Politica. Lettera aperta dell'Ucoii a Ciampi: mussulmani italiani discriminati, Pisanu sbaglia
 Beppe Pisanu
Roma, 21 settembre 2005 Dalla chiusura della scuola islamica di via Quaranta a Milano, all'espulsione dell'Imam di Torino Bouchta Bouriqi. Al segretario nazionale dell'Unione delle Comunita' islamiche in Italia (Ucoii), Hamza Roberto Piccardo, il giro di vite deciso dal ministro dell'Interno Beppe Pisanu nella lotta al terrorismo proprio non è piaciuto affatto. Per questo, anticipa AdnKronos International, invierà al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi una lettera aperta nella quale lamenta la discriminazione di cui sarebbe vittima la comunità islamica in Italia.
Piccardo denuncia una "diminuzione del diritto" per i musulmani, o un "deficit di eguaglianza". "L'eguaglianza di fronte alla legge - scrive il segretario dell'Ucoii- e' la condizione principe del patto di lealtà che obbliga il cittadino nei confronti dello Stato e della Repubblica. In assenza di una sostanziale eguaglianza, quale cittadino o residente si sentirebbe in dovere nei confronti di istituzioni che lo discriminassero intenzionalmente, con continuita' e pervicacia?". In merito alla vicenda della scuola di Via Quaranta a Milano, Piccardo scrive inoltre di essere un "sincero ed ostinato sostenitore della scuola pubblica e del ruolo dello Stato nell'istruzione-formazione dei cittadini". Ma contesta "il momento, l'intempestività, la pretestuosita'" e protesta per le affermazioni del Ministro dell'Interno, "che in contrasto con la carta costituzionale, ha dichiarato che i bambini musulmani devono frequentare la scuola pubblica e nient'altro che quella".
La stessa Ucoii, peraltro, in un recente passato è stata più volte accusata di connivenza con il terrorismo e di stretti legami con il radicalismo islamico dei Fratelli Mussulmani, noncheé si scarsa rappresentatività della comunità islamica italiana. L'Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia ha sempre replicato ricordando le dichiarazioni contro il terrorismo approvate dai vertici e dall'assemblea straordinaria delle associazioni islamiche in Italia.
|