MIRACOLO ALLA SCALA: dai campi nomadi alla Scala, la storia di una piccola zingarella rom, della favela di via Barzaghi che sogna di ballare ne ''Il lago dei Cigni''
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MIRACOLO ALLA SCALA
L'integrazione è possibile: dai campi nomadi alla Scala, la storia di una piccola zingarella rom,
della favela di via Barzaghi
che sogna di ballare ne "Il lago dei Cigni"


 


Venerdì  18 novembre 2005  ore 19
al circolo  Arci  "LATO B"  nel  casello  di  Piazza  XXIV Maggio ( porta Ticinese)


Attori non professionisti suonatori sulla Linea Rossa del Metrò di Milano


Scritto, diretto e girato da Claudio Bernieri


 


Nella scuola dell'obbligo  "Walter Tobagi  "   alla periferia di Milano  la insegnante di lettere  si accorge  che Loredana, una  piccola rom di 12 anni, invece di fare i compiti suona e balla sulla linea rossa della metropolitana, e chiede l'elemosina. Sogna però di diventare una ballerina di flamenco.
Il consiglio di classe svolge  così una inchiesta  sul "campo" ( si reca per strada intervistare i passanti) e poi  assegna a Loredana il tema: " raccontaci la tua famiglia rom".
Così Loredana va a "casa" ( una roulotte   nella baraccopoli di via Barzaghi ) e racconta ai suoi compagni di classe la sua vita.
Il director, il padre di Loredana, ogni giorno  l'accompagna sotto il metro e lì, mentre suo padre e suo fratello suonano il violino, Loredana chiede la carità.
Ma la sua famiglia è  composta da musicisti. E  Loredana così si rivolge alla "Bella Madunina" ( "O mia bela madunina" è il pezzo di Giovanni D'Anzi che suonano tutti gli zingari) e chiede un po' di  successo  per suo padre. E per  lei, la possibilità di  diventare una ballerina di flamenco,
La "Madunina d'oro " invocata  sui tram dagli zingari  e da Loredana così scende dal Duomo   e  guarda sui campi nomadi. E avviene il miracolo,
Una tv locale lancia  una grottesca ma poetica  "Rom Parade" e i vari musicisti di strada che suonano sotto il metrò e sui tram  vengono trasformati in improbabili  star da hit parade: un produttore discografico  nota  il padre di Loredana e lo lancia verso il successo. Nasce un complesso musicale interamente rom, gli Unza,
Il gruppo musicale dei rom, composto dal padre di Loredana, dai tanti suonatori e da sua zia, Maria, ha un certo successo ma al ritorno da un concerto  gli Unza trovano  parte della loro baraccopoli sgomberata dalla polizia.
In quella notte disperata è pure nato un bambino a Maria, la cantante rom del gruppo. Lei è ora  senza casa e la madre è costretta a cantare sui tram allattando il suo bambino.
Loredana e tutti gli zingari invocano ancora la "Bella Madunina" affinché trovi una casa vera a Maria e al neonato: e così la Bella Madunina visita di persona, questa volta, l'accampamento dei rom e parla a Loredana.
Ovviamente si tratta di una madonnina mora e mediterranea, e non bionda .. che promette però  un miracolo. Così almeno scrive Loredana nel suo diario.


Sì, c'è posto anche per i musicisti rom nella città della Scala, le dice la Madonnina.
Sono le tv locali ad annunciare il"miracolo": è tanto il gradimento dei pendolari sui metro e sui tram , allietati dalla musica dei rom, che le frequenze dei passeggeri sui mezzi sono aumentate clamorosamente, i milanesi lasciano a casa l'auto, usano i mezzi, e così la vendita dei biglietti è salita : il bilancio della Azienda dei trasporti, prima in crisi, è ora in salvo.


Il  merito è dei musicisti  rom che attirano i viaggiatori  milanesi. La musica rom sui mezzi è trendy. Sono così alti gli  incassi  che  il sindaco  promette  di stornare parte di questi  nuovi introiti  per la costruzione di case popolari.
Anzi, il sindaco, grato per il risanamento dei deficit, assegna un primo alloggio proprio  a  Maria a suo marito , il fisarmonicista Lucan e al loro figlioletto.
Naturalmente questo è stato  un sogno, quello di una bambina di 12 anni,raccontato in un compito in classe.
Ma la maestra si accorge che Loredana ha un temperamento d'artista, e consegna il diario al preside della scuola che lo legge pieno di interesse.
Apprende così che nell'ultimo anno i membri  fondatori  del gruppo  Unza intanto si è disperso.
Qualcuno è tornato  in Romania, altri sono  andati  al sud a raccogliere pomodori.
A George , uno dei protagonisti  del gruppo, hanno  rubato perfino  la tromba  e ora  fa il muratore. Il preside chiude il diario di Loredana: ha un'idea:
telefona  a una sua ex allieva, che è diventata  ballerina  alla Scala: una certa Rossella che offre gratis un corso  di flamenco   a Loredana,  nella sua  nuova  scuola di danze  mediterranee.
TV e giornali  si precipitano  sulla notizia, e  Loredana viene seguita  da tv e fotoreporter passo passo: la vediamo davanti alla Scala  e poi  a scuola di danza, dove balla con le altre allieve.
Loredana  è ora una piccola  star mediatica. Anche  molti musicisti  si accorgono  del campo nomadi  dove  vive Loredana, e promettono una  scrittura a Otello (lo zio di Loredana) per una Aida in provincia: ma alla vigilia del debutto, l'impresario scappa con la cassa.
Il Preside visita il campo, e lo trova pieno di topi.
Ma una tv locale improvvisa  una diretta  nel campo, per intervistare  Loredana: e diversi uomini  politici  si accorgono  delle condizioni   igieniche  disagiate e si recano  al campo  nomadi,  sotto i riflettori  della diretta  Tv: gli zingari  promettono  di pulire  il campo  dai rifiuti, e di mandare  a  scuola i bambini,  e in cambio  le istituzioni   ristruttureranno   il campo  con servizi  igienici .
E' il  primo passo per un  vero dialogo  tra città e campi  nomadi.
Otello così  si sposa  ( ha trovato  un posto da muratore) e invita  tutti  alla sua festa.


Aspettiamo tutti a questa festa


 



http://ecumenici.altervista.org/html/


 


 



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