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Dell’educare. 44
“Indifferenza è percepire il nulla, …“
Aldo Ettore Quagliozzi
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Ho avuto modo di presentare altre paginette tratte dal volumetto, nel senso della sua fisicità e non tanto del valore dei suoi contenuti, “Voi, noi“ di Paolo Crepet.
Il volumetto porta, e mi pare di averlo di già sottolineato in altre presentazioni, un sottotitolo molto significativo, “Sull’indifferenza di giovani e adulti“, ovvero di quel male oscuro del nostro tempo che rende il percorso della comunicazione particolarmente ostico ed impervio tra le generazioni.
Il tutto rappresenta di certo una grave frattura generazionale - padri-figli, discenti-docenti - e soprattutto nel secondo “rapporto-scontro“ il peso dell’indifferenza rende inutile qualsiasi azione pedagogico-educativa, che in molti casi si riduce ad un puro adempimento burocratico-professionale senza quell’animo indispensabile per promuovere sane emozioni.
La paginetta si chiude con una certezza, di ritrovare ancora degli adulti, soprattutto tra gli educatori di professione, che non siano succubi di quel male oscuro che è l’indifferenza verso il simile.
“( … ) Indifferenza è percepire il nulla, il vuoto e costruirci attorno una casa capace di difendere da tutto.
( … ) Indifferenza è sospensione di luoghi, radici, identità. Indifferenza è vuoto di relazione, assenza sensoriale, totale privazione d’affetto, sottrazione morale.
Molti adolescenti ( … ) camminano sospesi sopra teste di adulti che non guardano in su, ( … ) , né si accorgono degli sforzi immani di quei giovani per dire che vivono, della loro angoscia di non poter guardare alle cose terrene, alla realtà così afona ormai.
Indifferenti costretti a camminare sopra adulti indifferenti, perché non c’è contaminazione tra gli uni e gli altri, solo uno spazio vuoto dove volteggia il silenzio.
Eppure i ragazzi non vorrebbero deambulare così lontani dal mondo, vorrebbero contatti, strette di calore.
Non tutti gli adulti, guardano per terra, ( … ). I ragazzi dovrebbero fare più attenzione: tra di noi, qualcuno che non ha solo occhi ma sguardi, cercando bene, lo si potrebbe pure trovare.
( … )”
nome:Aldo Ettore cognome:Quagliozzi email:al1946@tiscali.it
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