Le due associazioni ricordano il giornalista e leader associativo a dieci anni dalla sua scomparsa. Appuntamento mercoledì 18 dicembre, alle 14.30, alla Casa dei Diritti del Comune di Milano.
Verranno presentati tre progetti che hanno come obiettivo conservare e tramandarne il pensiero
L'accessibilità digitale è un diritto essenziale spesso negato a oltre un miliardo di persone, nel mondo, con disabilità e bisogni specifici
Di recente, ho letto con molto interesse l’articolo del Corriere della sera intitolato “Insegnanti di sostegno, una giostra. Cambiano per il 60% degli alunni”.
Mi verrebbe da dire: “Niente di nuovo sotto il sole!”, e che “quella giostra-girandola-altalena ormai cronica di docenti per il sostegno agli alunni con disabilità non diverte
affatto.”
La piaga del sostegno non tende a sanarsi. Anno dopo anno la situazione per gli alunni con disabilità non solo non trova soluzioni ma costantemente mostra un peggioramento, sotto diversi punti di
vista.
“Nelle ultime ore, il dibattito attorno al Piano nazionale di ripresa e resilienza è tornato di attualità, alla luce dei dati che informano circa una spesa dimezzata (41 miliardi, secondo
alcuni calcoli persino 31) rispetto al ricevuto dall’Europa (101 miliardi)”.
In questi ultimi mesi si sta diffondendo un gelido clima culturale e sociale contrario all’inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità.
Le polemiche sulla proposta della “cattedra inclusiva” proseguono senza sosta. Numerose le lettere pervenute alla nostra redazione e ancora più numerosi i commenti dei lettori nella
nostra pagina Facebook.
"Quando si sbaglia è giusto ammetterlo. E io ho senz'altro sbagliato quando ho voluto racchiudere una questione complessa come il principio d'inclusione in vigore nella scuola italiana in
pochissime righe in margine ad una breve recensione".
L’articolo del professor Galli della Loggia del 13 gennaio scorso, seguito da quello di chiarimento del 20 gennaio, ha scatenato un dibattito culturale che mi ha rimandato indietro di oltre
cinquant’anni, quando si cominciò a parlare di inserimento e di integrazione scolastica
Alle recenti roboanti dichiarazioni di Galli della Loggia sulle scuole speciali hanno fatto eco in questi giorni quelle del ministro Valditara, il quale ha affermato che: “così come si è andato
evolvendo in questi decenni, il modello inclusivo italiano è stato soltanto ‘declamato’ e non applicato e che, per gli alunni con disabilità del nostro Paese, necessitano assolutamente
una formazione specifica degli insegnanti e una maggiore continuità didattica”.