Ana ahlam zanabiq betha ana ahlam
Torq aghani wa biut mothia
Ana baddy qulub tayeba ana beddy
Ma beddy il barud ma beddy
Beddy yuom mushmes yuom
Mush lahzat nesser onssorria
Beddy yuom mushmes yuom
Mush ghayar il bunduchia
Laa ana la abky mena'alkhaof
wa demu' men agelil watan
Ana git men ageli ana eish eshamsselli
Illy teshreq wa laissa teghreb
testo: tratto da la notte lascia che il prigioniero finisca il suo canto (
anonimo)
e da Io sogno dei gigli bianchi (Mahmud Darwish)
musica di: Canio Loguercio, Rocco De Rosa, Rocco Petruzzi
Venti anni fa uscì, in allegato a il manifesto, il 45 giri Kufia, canto per la Palestina, forse il primo disco distribuito nelle edicole.
Sul lato 'A' c'era una canzone cantata dal Coro di bambini palestinesi Al Aqsa e sul lato 'B' lo stesso pezzo in versione strumentale.
Ora quei bimbi dovrebbero essere più o meno trentenni.
Ci auguriamo stiano tutti bene e che abbiano ancora la forza, ora come allora, di cantare per la loro terra, la Palestina
Tastiere: Rocco De Rosa - Chitarra: Franco Giacoia - Basso: Nello Giudice - Batteria: Giancarlo Ippolito - Tastiere, Programmazione: Rocco Petruzzi - Midi sax: Daniele Sepe - Sax contralto: Luciano Nini - Sax soprano: Eugenio Colombo - Tromba: Paolo Fresu - Coro: Alessandra D'Elia, Palma Fucella, Rossella Montecalvo, Marti Robertson - Registrazione e Missaggio: Pasquale Trivigno, Marti Robertson, Piero Schiavone - Preproduzione audio: Umberto Sirigatti
Immagine di copertina: Milo Manara
Ideazione e organizzazione: Guglielmo Di Zenzo, Patrizio Esposito, Giacomo Forte, Canio Loguercio, Guido Piccoli