In riferimento all’articolo da voi pubblicato circa l’intervento di Raffaele Iosa al convegno sui temi dell’inclusione promosso da una nota casa editrice, dal titolo “Bisogna
andare oltre l’insegnante di sostegno” osservo con amarezza come si stia procedendo a grandi passi verso l’eliminazione di questa figura dal nostro ordinamento scolastico.
“Matteo ha cambiato 20 supplenti sul sostegno in 3 anni”. “A mio figlio non è stato neanche assegnato il professore e a scuola non fa niente” – Le storie degli alunni
disabili (ancora) dimenticati
L'interpretazione dell'Inps su l'"inattività lavorativa" è "estremamente restrittiva" e limiterà la possibilità di qualsiasi lavoro o inserimento per le persone con disabilità. La denuncia di
Coordown e Uniamo: "Sanare questa stortura a tutela dei più fragili".
Per quanto la legge 170 garantisca attraverso la stesura del PDP le misure compensative e dispensative, il docente curriculare trova giustamente grandi difficoltà a gestire da solo, nella
molteplicità delle sue mansioni e delle specificità dei suoi alunni, il materiale da fornire e i tempi da adattare ad ogni singolo DSA.
Al fine di elevare il valore delle lingue dei segni e riconoscerne l’importanza, il 23 settembre si celebra la “Giornata internazionale delle lingue dei segni”. La giornata è
organizzata dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla lingua dei segni per affrontare i problemi delle persone sorde nella loro vita quotidiana.
Decisione della Suprema corte sulla possibilità di scelta riconosciuta al disabile e al familiare. Il trasferimento? È il frutto di una decisione organizzativa
Continua la battaglia dei genitori del comitato “Dopo di noi” per ottenere lo sblocco immediato dei fondi per L’autonomia residenziale, prevista dalla legge 112, in ciascun
Municipio della Capitale.
Importante interpretazione da parte del TAR Lazio sulla quantificazione delle ore di sostegno.
La bozza del decreto legge Trasporti in circolazione non prevede la gratuità della sosta sulle strisce blu per i veicoli dotati di apposito contrassegno europeo. Il Governo e il Ministro Giovannini
hanno ancora tempo per colmare un vuoto ingiustificabile.
Nell'anno scolastico appena concluso oltre 34mila ragazzi hanno abbandonato la scuola. Non c'è il dato di quanti tra questi siano studenti con disabilità. Una voragine enorme che chiede un
corrispondente dispiegamento forze per rinnovare la scuola nel suo insieme, per garantire pari opportunità a ciascuno, mettendolo nelle condizioni di poter essere e di poter fare. Non è forse questo
il compito della scuola che vogliamo?