
I protestanti della “Riforma” misero sotto accusa la scelta della Chiesa Romana di spostare il Natale al 25 dicembre, con la motivazione che fu un cedimento al paganesimo. Il cristianesimo avrebbe fatto rientrare dalla finestra culti solari di Babilonia passati ai pagani romani!
Nella città di Ginevra di Calvino si poteva essere multati e persino messi in prigione per aver celebrato il Natale.

Il Parlamento Inglese proibì l’osservanza del Natale, definendola una festa pagana. Quando i cristiani puritani andarono in America, stabilirono questa stessa legge nella “Nuova Inghilterra” e il 25 dicembre del 1620 lavorarono più del solito. Quarant’anni più tardi la Corte civile e penale del Massachussets decretò le punizioni per chiunque avesse osservato le festività natalizie: ”Chiunque venga trovato ad osservare, astenendosi dal lavoro e festeggiando, tali giorni come il cosiddetto Natale, pagherà per questa trasgressione 5 scellini”.
Fino al 1800 il Natale non ebbe alcuna rilevanza nelle chiese della “Riforma”.
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