Tag: diritto - ultimi interventi
Ritorno alle origini?
Francesco di Lorenzo - 30-05-2015
In Italia i giovani 'Neet', cioè non occupati né iscritti a scuola o in apprendistato, sono il 26,09% degli under 30. Nel confronto internazionale con i paesi della nostra area, deteniamo il quarto posto tra i dati più elevati. Prima della crisi del 2008, comunque, la percentuale era del 19%. E non è una gran consolazione. Per abbandoni scolastici siamo ancora al secondo posto tra i paesi europei per percentuale più alta. E in Sicilia le iscrizioni all'università negli ultimi dieci anni sono diminuite del 50%. Non tutto è perduto, però, se alla fine si può sempre imparare a fare il contadino. Il corso sostenuto dal Ministero del lavoro e coordinato dal Chiantiform è nato con il preciso intento di far riprendere la scuola ad un gruppo di ragazzi che l'avevano abbandonata...
La scuola di domani e gli studenti
Chiara Alinovi - 26-11-2014
In questi giorni si sente spesso parlare della grande informatizzazione a cui la scuola andrà incontro nei prossimi anni: lavagne interattive...
Togliamo le virgolette
Franco Labella - 10-10-2014
Se si vuole realizzare la "buona scuola" non si può ignorare la necessità di garantire l'acquisizione della competenze chiave di cittadinanza e di reintrodurre lo studio della Costituzione e delle discipline giuridico-economiche.
'Coding' lungo
Francesco di Lorenzo - 08-09-2014
Il programma di Renzi sulla scuola non è di destra né di sinistra e neanche di centro, non è un programma. Infatti lui stesso lo chiama patto. In pratica non è niente, parole del tutto inutili che non servono ad affrontare veramente i problemi della scuola italiana, tanto che le ha rivendicate in toto l'ex ministro Gelmini. Purtroppo le probabilità di essere turlupinati sono parecchie e non campate in aria. La dinamica delle reazioni alle parole di Renzi e del governo sulla scuola è la solita: si va dalla cautela del giudizio della Cisl, alle perplessità della Uil e le preoccupazioni della Cgil. Il Movimento Cinque Stelle è critico insieme ai Cobas e al Partito della Rifondazione Comunista. Le associazioni non sono da meno: tra quelle dei dirigenti, dei genitori e degli studenti, alcune sono direttamente contrarie, alcune sono più attendiste e possibiliste. Alcune ancora si sono rese disponibili a collaborare su tutto, pur di dare il proprio contributo, anche su cose difficili da capire o addirittura inesistenti, come per esempio il 'codesign'. Che cos'è? Un refuso? Una parola nuova, una presa per i fondelli?
Senza discussione
Francesco Di Lorenzo - 16-02-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013


Tutto è andato secondo le previsioni. La commissione cultura e istruzione del Senato ha approvato il provvedimento sulla valutazione delle scuole e dei suoi dirigenti. Alla fine saranno l'Invalsi, l'Indire e gli ispettori del Miur, a dettare legge sull'argomento. C'è stata opposizione al passaggio del provvedimento, ma i voti di PDL e Lega hanno vanificato ogni tentativo di discussione. Appunto, discussione. Sembra che l'attuale ministro dimissionario Profumo abbia dimenticato proprio questo passaggio fondamentale: era stato lui stesso a dire, all'inizio del suo mandato, che tutti i provvedimenti del suo ministero sarebbero stati presi dopo 'ampia discussione'.
Lettera aperta al Ministro Meloni
Franco Labella - 15-06-2009
Gentile Ministro,

le scrivo a nome del Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia per esprimerle il nostro più grande stupore per le sue dichiarazioni a Tuttoscuola, riportate anche sul suo blog e relative al pacchetto di provvedimenti relativo ai Licei.
In particolare c'è questo brano che le riporto riprendendolo dal sito di Tuttoscuola:

"La riforma Gelmini affronta la sfida educativa della nostra epoca senza accantonare quanto di buono è stato fatto negli anni precedenti, ma facendo giustizia delle molte aberrazioni che hanno affossato la scuola in Italia".

Tra le aberrazioni la Meloni colloca le "innumerevoli sperimentazioni, figlie della cultura sessantottina, introdotte all'interno del sistema educativo a discapito di nozioni basilari per la crescita culturale e civile degli studenti italiani".
Obbligo di istruzione? Abbiamo scherzato!
Maurizio Tiriticco - 06-06-2009
Che ne è dell'innalzamento dell'obbligo di istruzione? Ormai è stagione di scrutini e, nella superfetazione di circolari ministeriali tardive, impasticciate e anodine, che creano più sconcerto che certezze, nulla si dice a proposito del modello di certificazione delle competenze terminali dell'obbligo di istruzione che, com'è noto, quest'anno giunge - o dovrebbe giungere... chissà? - al suo primo traguardo.
La norma, il dm 309/07 parla chiaro: "Con decreto del Ministro PI, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, sono adottati i modelli di certificazione delle competenze... acquisite dagli studenti nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione" (art. 4, c. 3).
Le scelte incomprensibili del Ministro
Franco Labella - 07-03-2009
Nella conferenza di presentazione di "Cittadinanza e Costituzione", la nuova disciplina introdotta sperimentalmente dal prossimo anno, il Ministro ha annunciato che l'insegnamento sarà impartito dai docenti di materie umanistiche, in particolare docenti di storia e geografia.


Il Ministro che pure, secondo il comunicato dell'Agenzia Asca, ha dichiarato che "''Non sara' la vecchia ora di Educazione civica ...... ma un'ora di educazione alla cittadinanza, per insegnare ai ragazzi i valori e i principi contenuti nella nostra Costituzione'' ha deciso di ignorare l'esistenza dei docenti di Discipline giuridiche ed economiche


Con ciò il Ministro ha disatteso perfino quanto elaborato dal Dipartimento per l'Istruzione, Direzione Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di Istruzione e per l'Autonomia Scolastica e non ha tenuto in alcun conto il parere espresso, sull'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione", dal CNPI il 17 novembre 2008.
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