ISTAT: L'occupazione cresce grazie alle regolarizzazioni
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ISTAT: L'occupazione cresce grazie alle regolarizzazioni....


2005-06-22

+308mila occupati rispetto al 2004: pesano gli immigrati che hanno preso un permesso con l'ultima sanatoria. Ma quanti lavorano in nero?

ROMA - L'occupazione cresce grazie ai lavoratori immigrati regolarizzati del 2002.

Vi sembrerà strano, ma l'onda lunga della sanatoria bagna solo ora i dati dell'Istituto Nazionale di Statistica, giocando un ruolo da protagonista nella Rilevazione sulla Forza Lavoro nel primo trimestre del 2005 pubblicata ieri.

Tra gennaio e marzo 2005, l'Istat ha contato 308mila occupati in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo chi ha curato la rilevazione, buona parte di questi nuovi lavoratori sarebbero proprio immigrati che tre anni fa si sono messi in fila alle Poste per aggiudicarsi un permesso di soggiorno.

Come i nostri lettori ricorderanno, le domande per la sanatoria partirono nell'autunno del 2002, quando entrò in vigore la Bossi-Fini, ma quello fu solo il primo atto di un'odissea destinata a concludersi più di un anno dopo. Gli sportelli polifunzionali istituti presso le prefetture iniziarono infatti a convocare i lavoratori stranieri nel 2003 e solo a gennaio del 2004 il ministro Pisanu dichiarò ufficialmente conclusa la regolarizzazione.

Essersi messi in tasca un permesso di soggiorno, non bastava però ai lavoratori immigrati per pesare nella Rilevazione sulla Forza Lavoro. "Solo dopo essersi iscritti all'anagrafe i regolarizzati sono entrati nel campione che utilizziamo per la ricerca", spiega Nicola Massarelli dell'Istat.

Per scoprire quanti sono gli occupati in Italia, l'Istituto Nazionale di Statistica si rifà insomma ai registri dell'Anagrafe, che restituiscono un'immagine sottodimensionata e poco aggiornata sull'effettiva presenza di immigrati regolari nel nostro Paese.

Basti pensare che all'inizio del 2004, quando il dossier statistico immigrazione della Caritas contava 2milioni e seicento mila stranieri in Italia, quelli iscritti all'anagrafe erano meno di due milioni.

Sicuramente sentiremo parlare di regolarizzati anche nelle prossime rilevazioni sulla forza lavoro. "Il campione che utilizziamo è aggiornato gradualmente nel tempo, - ci conferma Massarelli -una parte è stata estratta prima che tutti i regolarizzati si iscrivessero all'Anagrafe. Presumibilmente la sanatoria peserà ancora di più nei dati del prossimo trimestre".

La controprova che i nuovi posti di lavoro parlano straniero arriva dai settori in cui sono stati rilevati. "La crescita occupazionale - ci spiegano ancora all'Istat - si è concentrata nelle costruzioni e nei servizi di assistenza alle famiglie e alle persone, dove è più alta l'incidenza dei lavoratori immigrati".

Peccato che la rilevazione dell'Istat non sveli quanto sia stata utile la regolarizzazione, cioè in che misura sia riuscita a far uscire definitivamente quei lavoratori stranieri dal sommerso.

"Noi chiediamo al nostro campione solo se nella settimana di riferimento ha svolto almeno un'ora di lavoro - ammette Massarelli - senza specificare se era regolare o no. L'indagine coglie quindi anche una parte di lavoro irregolare, che però non siamo in grado di quantificare con precisione".

(21 giugno 2005)


www.stranieriinitalia.it



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