Mariastella Gelmini non lo sa: la storia ha le sue primavere
Giuseppe Aragno - 06-03-2009
Mai come oggi è stato così chiaro. Ci sono momenti della storia in cui l'estremismo sta nelle istituzioni, viene dall'alto, nasce dal potere, da una classe dirigente decisa a perpetuare se stesa in ogni modo possibile. In tutti i modi possibili, quindi, è necessario e legittimo reagire. In un momento come questo, nessuno si può illudere di difendere sé stesso disertando. E' vero, siamo pochi, ma non è meno vero che la scuola assediata non ha scelta: è chiamata alla lotta. Uniamo le forze, mettiamo in campo la ragione, facciamoci sentire, insieme, lavoratori di ogni categoria, cittadini che non intendono ridursi a sudditi, uomini e donne e che hanno cuore e dignità. La reazione non è ancora passata e, quand'anche lo fosse, non ha vinto, non può vincere. La vicenda umana conosce abissi di disperazione, ma il sole è destinato a tornare e l'alba cancella la notte. In quanto a noi insegnanti, non possiamo ignorarlo, sarebbe un crimine: sta a noi far sì che, dopo questo inverno, i nostri studenti siano la nuova primavera della storia.
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