Un nuovo inizio
Naila - 28-01-2004
La Fine


Quando qualcosa di grande entra dentro alle persone incide nel loro animo un segno indelebile, che rimarrà per sempre. E fu così per Naila, come per tutti quelli che, come lei, si erano lasciati sconvolgere dalla realtà del Circolo.
Tutti loro l’avrebbero ricordato in eterno.


Nessuno ebbe più notizie di Mel. Lei aveva lasciato che la sua vita si spegnesse in cambio di qualcosa di un inestimabile valore: in cambio di un’amica. Prima di andarsene, aveva fatto in modo da imprimere le sue orme nel cuore di Naila, affidandole ogni cosa, affidandole se stessa. Così, la piccola Naila e la grande Mel rimasero legate per sempre in un modo talmente intimo e profondo che nessuno potrà mai percepirne l’importanza fino in fondo.
Nei sogni di Naila, Mel era partita di nuovo verso un’altra città o un’altra avventura, era tornata dal suo Mizar ed insieme avevano continuato il loro viaggio, senza dover mai più avere paura.
Naila, invece, continuò a lottare. Capì che per sconfiggere Guerra era necessario liberarsi di Occhi Belli e di quella parte di lei che aveva assorbito le tenebre, il disonore e l’odio del Circolo.
Accadde tutto nella silenziosa ombra che avvolse ogni cosa per due giorni e due notti. Ma di quelle ore Naila decise di dimenticare ogni particolare, poiché se avesse fatto altrimenti, insieme ad Occhi Belli sarebbe morta anche lei.

Qualche giorno più tardi venne a sapere che Guerra aveva terminato la sua corsa, ucciso dagli stessi animi corrotti che come lui regnavano sul Circolo di qualche altra città.
A parlargliene fu una ragazza che, di tanto in tanto, Naila vedeva insieme alla stessa gente che per prima le aveva fatto conoscere quello strano mondo.
La ragazza aveva degli splendidi ricci neri ed un volto semplice, ancora puro. Le disse che la catena era stata spezzata e che Guerra si era lasciato sconfiggere di proposito, poiché aveva perduto la sua forza e la sua sicurezza. Mentre l’ascoltava, a Naila sembrò quasi di vedere i démoni di Guerra volare via, liberandone lo sguardo e lasciando dentro di lui un grande Nulla.

Quella sera Mizar andò a trovarla. Questa volta, però, ci andò davvero.
Appena lo vide, Naila si sentì leggera e libera. Parlarono a lungo, parlarono così tanto che impararono a comunicare ed a trasmettersi emozioni anche nei momenti di silenzio. Parlarono del futuro, del grande sogno di Naila di viaggiare e conoscere tutte le lingue, leggere tutti i libri del mondo, provare ogni sensazione possibile e restare bambina per sempre. Immaginarono come sarebbero diventati qualche anno dopo, si chiesero se sarebbero stati ancora insieme, ma nessuno dei due volle cercare una risposta. Sapevano che il tempo che era stato concesso loro di passare l’uno accanto all’altra, prima o poi, sarebbe finito, ma entrambi avevano imparato a guardarsi dentro e avevano capito che i minuti, i giorni e gli anni sono limitati, mentre i loro animi e ciò che insieme avevano costruito non avrebbero mai cessato di esistere.
E ancora, parlarono dell’amore e dell’odio, della felicità e della tristezza.



“Piccola…”
“Si?”
“Pensi che sia così difficile essere felici?”
“Penso che il destino di ognuno di noi sia segnato, ma solo in partenza. Da un certo punto in avanti siamo noi a doverlo disegnare. Lo stesso è per il nostro cuore. Esso è felice quando noi impariamo ad accontentarlo.
La mia vita, d’ora in poi, sarà semplicemente un continuo imparare a conoscere il mondo e me stessa. Sarà una grande ricerca di tesori da regalare al mio cuore”.
Era tornata a sognare, la piccola Naila. Aveva riaperto le ali ed era pronta a spiccare il volo. Ogni tanto avrebbe perso l’equilibrio e si sarebbe sbilanciata, ma il suo obiettivo era l’orizzonte e non era importante raggiungerlo, ciò che contava era averlo sempre presente, là davanti, nitido e chiaro.
Tuttavia, nonostante Naila avesse deciso di dimenticare e di schiudere le ali verso un nuovo infinito, questa grande storia lasciò dentro di lei tante piccole ferite, tante schegge roventi che ogni tanto sarebbero tornate a bruciare.
Il Circolo fu per lei il più grande dei maestri.
Naila aveva imparato ad essere forte, aveva appreso il valore della propria vita e quanto fosse facile dimenticarsene, aveva conosciuto il dolore che ogni persona si porta nel cuore e aveva capito che il segreto sta nel farlo maturare. Qualcuno una volta le disse che solo con il caos dentro di sé si può generare una stella danzante ed era proprio ciò che il Circolo le aveva insegnato. Esso aveva disordinato ogni suo più saldo principio creando confusione e scompiglio, per poi far sì che da quella caotica dispersione potesse nascere una stella, una nuova vita sempre più vera, più forte, più intensa.
“Pensi che io sia cambiata, Mizar?”
“Sì. Il tuo sorriso dice che qualcosa di oscuro giace dentro il tuo animo. Eppure i tuoi occhi, come sempre, parlano di speranza e di avventura”.
Non si sa per quanto tempo rimasero insieme, lei e Mizar. Qualcuno, però, disse di aver visto Naila piangere, un tardo pomeriggio di primavera, quasi estate, mentre cercava di dire addio al suo unico grande amore.


Vita



Nessuno sa per quale motivo si lasciarono. Forse, per permettere l’uno all’altra di vivere la propria vita, mantenendo comunque la certezza che un giorno si sarebbero incontrati di nuovo.
Quella stessa sera di primavera Naila rimase a lungo ad osservare il cielo, le prime stelle e le nuvole.
Si ricordò di come, da piccola, passasse ore intere ad osservare le nubi che dolcemente si spostavano nell’aria, creando forme nuove e disegnando favole sempre diverse. Allora, fissò lo sguardo in un punto preciso, esattamente tra il profilo del mondo e la sagoma già chiara della luna. E proprio lì, immersa nel blu ancora chiaro del cielo, Naila vide una grande nuvola a forma di drago, uno di quegli animali magici e misteriosi che si dice portino fortuna.
L’audace animale schiudeva le ali sopra di lei, fiero e sicuro, avvolto nel suo volo deciso ed imponente. La piccola Naila sorrise ed un attimo dopo il suo drago era già svanito, disperso nell’immenso infinito.
In quel momento, tutto fu invaso da un’incredibile purezza, una forza sconosciuta che travolse l’animo e il cuore di una ragazza, forse bambina, forse già adulta, che avrebbe continuato a vivere per sempre.
Ora, infatti, Naila sapeva che quel grande vuoto avrebbe a lungo bruciato di dolore, ma era certa che le avrebbe dato anche il coraggio di sconfiggere ogni tristezza.

Un ultima lacrima scese sul suo volto prima di partire. In quella tenera goccia salata scintillarono i cuori di Mel, Mizar, Guerra e Kevin ed ogni male, insieme ad essa, scivolò giù, verso il basso, e penetrò nella terra.
Naila si alzò e cominciò a camminare. Tutto il suo mondo era immobile dietro di lei e la guardava allontanarsi.
Niente era certo nel suo futuro, ma lei non si fermò, né si guardò alle spalle, finché ad un tratto udì il rumore delle onde ed il profumo inconfondibile del mare.
Ed ogni cosa ebbe un nuovo inizio.




Le tappe del viaggio di Naila, durante i suoi primi 16 anni:

Stelle
Mizar
Il Circolo
In viaggio
Guerra
La Musica
Il Nulla




interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Naila Morales Vargas    - 14-11-2004
Io sto imperando italiano,mi piace molto leggere questo,Io cerco molte cose in vostra lingua. Non so si ho capito ,bene la letura, ma penso che é buona. I cuadri o dipinto é belle. Congratulatione!.Scusi tutti miei errori quando scrivo. Mia lingua é il spagnolo e parlo bene il inglesse. Io sono da . Costa Rica. Io sono stata in vostro paese per piccolo tempo. Voglio tornare.

 Naila    - 28-05-2006
Incredibile...mi chiamo Naila,e trovo molte affinità con la mia vita nelle pagine che ho letto.