Convinto disco verde dai rappresentanti delle confessioni religiose per la imminente nascita, in Toscana, della 'Consulta per il dialogo interreligioso e per la pace fra le culture".
E' il primo organismo del genere in Italia - ricorda l'assessore regionale Massimo Toschi che ha proposto l'iniziativa e che questa mattina ha presieduto una riunione con i rappresentanti delle varie confessioni religiose - e si pone cinque fondamentali obiettivi: contribuire alla conoscenza delle singole tradizioni religiose e del loro contributo alla pace e al rispetto dei diritti umani; favorire il dialogo fra le comunità religiose e la società civile; promuovere il pieno rispetto della libertà religiosa per tutti i cittadini che vivono in Toscana; superare pregiudizi e incomprensioni che generano intolleranza, razzismo, non rispetto dell'altro; promuovere la pace nei luoghi di conflitto e la pace tra le culture.
"Si tratta di una iniziativa nuova e insolita anche per una Regione come la Toscana", ha detto il presidente Claudio Martini ricordando l'importanza del dialogo fra le religioni nella costruzione di un mondo pacificato. "Stiamo dando vita - ha proseguito Martini - a uno strumento nuovo davanti a esigenze nuove in un contesto mondiale nel quale spesso si scomodano le religioni addirittura per giustificare le guerre mentre la dimensione religiosa autentica non può che operare verso un dialogo sempe più stretto".
Nella sala Giunta della presidenza regionale si sono ritrovati rappresentanti delle comunità cristiane (cattolici, ortodossi e protestanti), ebraiche, musulmane, buddiste. "Con estremo piacere - questo il commento di Toschi - abbiamo notato una forte condivisione attorno al percorso proposto, un percorso che porterà entro l'anno a una formale costituzione della Consulta come strumento per lavorare insieme contro intolleranza, razzismo, tentativi di fondamentalismo e di usare la religione per giustificare la violenza nonché contro ogni azione capace di negare il primario diritto alla libertà religiosa di ciascuno".
E' stato raggiunto pieno accordo sui criteri di designazione dei componenti della Consulta che vedrà, accanto a rappresentanti delle confessioni religiose, i presidenti delle Province o loro delegati permanenti. Adesso spetta alle singole comunità religiose indicare i propri rappresentanti in vista di un nuovo incontro in cui ci sarà la formale costituzione di un organismo - conclude Massimo Toschi - "di cui non sfugge l'utilità anche come strumento di consulenza per il ruolo internazionale della Toscana che opera con grande impegno anche nel Medio Oriente, là dove nascono dal ceppo di Abramo le tre grandi religioni monoteiste".
Fra i presenti al primo incontro si segnalano mons. Rodolfo Cetoloni, vescovo e incaricato del dialogo interreligioso nell Conferenza Episcopale toscana; il rabbino Joseph Levi, della comunità ebraica di Firenze; Izzedine Elzir, presidente della comunità islamica di Firenze e della Toscana; la pastora Gianna Sciclone per i Valdesi e i pastori Mario Affuso (Apostolici), Raffaele Volpe (Evangelici), Mario Marzile (Evangelici Riformati); Filippo Alma per gli Avventisti; padre Petre Coman, del Patriarcato Rumeno Ortodosso; Valentina Dolara, direttore del centro Ewan per la comunità buddista; Carlo Coronato per la comunità Bahai. Altri religiosi non sono potuti intervenire ma hano confermato il forte interesse per l'iniziativa.
Mauro Banchini
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