Gemma Gentile - ultimi interventi
Gemma Gentile - 24-08-2009
Per dismettere la Scuola Pubblica, colpiscono gli insegnanti: licenziano quelli precari, precarizzano quelli di ruolo, con la legge Aprea scippano loro la costituzionale libertà di insegnamento...Bisogna impedirlo!

L'assalto alla Scuola pubblica da parte di quelli che hanno interesse a privatizzarla si è caratterizzato, dal primo momento, con una virulenta campagna denigratoria contro gli insegnanti in quanto tali.
Puntuale, a maggio 2008, è comparso il PDL Aprea.



Diaspora degli insegnanti e svuotamento della loro funzione

Per distruggere la Scuola è necessario screditare chi ci lavora e le dà vita e impedirgli di svolgere la libera funzione di insegnare come detta la Costituzione. La proposta di legge Aprea conferma tale indirizzo governativo e tenta, tra l'altro, di scippare la didattica a chi la deve gestire pienamente, eliminando il Collegio dei Docenti e conferendo ad un'incompetente Consiglio di Indirizzo (ex Consiglio di Amministrazione della prima stesura dell'articolato) il compito di decidere la programmazione.
Gemma Gentile - 29-04-2009
A proposito della risoluzione approvata il 2 aprile 2009 dal Parlamento europeo, che equipara fascismo, nazismo e comunismo, ho inviato una lettera a Giulietto Chiesa, parlamentare europeo che si è sempre dimostrato sensibile a queste tematiche, per domandargli il suo parere e per conoscere anche come fossero andate le cose in Parlamento. La sua risposta, puntuale e cordiale, la considero interessante e valida, anche se purtroppo conferma appieno la fondatezza dei timori sulla deriva a destra presente anche in sede europea.
Gemma Gentile - 14-04-2009
Che risposte sono, visto che non entrano nel merito delle questioni poste?


Il comunicato, dedicato ai rilievi mossi da insegnanti che lottano contro lo sfascio in atto della scuola pubblica e che sono stati negativamente colpiti dalle notizie diffuse dal dirigente dell' Istituto Rinascita circa pratiche contrattuali in atto nella scuola le quali si presentano in modo inconfutabile in linea con il DDL Aprea, ha la pretesa di dissipare la confusione creatasi. Purtroppo a me sembra che confermi tutte le impressioni negative, nella vuotaggine della risposta.

1) La storia della scuola media Rinascita con le sue lotte nel 2004 alla controriforma Moratti e la difesa del tempo pieno, tutti la conosciamo e proprio questo vissuto comune mi ha ferita di più (e non solo me), quando mi sono trovata di fronte alle parole rilasciate dal preside Calascibetta a Il Giornale di Berlusconi.
Gemma Gentile - 07-02-2009
Il silenzio sul DDL Aprea mi terrorizza. I tagli e le disposizioni gravissime contenuti in decreti vari, tramutati in leggi, regolamenti, circolari e note più o meno illegali rappresentano il tentativo di indebolire la scuola e di affamarla. E' giusto quindi rispondere ai singoli attacchi, difendendo la nostra dignità di insegnanti ed i nostri alunni. Non si può però ignorare che tutti questi bombardamenti sono il preludio al colpo di annientamento finale. E' il DDL Aprea la legge di sistema, volto a cancellare la scuola statale in modo definitivo, quello che la decostituzionalizza, la privatizza e la ristruttura in tal senso.
Gemma Gentile - 19-04-2008
I partiti di sinistra si sono comportati come "vittime" che, di fronte alla pistola che vuole uccidere, invocano pietà, sperando di convincere il "carnefice" a desistere, né d'altra parte mi meraviglia tale comportamento, vista la condotta e i risultati dei partiti della sinistra cosiddetta radicale nel governo Prodi...
Gemma Gentile - 10-04-2007
Ci aspettavamo da questo governo, dato il suo programma, l'immediata abrogazione delle Indicazioni Nazionali ed il ripristino dei Programmi, aggiornandoli opportunamente.
Il Ministro ha scelto, al solito, diversamente. Ha chiesto invece al filosofo Edgar Morin di parlare del suo pensiero sulla globalizzazione per lanciare le nuove Indicazioni nazionali. Tanto di cappello alla sua elaborazione filosofica, tanto più quando parla di ricomposizione della cultura, spezzettata in mille discipline specialistiche, sorde tra loro. Ma il problema non consiste in ciò che pensa Morin. La questione è che il discorso lanciato col documento "Cultura scuola persona. Verso le indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione", vuole costituire, per quanto detto da Fioroni, la cornice culturale delle nuove Indicazioni Nazionali che, per ciò che è emerso finora, dovrebbero consistere negli enunciati dei livelli essenziali delle competenze, che saranno fissati successivamente.
A questo punto sono da criticare nettamente tanto la cornice quanto il tipo di contenuto.

Morin critica giustamente la frantumazione del sapere, ma non si pone il problema di chi, a proposito di scuola, vuole frantumare e perché.
Gemma Gentile - 02-10-2006
Tra "forbice" e "cacciavite" è meglio per la Scuola la "demolizione controllata" della legge 53 e dei suoi decreti attuativi!

Ammettiamolo: abbiamo trascorso giorni di grande paura. Una forbice gigante minacciava di avvicinarsi alla scuola, per spazzar via le povere risorse di cui ancora dispone, dopo che è stata ridotta quasi sul lastrico negli ultimi anni.
E' stata una minaccia vera, oppure era solo uno strumento per spingerci ad ingoiare più facilmente pillole più leggere, ma comunque sgradite? Non possiamo saperlo con esattezza.
Ad ogni modo, appare che ci sia stata una forte riduzione dei tagli preventivati di fronte alle proteste provenienti dal movimento per la Scuola (il più grande elettore del preteso "governo amico" in tutta Italia), dai sindacati e dai cosiddetti partiti "radicali" presenti nel Governo. Le notizie sono comunque ancora molto confuse, anche a causa dello sciopero dei giornalisti.
Da quanto emerge, possiamo affermare che, dopo il primo sospiro di sollievo, appaiono lentamente uno alla volta gli elementi negativi della manovra:

1) l'innalzamento degli alunni per classe è stato contenuto, rispetto all'enunciato iniziale, ma è stato comunque confermato (forse 0.4) e non sappiamo che ripercussioni ciò potrà generare sulla scuola,
2) è stato introdotto in finanziaria l'obbligo a 16 anni; ciò è discutibile sotto un duplice aspetto:
a) di metodo, in quanto è vergognoso e antidemocratico imporre le riforme attraverso la finanziaria;
b) pare che si sia contrabbandato come elevazione dell' obbligo a 16 anni l'imbroglio della Moratti, cioè l'obbligo formativo, riconfermando l'alternanza scuola-lavoro per questa fascia di età; in tal caso avremmo addirittura un arretramento rispetto al governo di centro-destra che lo aveva innalzato a 18 anni,
3) le 150.000 assunzioni dei precari in tre anni, più volte dichiarate e poi ritirate, e poi ancora riconfermate, pare che siano condizionate ad un cambio delle graduatorie, ancora tutte da verificare,
4) sono stati operati ulteriori tagli ai Comuni, già impoveriti da Berlusconi e ciò non potrà che ripercuotersi sullo stato sociale ed anche sulla Scuola,
5) pare che il rafforzamento dell'autonomia comporterebbe il demandare agli istituti le spese per il funzionamento amministrativo e dei servizi, per le supplenze, ecc., cosa che rafforzerebbe la disparità tra scuola e scuola e il caos attuale.

Ma, anche se i tagli fossero minimi, la cosa più grave, indecente e vergognosa è che questo Governo, eletto con grandi speranze dal popolo della Scuola, avrebbe avuto il dovere di operare esattamente all'opposto, finanziando la Scuola, già rapinata da quello precedente.
Bene ha fatto la Flc Cgil a dare rilievo alla relazione della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria dello scorso anno. Ben duecento pagine di questa sono dedicate al MIUR. Dalla loro lettura emergono tutte le bugie della Moratti.
Non avendo la riforma ricevuto da Tremonti il finanziamento necessario , il Ministro di allora ha disinvoltamente stornato fondi degli altri capitoli dell'Istruzione per utilizzarli ai fini dell'attuazione della legge che le stava a cuore. Con una gestione per così dire "disinvolta", l'ex ministro Moratti ha fatto crescere il "mostro-controriforma" parassita che ha inghiottito così fior di quattrini per pagare tutor, esperti vari, corsi di formazione, ecc., tagliando contemporaneamente tempo-scuola, tempo pieno, cattedre, insegnanti di sostegno, strumenti e materiali per l'insegnamento, lavori nell'edilizia scolastica, stipendi dignitosi, ecc.
Alla luce di questi dati risulta ancora più indecente il tentativo di Padoa Schioppa di tagliare dal bilancio le spese della Scuola, come se fosse un ramo secco.
A questo proposito, innanzi tutto va ribadito che la Scuola statale è un Istituto Costituzionale, che educa e istruisce i cittadini e quindi non può essere assimilata in nessun modo alle regole di efficienza dell'impresa. Pensare addirittura di punire la Scuola perché inefficiente, secondo l'OCSE, come ha ventilato Schioppa con la prima versione della Finanziaria, quando essa è stata posta in ginocchio da chi l'ha rapinata, è davvero da irresponsabili.
Gemma Gentile - 12-08-2006
Per denunciare la gravità delle disposizioni contenute nella Direttiva Ministeriale per l'anno 2006 e il silenzio del sindacato


Sono iscritta da molti anni alla Cgil scuola, essendo insegnante. Ho trasecolato quando ho letto i contenuti della ...
Gemma Gentile - 12-07-2006
Ha prorogato la legge 53/03 invece di abrogarla, ci ha presi in giro con la strategia del cacciavite, ci ha offeso quando abbiamo chiesto dialogo, ha ascoltato le richieste di banchieri ed imprenditori dell'Associazione Treelle prima dei sindacati: ...
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