
Nei culti dei druidi, i sacerdoti celtici, c’era l’usanza di tagliare il vischio con un falcetto a forma di serpe d’oro. Il vischio poi veniva raccolto in un drappo bianco avendo cura di non farlo toccare per terra e lo si immergeva nell’acqua di un lago.

A questo punto, abbracciarsi sotto il vischio per il natale-festa del Sole era benaugurante; infatti il vischio era anche chiamato “guarisci-tutto” per le sue proprietà medicinali.
Questa sua natura invita a superare ogni dolore e calamità; secondo i druidi il vischio assicurava il bel tempo, il raccolto abbondante e la protezione contro i malefici: per questo si usa regalarlo ad inizio d’anno.
 
Con l’affermazione della religione cristiana, il vischio, a causa dei suoi legami con la tradizione pagana, fu sostituito dall’ agrifoglio.
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