Tag: maroni - ultimi interventi
Cecità, direbbe Saramago
Giuseppe Aragno - 21-10-2011
Avrebbero avuto ben altro senso, la condanna della violenza e l'improvvisa passione legalitaria, se ci si fosse sdegnati con pari veemenza per i patti con Gheddafi, gli omicidi libici e le leggi razziste di questi anni. Non è stato così e i nuovi "nonviolenti" hanno votato indifferenti due destre responsabili di violenze ben più gravi di quella che li indigna. Sarebbe stato credibile il palpito di "nonviolenza", se dei presidi messi in piedi dai nostri figli contro i campi di concentramento per stranieri, avessimo fatto bandiera di legalità violata da una inaudita violenza di Stato. Se, dico per dire, quando i giovani, violentemente privati del futuro, lottavano per la scuola della Costituzione, tra cariche e lacrimogeni, i "neononviolenti", nati evidentemente a Roma il 15 ottobre del 2011, fossero stati con loro per protestare sull'invalicabile linea rossa che il 14 dicembre scorso protesse i violentissimi tagli della Gelmini e la compravendita parlamentare.
Bolle di sapone
Giuseppe Aragno - 10-11-2010
Ha creduto di trasformarci in grigi travet pronti a servire, a trasmettere senza fiatare la cultura del potere dominante. La scuola, avvocato, è altro. Insegna ad imparare, produce valutazione e non può essere valutata dal governo di turno. Meno che mai dal suo, che non ha radici nella nostra Costituzione. La scuola sceglie da sola, nella più perfetta autonomia, strategie e metodi di un processo che impropriamente lei chiama "di istruzione" ed è invece di ampia educazione, quindi, "di formazione". Occorre, se mai un Consiglio Superiore, come per i magistrati. Tutto questo le è stato sin dall'inizio estraneo e non lo capisce nemmeno ora che si accinge a sbaraccare.
Maroni è razzista?
Giuseppe Aragno - 20-02-2009
Non sono armate le ronde di Maroni. Si portano dietro parole pesanti come pietre, ma non sono armate. Disarmato, disarmante, o forse capace davvero di armare la mano, è del resto anche l'onorevole carroccista Bricolo, cravatta e fazzoletto rigorosamente verdi come la bile, quando s'infiamma per stupri rumeni - quelli del maschio italico non sembrano riguardarlo - e per difendere le "nostre donne" se la prende con le immigrate: noi gli stranieri non li vogliamo, via di qui. E non fa differenze: donne, vecchi e bambini.