Sara e l'inafferrabile popolo del vento: .''... ho visto anche degli zingari felici...''
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Sara e l'inafferrabile popolo del vento...

"Ma ho visto anche degli zingari felici..." cantava Claudio Lolli, tanti anni fa...


 

Elisabetta Caravati
13 maggio 2005

Una volta l'anno, il 24 e 25 maggio, il popolo del vento si riunisce nel sud della Francia in Camargue in un ambiente naturale unico in Europa abitato da fenicotteri rosa, cavalli bradi e tori...

Arriva, il popolo del vento, a Saintes Maries-de-la-Mer nei pressi di una chiesetta medioevale senza finestre, e porta con se' una carovana di suoni e di colori...

Arriva, il popolo del vento, e porta con se' un colossale accampamento di zingari veri, con le loro roulottes irte di antenne satellitari, le Mercedes, i denti d'oro, i mucchi di spazzatura abbandonata, gli odori grevi, la musica a tutto volume da altoparlanti un po' sfondati...

Disobbedienza, mistero, fede.
Ricchezza e miseria.
Sortilegi, lacrime e riso.
Concepiti nella musica, impregnati di buona e cattiva sorte; per loro il tutto e il niente non esistono, cosi' come il capire di non poter capire per loro significa, forse, capire.

Inafferrabili, sono.
Il culto dell'ignoto apre loro le porte dell'avvenire.
Prezioso e' il tempo, la magia sta nello sprecarlo...
Dare e ricevere, per loro, ha lo stesso valore.
Niente e nessuno puo' fermarli, perche' loro a niente e a nessuno appartengono.

Ignorano la liberta', perche' loro sono la liberta'!

Gitani spagnoli, Rom balcanici, Sinti dispersi qua e la', Manouche e tutte le altre tante declinazioni del popolo zingaro si ritrovano per il loro annuale Pellegrinaggio in onore della loro Santa protettrice, Santa Sara.

                  


 

La tradizione vuole che Sara fosse la schiava egiziana di Maria Jacobe' (zia di Gesu') e di Maria Salome' (madre degli apostoli Giacomo e Giovanni) cacciate dalla Palestina insieme a un gruppo di altre donne al seguito di Gesu'.

L'imbarcazione, senza timone e senza remi, sulla quale furono abbandonate approdo' su quel lembo di terra, e le donne si diedero subito da fare per convertire la popolazione locale allora dedita all'adorazione del dio egizio Ra.

Non si sa come sia cominciata la tradizione di questo ritrovarsi del popolo del vento; ma qualunque sia la sua origine, la tradizione vive almeno da cinquecento anni, e l'essere diventata il principale evento turistico della zona non le ha tolto nulla della sua spontaneita' zingaresca.

 



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