Europa: firma della Costituzione, diritti incerti
venerdì, 29 ottobre, 2004
|
Bandier one Europa | Per la Fai – Federazione Acli Internazionali – la firma della Costituzione Europea va nella giusta direzione ma ancora molto resta da fare. “Siamo di fronte ad un testo troppo lungo dove è arduo percepire con immediatezza l’anima dell’Europa, la sua vocazione universale e la sua proposta convincente di democrazia e di pace. Le Acli si augurano una rapida approvazione della Costituzione europea e soprattutto una applicazione concreta per migliorare e preparare così le prossime tappe di questo processo costituente. “Si tratta di assumere insieme il compito di chiedere alla politica di avere fiducia nella democrazia partecipativa, nel dibattito aperto e ampio di tutti i cittadini; di trovare il coraggio delle scelte che contano e sapere proporre gli argomenti che convincono tutti della direzione nella quale convergere, senza avere paura di una discussione pubblica, franca e aperta, quale si potrebbe avere anche con l’indizione di un referendum”.
“Per la prima volta nella storia dell’Ue i 76 milioni di bambini europei e i loro diritti hanno il riconoscimento che meritano”. Save the Children giudica positivamente l’esplicito riferimento ai diritti dei bambini, sanciti con la firma di oggi a Roma, nella Costituzione Europea. “La Costituzione Europea fa un chiaro riferimento alla ‘tutela dei diritti dell’infanzia’ sia nell’attività interna che internazionale dell’Unione (art. 3.3 e 3.4). – sottolinea l’organizzazione - A partire dal dettato costituzionale dunque i diritti dei minori non potranno e dovranno più essere ignorati nelle politiche e nelle legislazioni europee”. In Europa più del 21% dei minori versa in condizioni di relativa povertà, spiega l’organizzazione, molti bambini e bambine, soprattutto in Europa Centrale e dell’Est, vivono in istituto. Numerosi sono i minori vittime di traffico e di abusi sessuali ed è in crescita il fenomeno della pedo-pornografia su Internet e tramite Internet.
Di segno contrario il giudizio dell’Aibi: "Pur comprendendo gli intenti della nuova Costituzione, ci domandiamo a cosa serva l’Europa dei grandi se si trascurano gli interessi dei più piccoli – dice Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini – Non è prevista infatti alcuna politica per affrontare l’emergenza umanitaria dell’abbandono minorile, fenomeno dalle proporzioni disastrose in tutta Europa". “A fronte di una crescita economica dei paesi dell’Unione – aggiunge Griffini – non corrisponde alcuna politica per migliorare le politiche di accoglienza e le politiche a protezione per i bambini".
Fonte: Acli |
http://unimondo.oneworld.net/article/view/97001/1/2071
|