Clandestini,
"La scuola accoglie tutti"
«Nessuna legge impone alle scuole di denunciare nessuno; nessun dirigente scolastico è obbligato a chiedere agli studenti stranieri il permesso di soggiorno», afferma Anna Maria Dominici.
La Provincia ha spedito alla direttrice scolastica regionale un documento da inoltrare a presidi e direttori scolastici, con cui si chiede di non denunciare i clandestini. «Se qualcuno vuole divulgare il documento, lo faccia pure, ma a mio parere è inutile: la scuola accoglie e integra tutti», ripete.
Eppure la preside dell´Einaudi-Casaregis lo scorso anno ha chiesto agli alunni extracomunitari la documentazione? «È un problema di un solo capo di istituto, ma non ci sono mai state indicazioni da parte di questo ufficio. Tanto è vero che lo scorso luglio, noi e la Prefettura abbiamo aiutato una ragazza clandestina...»
Nella sua relazione di inizio anno scolastico si rimarca la sperequazione di extracomunitari tra una scuola e l´altra. Intendete correggerla? «Gli stranieri sono concentrati nelle città o in alcuni istituti. Questo problema in queste ore è all´attenzione del ministro Gelmini e non posso essere io a dare direttive in merito».
Neppure in ambito locale è autorizzata a farlo? «Su scala regionale ci si può mettere d´accordo tra dirigenti scolastici: due scuole vicine possono dividersi la popolazione straniera».
Nelle scuole ad elevata concentrazione di extracomunitari la dispersione scolastica è alta? «Le scuole devono modulare l´offerta formativa secondo l´utenza: sia agli italiani, sia agli stranieri».
Gli insegnanti che ogni anno cambiano sede... «La mobilità è un grande problema. Nessuno vuole tenere i docenti fermi, ma occorre dare la continuità didattica agli alunni. Se penso ai 4110 disabili ed ai 2120 insegnanti di sostegno, è importante che questi l´anno successivo si ritrovino insieme».
Come? «Bisognerebbe rendere almeno biennale l´ordinanza dei trasferimenti».
I professori, però, attribuiscono al nuovo Piano di Dimensionamento Scolastico, che ha cambiato 23 scuole, la responsabilità di aver determinato i 1720 trasferimenti del 2009. «Non credo. La mobilità, in larga parte, avviene perché il docente la chiede. Possono esserci spostamenti forzati, ma solo in minima parte».
Cosa intendete fare con i ricorsi al Tar contro il Piano di Dimensionamento? «Se gli appelli al Consiglio di Stato saranno confermati, sia la Regione che noi dovremo rivedere il documento. Tanto è vero che un nuovo Piano di Dimensionamento, condiviso, sarà pronto entro dicembre».
Maestro unico, bocciato dalle famiglie genovesi? «Non è vero: non hanno accettato il tempo-scuola di 24 ore, scegliendo invece le 30 e le 40».
Con 24 ore si ha un solo maestro, con 30 se ne hanno due? «In tutti i casi si ha un maestro prevalente, poi quello di lingua, di religione, e così via».
Cosa intendete fare dei 716 docenti precari che non sono stati riconfermati in Liguria? «Un accordo tra Miur e Regioni prevede un contratto di disponibilità, così come è stato fatto in Lombardia e Campania».
Un indennizzo? «Una parte dallo Stato, un´altra dalla Regione, in modo da utilizzare gli insegnanti per le supplenze temporanee».
(16 settembre 2009)
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