ACCAMPAMENTO ABUSIVO A MOLINO DORINO
Numerose segnalazioni di cittadini stanno arrivando al centralino del Comune di Milano per segnalare la presenza di un centinaio di nomadi che si sono abusivamente accampati a Molino Dorino.
L'arrivo di questa nuova carovana di rom, guidati e scortate da un certo numero di mezzi e funzionari della Provincia di Milano che ha fornito generi di prima necessità agli stranieri lasciandoli poi sul posto, sta creando allarmismo negli abitanti della zona. Tutto questo è avvenuto senza che ne siano state informate né il Comune né la proprietà dell’area. Quest’ultima, vistosi l’area invasa abusivamente, ha presentato formale denuncia con richiesta alle competenti autorità di sgombero immediato.
A proposito di questa nuova emergenza, l’assessore Manca ha dichiarato: "Non comprendiamo né a che titolo la Provincia sia intervenuta sul suolo milanese senza concordarlo con il Comune, né quale sia l’obiettivo che il suo presidente Penati intende perseguire con questa azione condotta nottetempo e che per ora ha solo creato sconcerto nei cittadini e una denuncia di occupazione abusiva da parte della proprietà dell’area. O la Provincia ha deciso di ospitare i nomadi nei paesi dell’hinterland e quindi lo faccia; oppure intende aiutarli a rimpatriare. In tutti e due i casi il Comune darà la sua disponibilità. Tra gli sfollati di Capo Rizzuto solo un minore non accompagnato è stato ricoverato presso le strutture comunali. Nessun altro ha richiesto l’ausilio dei Servizi Sociali. Se mai ve ne fosse bisogno ricordiamo che il Comune non intende aprire nuovi campi, che si farà carico di quelli regolari già esistenti e che chiede alla Provincia di ospitare fuori da Milano coloro che hanno un permesso di soggiorno. Di fronte alle lamentele dei cittadini per questa nuova inaspettata occupazione, abbiamo già chiesto al Questore di intervenire per sgomberare un’area che era stata recentemente liberata, con grande sollievo e soddisfazione dei residenti, dall’ingombrante presenza di centinaia di furgoni stranieri ucraini e rumeni".
Il vice sindaco Riccardo De Corato ha, a sua volta, commentato così l’invio di pullman da parte del presidente della Provincia per spostare a Molino Dorino i nomadi sgomberati ieri, mercoledì 29 giugno, dal campo abusivo di via Capo Rizzuto. "Il presidente della Provincia, come dott. Jekyll e mister Hyde, di giorno chiede l’espulsione degli irregolari e di notte mette a disposizione mezzi e funzionari della Provincia per traghettare come Caronte i nomadi, e i rom di Capo Rizzuto, in un’altra area sempre a Milano senza neanche averlo prima concordato con il Comune che aveva chiesto e ottenuto lo sgombero del campo nomade di via Capo Rizzuto. Questo atteggiamento è ancor più emblematico nella sua totale incoerenza se si tiene conto che il Comune di Milano, e per esso il settore Servizi Sociali, avevano messo a disposizione per donne e bambini adeguate strutture di ricovero. Vorremmo quindi sapere dal presidente della Provincia qual è il Penati vero, quello che chiede di abbreviare il periodo per l’espulsione degli irregolari, o quello abusivo che manda pullman e persone per traghettare gli stessi di cui chiede le espulsioni. Atteggiamento che diventa ancora più grave se si considera che i rom di Capo Rizzuto fanno parte della stessa etnia rumena che ha organizzato il sequestro del piccolo Stephan e che a Verona fa prostituire i bambini agli angoli delle strade. Abbiamo ragione di ritenere, dopo quanto accaduto questa notte tra Capo Rizzuto e Molino Dorino, che il presidente della Provincia sia il Penati di sempre, che preferisce sposare la causa dei nomadi piuttosto che quella della legalità e della sicurezza".
De Corato ha poi concluso dicendo che "Dopo questa bella trovata che mira a mettere in difficoltà le altre istituzioni che hanno operato lo sgombero di Capo Rizzuto (Prefettura, Questura e Comune) non ci resta che chiedere nuovamente al Prefetto e al Questore di allontanare da Molino Dorino questi nomadi, magari con l’ausilio dei pullman del traghettatore Penati, portandoli in un’area di quei Comuni dell’hinterland che fino ad oggi non si sono voluti far carico di questo grave problema scaricandolo sulla città di Milano".
30 - GIU - 2005 18:09
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