Il leader della Lega Matteo Salvini torna alla carica con un suo vecchio refrain. Ma sentiamo davvero la necessità di un ministero per le disabilità? Forse no, anche se è una idea premiata dal
marketing politico non solo leghista. Forse ci manca la trasversalità, non le stanze dedicate, non norme speciali, non solo i capitoli di spesa, ma una spesa attenta alla disabilità.
Critico il Coordinamento italiano degli insegnanti di sostegno: "Il provvedimento introduce, per la prima volta nella storia dell'inclusione scolastica, la possibilità di esonerare gli alunni con
disabilità dall'insegnamento di alcune discipline o di ridurre l'orario di frequenza, senza valutare le ricadute anche culturali di tale scelta"
Le consulte cittadine ringraziano il commissario Arcuri, ma evidenziano: "Nel piano nazionale delle vaccinazioni, nessun riferimento alle persone con disabilità, tranne quelle 'ricoverate' nelle Rsa,
in gran parte anziane". E indicano "almeno due ragioni" per cui questa priorità deve essere indicata
Eccesso di medicalizzazione dell’infanzia e prospettive per la scuola sono temi che suscitano dibattiti e confronti. Ne abbiamo parlato con il Professor Daniele Novara, pedagogista e autore,
fondatore e direttore del CPP, Centro Psico Pedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti.
L’Ambito Territoriale di Vicenza ha pubblicato una nota sul trattenimento e conseguente permanenza alla scuola dell’infanzia di bambini con disabilità nell’età dell’obbligo
scolastico a.s. 2021-2022.
È una delle richieste delle persone sordocieche, che per effetto del distanziamento in questi mesi stanno vivendo un doppio isolamento: quello sensoriale che ogni giorno sperimentano e quello
sociale, legato alla rarefazione dei contatti. Perché per chi non vede e non sente, il tatto è vita
Arriva da Armanda Salvucci, presidente dell'associazione Nessunotocchimario, per garantire a ciascuno il diritto al piacere. Anche attraverso la rimozione delle barriere architettoniche e culturali.
"Non è la soluzione, ma un gesto simbolico"
Vivono perlopiù a casa, con i familiari, e frequentano centri diurni dove svolgono diverse attività, ma una gran parte è stata costretta a cambiare residenza perché sono intervenute difficoltà
nell'assistenza. E' la condizione delle persone over45 con sindrome di Down esplorata da uno studio nazionale, (pubblicato sulla rivista Advances in Aging Research) del progetto Dosage (Functioning
and disability of Ageing people with Down Syndrome), finanziato dalla Fondazione Jerome Lejeune di Parigi e coordinato dalla Fondazione Irccs Istituto Neurologico Carlo Besta, in collaborazione con
l'Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e l'Associazione italiana persone down.
Nella legge di Bilancio approvata definitivamente dal Governo si prevede un incremento di 10 milioni di euro del fondo destinato alla formazione obbligatoria del personale docente impegnato nelle
classi con alunni con disabilità.
"I caregiver, più che le persone da loro assistite, sono i veri fantasmi. Sono fantasmi, ma devono esserci sempre".