del vasto mercato dell' America latina. Del tutto diverso lo sviluppo politico, sociale ed economico del Sud America.
Marcello Benfante - 30-04-2016
Bisogna premettere che nella mia scuola, un istituto professionale alberghiero, le cartine geografiche sono una vera rarità. Ogni tanto, per un breve periodo, ne appare una, generalmente del tutto avulsa dai programmi della classe. Dopo un po' la cartina scompare, non prima tuttavia di aver subito mutilazioni e deturpazioni che vanno dal futile all'osceno. Nel corso del tempo ho messo a punto alcuni stratagemmi didattici che ormai fanno parte del mio repertorio istrionico-pedagogico. In particolare, ricorro spesso a un banale escamotage, per così dire, di prestidigitazione cartografica, che finora mi ha gratificato con ottimi risultati: mi sono inventato le cartine immaginarie.
Claudio Giunta - 23-04-2016
Siamo davvero sicuri che l'acquisto di strumenti tecnologici per le scuole sia ciò di cui le scuole hanno bisogno? Siamo sicuri che l'impiego delle nuove tecnologie nella didattica migliori la preparazione degli studenti? No, non siamo sicuri di niente. Al contrario: vediamo che i soldi spesi in tecnologia potrebbero essere spesi meglio, pagando di più gli insegnanti, e quindi rendendo più appetibile questa carriera, acquistando libri, restaurando gli edifici; vediamo che l'aggiornamento tecnologico si trasforma presto in una specie di capestro, vediamo che adoperando il digitale l'apprendimento dei ragazzi non migliora, o migliora a volte sì e a volte no, in maniera non predittibile.
Dimitris Argiropoulos - 16-04-2016
Nella notte tra il 25 e 26 marzo è deceduto Alain Goussot, Professore Associato di Pedagogia Speciale, Docente presso il Dipartimento di Psicologia di Cesena - Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione - Università di Bologna. Alain Goussot è stato uno studioso impegnato e rigoroso, un ricercatore instancabile e integerrimo, capace di indagare i temi più complessi con lucidità e grande onestà intellettuale. Il suo impegno, su tutti i fronti della Pedagogia Speciale, era intenso. Lo ricorda il prof Dimitris Argiropoulos, ricercatore presso l' Università di Bologna e Parma, in occasione di un corso per insegnanti di sostegno: "Per Alain è stato importante resistere alla resa, alla impossibilità.
Enrico Maranzana - 09-04-2016
"L'autonomia si sostanzia di progettualità", sancisce la norma del 1999. Ogni scuola può elaborare e gestire le proprie strategie. L'incoerenza del sistema normativo ha impedito la realizzazione d'unità scolastiche in grado di intendere e di volere. L'assenza di professionalità è il secondo impedimento. Ne discende la necessità di ipotizzare percorsi per la preparazione professionale del personale scolastico che valorizzino: gli aspetti d'ammodernamento presenti nella legge, la visione sistemica, i dettami delle scienze dell'organizzazione, la dilatazione del concetto di disciplina, arricchita dai problemi da cui sono derivate le relative conoscenze e dai corrispondenti metodi d'indagine, una metodologia didattica in grado di veicolare una corretta ed espansa immagine delle discipline.
Gennaro Tedesco - 19-03-2016
Chi voglia intendere l'originalità profonda di Euripide deve paragonare le sue creature di tenerezza e di debolezza con gli eroi di Sofocle, tutti presi d'una sola passione e così aderenti ad essa da far tutt'uno con essa.
In Euripide, come in Ibsen - (Medea) - la costrizione sociale che viola il matrimonio è vista nella più grossolana e imponente seduzione dell'idolo sociale, quella economica. Costrizione che involve non solo la donna, ma riduce a mercato la vita in due.
Adriano Bettini - 12-03-2016
Ai bambini piace sentir raccontare delle storie. Ai bambini piace giocare con il proprio corpo, fare movimenti, rotolare, correre, saltare... Se è vera questa equazione, allora è altrettanto vero che se attraverso il racconto di storie si riesce a fare dell'attività motoria o psicomotoria con i bambini, questi ne saranno entusiasti... Lo spunto di partenza di questo libro è proprio questo: utilizzare il racconto di storie per aiutare i bambini in età prescolare (e anche quelli che frequentano il primo ciclo della scuola primaria) a percorrere la strada che li porta ad un equilibrato sviluppo psicomotorio.
Antonella Restelli - 05-03-2016
Ho incontrato Nadia Gallico Spano il 13 marzo 2005 nella sua casa di Roma, a meno di un anno dalla sua morte, avvenuta nel gennaio del 2006. Ci accolse nel suo salottino sul giardino con grande cortesia e benevolenza. Quando iniziammo a parlare mi accorsi subito di una lucidità di pensiero incredibile e cercai di non perdere neanche una parola di quello che mi stava raccontando. E' difficile spiegare la sensazione di essere seduti di fronte alla Storia del nostro Paese.
Enrico Maranzana - 27-02-2016
La codifica (coding) è la fase conclusiva dell'approccio informatico alla realtà. Inizialmente si esplora il caso per individuarne le problematiche, successivamente sidefinisce il problema attraverso la specificazione dei risultati attesi, si passa poiall'analisi dei dati disponibili e al reperimento di quelli necessari e, formulata lastrategia risolutiva, ci si rapporta al computer. Quest'ultima fase è molto delicata in quanto, vista la rigidità dello strumento, non si può prescindere dalla sua sintassi: un formalismo faciliterà la comunicazione verso l'esecutore.
Claudia Fanti - 16-02-2016
... Maestra, continua così, dai tempo al tempo, studia tu per noi che fare e non fare, non ci piacciono i voti, ci piace parlare con te, insegnaci la storia del passato raccontando e conversando, non guardare quelle Indicazioni, parlaci dei miti, degli dei, della vita e delle scoperte degli uomini. Facci sognare con le poesie, faccele inventare e disegnare, leggi tanto a voce alta, dicci di lavorare a coppie anche se i banchi non riusciamo a spostarli bene in questo spazio angusto, aiutaci ad andare d'accordo, a rispettarci, sono belle le parole nuove che abbiamo imparato, così le possiamo usare. Ti sei dimenticata di darci il compito, ce ne dai un po' che altrimenti ci dimentichiamo, ci fai scrivere una fiaba oggi? Ci fai scrivere una nostra esperienza? Oggi parliamo dei migranti "che ce l'ha detto Luca", chi sono?...
Giovanni de Mauro - 13-02-2016
Edmondo De Amicis è stato uno scrittore, poeta e insegnante, nato nel 1846 e morto nel 1908. È noto soprattutto per aver scritto Cuore, romanzo ambientato a Torino che racconta storie di ragazzi. Ma De Amicis ha scritto anche delle poesie, come questa, Gli emigranti, del 1882. All'epoca qualcuno la definì lacrimevole. Comincia così:
Cogli occhi spenti, con lo guancie cave,
Pallidi, in atto addolorato e grave,
Sorreggendo le donne affrante e smorte,
Ascendono la nave
Come s'ascende il palco de la morte.
Lucio Garofalo - 06-02-2016
Il 6 febbraio è la data in cui ricorre la distruzione del Quilombo dos Palmares, avvenuta nel 1694. Il Quilombo di Palmares fu una comunità autonoma creata da africani fuggiti alla schiavitù nelle piantagioni brasiliane. Fu il più emblematico dei Quilombo, comunità politicamente indipendenti fondate da schiavi evasi, e il suo mito divenne un simbolo (sempre attuale) della lotta degli africani contro la schiavitù. Il Quilombo dos Palmares era il più importante e numeroso, circa 8000 persone, il più organizzato, e resistette 67 anni agli attacchi dell'esercito schiavista portoghese. Nel 1654 i portoghesi cacciarono gli olandesi dal nordeste. Nello stesso anno nacque Zumbi, il capo leggendario della resistenza dei Quilombos. Nell'immaginario collettivo Zumbi divenne lo Spartaco dei popoli neri : nel 1995 la data della sua morte fu adottata come giorno della Coscienza Negra. Zumbi viene ricordato nella musica popolare brasiliana.
Scuola Valore Indire - 30-01-2016
Pensato per la Scuola Primaria, il percorso si caratterizza come nucleo "interdisciplinare". Nell'intreccio tra comprensione del linguaggio narrativo ed esplorazione di concetti matematici, le attività progettate si propongono di aiutare l'alunno a comprendere problemi, argomentare, descrivere e rappresentare oggetti matematici. Le attività proposte rappresentano un modo di sviluppare competenze matematiche partendo da quelle competenze linguistiche che aiutano l'alunno a comprendere, argomentare e descrivere.
Giocondo Talamonti - 23-01-2016
Il ruolo precipuo della scuola è quello di formare individui che dovranno dare, con il proprio lavoro, il loro contributo allo sviluppo di una società. Uno dei principali obiettivi è di favorire la diffusione di cultura e di conoscenza e aiutare gli studenti ad esprimere i propri bisogni intellettivi, etici e umani e raggiungere i loro obiettivi scolastici attraverso "l'offerta formativa" che ogni Istituto predispone ciclicamente. Un punto qualificante di ogni offerta formativa è l'alternanza Scuola-Lavoro, introdotta dalla "buona-scuola", un modello didattico, diffuso in particolar modo in Germania, che si sta radicando sempre di più anche in Italia.
Gianluca Gabrielli - 16-01-2016
Perché non approfittare del 27 gennaio per parlare del razzismo contemporaneo e delle sue manifestazioni quotidiane? La materia di certo non ci manca. Oppure giocare a riprodurre e comprendere le tecniche degli artisti che Hitler bandì come "degenerati". O ancora aprire un percorso di approfondimento sulle religioni in un'ottica comparativa e non gerarchizzante (ovviamente fuori dallo spazio del catechismo cattolico). O piuttosto far raccontare ai bambini e alle bambine ciò che conoscono della Shoah, provando a riorganizzare - per quanto possibile - il caos di pseudo-informazioni che perviene loro dal mondo dei media. Insomma: fare comunque un percorso, anche minimo, che però possa portare ad un apprendimento pieno, organico, che in futuro possa essere utilmente ripescato dalla memoria per dare forza alla comprensione del genocidio.
Enrico Maranzana - 02-01-2016
Il significato delle parole è contestuale. La valenza educativa del laboratorio varia al variare del campo di definizione che è delimitato dalla legge 107/15 [Sistema Nazionale di Istruzione e di Formazione] e, dall'altro lato, dalla legge 53/2003 [Sistema Educativo di Istruzione e di formazione]. Alla varietà di tonalità di grigio, che intercorrono tra il bianco e il nero, corrisponde una varietà di laboratori.In questo scritto si forniranno link a materiali didattici esemplificativi, mirati alla promozione di capacità, capacità che traspaiono dal comportamento che esibisce lo studente che affronta un compito (competenza).
Lizanne Foster - 19-12-2015
"Chiedo scusa agli studenti fin da quando ho cominciato a insegnare", dice la professoressa canadese. "Quando gli studenti sono all'apice della loro attività intellettuale, quando sono più creativi, noi li blocchiamo e gli chiediamo di concentrarsi su problemi vecchi e già risolti. Sprechiamo così il loro potenziale e il loro tempo".
FRF - 12-12-2015
Quest'anno ricorre il 40° anniversario della morte di Carlo Levi grande italiano e intellettuale poliedrico, scrittore, medico, pittore, politico.
70 anni fa scrisse Cristo si è fermato ad Eboli, che rimane uno dei grandi capolavori della letteratura mondiale e manuale antropologico-culturale per comprendere tutt'ora l'arretratezza di tanti aspetti della società civile e della classe dirigente italiana.
Gruppo Hera - 05-12-2015
"Occorre che vi sia una sostenibilità ambientale con caratteristiche sociali, capace di non costruire degli elementi di privilegio ma di appartenenza" (Andrea Canevaro, Università Bologna)
Un progetto didattico che vuol contribuire a coltivare tra i giovani una sensibilità nuova e più consapevole nei confronti del pianeta e del nostro territorio.
Manuela Romano - 28-11-2015
Cosa deve fare una scuola per favorire il dialogo e il confrontarsi pacifico delle opinioni, per ascoltare i pensieri e il cuore dei bambini il giorno dopo le stragi che hanno colpito Parigi e, soprattutto, riflettere insieme a loro su cosa fare per evitare che quella violenza avveleni la già complessa convivenza multiculturale? Una risposta l'ha data la scuola di via Laparelli n.60 a Roma.
Quando suona la campanella - 17-11-2015
I bambini e le bambine difficilmente arrivano a scuola senza sapere nulla. Ogni giorno sentono e ascoltano ciò che accade nel mondo, spesso attraverso immagini crude e certamente non filtrate trasmesse dalla televisione o attraverso i dialoghi degli adulti. Arrivano a scuola sapendo che è accaduto qualcosa di enorme, qualcosa che ha prodotto su di loro effetti potenti a livello emotivo, anche se filtrati dai grandi. Come insegnanti allora ci chiediamo cosa fare. O cosa non fare. Non bisogna obbligarli a parlarne, non bisogna obbligarli a tacerne. La classe è la comunità sociale protetta in cui hanno la possibilità di dire quello che hanno sentito, quello che hanno provato, quello che hanno compreso attraverso il loro punto di vista sul mondo.
CE.SE.DI - 07-11-2015
Proponiamo un Laboratorio di progettazione didattica il cui obiettivo è, in primo luogo, riflettere sui possibili scenari della didattica del prossimo futuro e discutere tra colleghi su come realizzare, a cominciare dal presente, una nuova visione e una nuova pratica dell'insegnamento e dell'apprendimento tramite le nuove tecnologie digitali.
Giocondo Talamonti - 31-10-2015
"C'è un degrado del confronto e del dibattito politico che non ha uguali in nessun altro Paese democratico e che ritengo assai grave. Soprattutto in questa legislatura, si registra una escalation di aggressività, turpiloquio e insulti, spesso sessisti, che non fa onore al nostro Paese..." Queste le parole del Presidente della Camera che invitano tutti a riflettere specialmente coloro che sono deputati a impartire le basi dell'educazione nei percorsi di crescita dei giovani. La Scuola e la famiglia in primis devono sentirsi impegnate a ridare all'educazione quel valore aggiunto che ha contraddistinto in passato il rapporto fra le persone.
Roberto Dvornicich - 24-10-2015
Pochi giorni fa l'Ocse ha ribadito l'importanza di studiare di più e meglio la Matematica a scuola: ma in Italia per gran parte degli alunni la disciplina rimane davvero ostica. Eppure, i dati internazionali ci dicono che impegnarsi nel suo studio è fondamentale per la crescita formativa dei giovani: dall'ultimo Focus Ocse-Pisa è emerso che nel periodo 2003-2012, grazie all'incremento di una ventina di minuti alla settimana della fondamentale disciplina scientifica, si può ottenere miglioramento delle performance degli studenti 15enni. Anche gli italiani non si sottraggono a questa "regola". Sempre che vi siano, dietro la cattedra, "insegnanti più preparati e metodi adatti ai ragazzi di oggi".
Progetto Re-chance - 17-10-2015
Potrebbe essere ragionevole supporre che il miglioramento delle competenze sociali dei ragazzi porti anche a un minor sforzo per il personale docente. Ciò dimostra che i docenti che investono nella formazione delle competenze sociali dei ragazzi ne beneficiano, a lungo termine, loro stessi. In questo contesto, ci dovrebbe essere un accordo tra i docenti affinché i ragazzi siano messi in condizione di elaborare le problematiche tra loro stessi e risolvere i conflitti in maniera indipendente.
Gennaro Tedesco - 10-10-2015
I nostri pedagogisti e ministerialisti non capiscono o fanno finta di non capire che la questione non è cambiare qualcosa, riformare, riequilibrare o peggio ancora riverniciare il decrepito e obsoleto edificio, ma ricostruirlo dalle fondamenta senza essere fondamentalisti. La questione non è ideologica, ma antropologica e ontologica. Posto che un problema strategico come la formazione e l'aggiornamento di tutto il personale docente e dirigente è essenziale e preliminare a qualunque rifondazione educativa sia scolastica che universitaria, cosa che fino ad ora nessun governo della Repubblica nemmeno si è posto, e posto che l'unificazione e la flessibilizzazione di indirizzi, ordinamenti, programmi e curricoli sia altrettanto strategica e essenziale, cosa questa anch'essa del tutto fuori da ogni programmazione ministeriale, ci sarà Qualcuno disposto a intraprendere un percorso così radicalmente "sovversivo"?
Gennaro Tedesco - 03-10-2015
La situazione dell'Inghilterra nel XVII secolo è esplosiva. Da una parte troviamo una aristocrazia, una corte, un re, una Chiesa anglicana e una parte di borghesia esclusiva detentrice di privilegi e monopoli commerciali: essi non aspirano ad altro se non a consolidare il loro potere sulla nazione. Dall'altra parte lo schieramento puritano non meno desideroso di scompaginare questo sistema di potere consolidato.
Elena Pardini - 26-09-2015
Ironiche e intuitive, originali e spiritose, improvvisate ed eleganti, le insegne e le iscrizioni italiane sono lo specchio della nostra società. Ciò che le distingue è la varietà delle forme delle lettere. Anche prima che le font tipografiche dominassero la scena, in Italia non c'è mai stata una vera standardizzazione nelle lettere disegnate e non è mai stato stampato alcun manuale per pittori d'insegne. La proposta è quella di un approccio critico attorno ai lati migliori e peggiori di questa singolare espressione d'arte applicata.